Lavoratori e professionisti green guidano la transizione sostenibile in Italia, ma la domanda supera l'offerta. Quali competenze servono, i profili più ricercati, le difficoltà delle aziende e le nuove opportunità formative nel settore.
L'innovazione tecnologica, unita all'urgenza di sostenibilità ambientale, guida le imprese verso processi produttivi sempre più efficienti dal punto di vista energetico e meno impattanti sull'ecosistema. Questo cambiamento si riflette sulle figure ricercate dalle aziende, che individuano nel possesso di competenze rivolte alla sostenibilità un requisito prioritario. Attualmente, la spinta verso un'economia a basse emissioni e l'integrazione di tecnologie green genera opportunità concrete in numerosi settori, segnando l'inizio di una vera e propria rivoluzione del mercato del lavoro.
Con l'espressione lavoratori e i professionisti green si indicano tutti coloro che, indipendentemente dal comparto di riferimento, contribuiscono con la propria attività alla salvaguardia dell'ambiente e alla promozione di uno sviluppo sostenibile. Si tratta sia di nuove professionalità create dalla transizione energetica sia di ruoli tradizionali che evolvono acquisendo nuove competenze in ottica green.
La definizione si fonda sulla missione di sostenere la crescita economica senza compromettere il benessere delle generazioni future, in linea con le direttive internazionali, come l'Agenda 2030 dell'ONU. I lavori green sono diffusi tra produzione manifatturiera, agricoltura, edilizia sostenibile, pubblica amministrazione e terziario avanzato, coinvolgendo principalmente settori come:
Ambito |
Esempi di professioni green |
Energie rinnovabili |
Installatore di impianti solari ed eolici, tecnico delle biomasse |
Efficienza energetica |
Esperto in risparmio energetico, energy manager |
Gestione ambientale |
Ingegnere ambientale, specialista in gestione rifiuti |
Informatica |
Digital energy specialist, bioinformatico |
L'adozione di strategie di sostenibilità nelle imprese italiane determina una crescente necessità di specifiche competenze green. Le analisi mostrano che oltre il 70% dei tecnici e delle professioni specializzate deve possedere un'adeguata attitudine al risparmio energetico e alla riduzione dell'impatto ambientale. Questo trend si estende anche a operai qualificati e addetti a mansioni non specialistiche, coinvolti per il 64% nella richiesta di competenze ecologiche.
Le skill più ricercate dai datori di lavoro includono:
La rapida diffusione della green economy ha fatto emergere nuove opportunità per tecnici e specialisti, ma anche un'evidente difficoltà nella copertura di determinati ruoli professionali. Tra le categorie con maggiore difficoltà di reperimento si segnalano:
La carenza non si limita ai ruoli fortemente tecnici, ma investe anche profili trasversali, come ESG manager, consulenti per la sostenibilità aziendale e project manager per progetti green. La domanda crescente testimonia come l'inserimento di queste competenze sia ormai strategico per la competitività delle imprese e l'occupabilità delle nuove generazioni.
Nonostante l'elevata richiesta, il divario tra domanda e offerta di professionisti green appare allarmante. Nel 2024, quasi la metà dei candidati ricercati - più di due milioni di unità - sono risultati introvabili, portando il sistema produttivo a una situazione di forte squilibrio. Questo mismatch è particolarmente acuto nelle regioni del Nord e del Centro Italia, dove la difficoltà di reperimento supera il 55% in territori come Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Umbria.
Le cause di questa situazione sono molteplici:
La formazione specializzata rappresenta la chiave per rispondere al fabbisogno di competenze nell'ambito della sostenibilità. Negli ultimi anni, il sistema educativo italiano ha avviato importanti riforme per favorire il collegamento tra giovani, imprese e opportunità lavorative nei settori chiave della green economy.
Un elemento centrale è il modello denominato 4+2, introdotto dal Ministero dell'Istruzione e del Merito: quattro anni di scuola superiore seguiti da due anni negli Its Academy, istituti tecnici superiori che propongono percorsi dedicati a tecnologie ambientali, energie rinnovabili, gestione dell'innovazione e transizione digitale nel settore energetico.
Le Its Academy si distinguono per: