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Le richieste delle imprese e Pmi in manovra finanziaria e cosa ci sarà realmente

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Dalla razionalizzazione dei crediti di imposta al potenziamento del Fondo fi Garanzia Pmi, al super ammortamento: cosa potrebbe cambiare per imprese e pmi con la nuova Manovra Finanziaria 2026

L’evoluzione del quadro economico e il progressivo mutamento delle dinamiche produttive rendono particolarmente rilevante il periodo di preparazione della Manovra Finanziaria 2026. Le imprese e le PMI di diversi settori, dall’industria all’agricoltura, dal terziario al commercio, hanno sollevato esigenze precise per mantenere competitività e favorire investimenti. 

Le richieste delle imprese e delle PMI: incentivi, sostegno all’innovazione e semplificazione

Le associazioni imprenditoriali e le imprese hanno avanzato specifiche richieste per la prossima Manovra 2026 che si concentrano soprattutto su alcune aree chiave:

  • Semplificazione degli incentivi fiscali: domanda centrale soprattutto per le PMI, che richiedono strumenti automatici e di facile utilizzo. L’obiettivo è ridurre i tempi burocratici e aumentare la certezza nell’accesso alle agevolazioni, come già sperimentato positivamente nei modelli delle Zone Economiche Speciali (ZES).
  • Rafforzamento dell’innovazione: le imprese sottolineano la necessità di rendere strutturali i crediti d’imposta per ricerca, sviluppo, innovazione e design, con la possibilità di accumularli a sostegni legati a Transizione 5.0 e digitalizzazione, incluse le realtà energivore non precedentemente ammesse a benefici analoghi.
  • Maggiore flessibilità per i contratti di programma: in particolare per le grandi realtà industriali, si richiedono processi di approvazione più rapidi, così da favorire investimenti strategici a lungo termine senza incorrere in lungaggini amministrative.
  • Accesso al credito e rafforzamento della struttura finanziaria: la continuità del Fondo di Garanzia per le PMI, il rinnovo degli incentivi per l’efficienza produttiva e gli interventi specifici per supportare il Sud risultano tra le linee più richieste.
  • Efficienza energetica e sostenibilità ambientale: l’evoluzione dal Piano Industria 4.0 a Transizione 5.0 ha ampliato il perimetro degli incentivi, includendo anche interventi per la riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale dei processi produttivi.
Settori come agricoltura, commercio e servizi pongono attenzione anche all’accesso a strumenti semplificati per l’innovazione di filiera, lo sviluppo del digitale e il ricambio generazionale nelle imprese.

Le misure previste dalla Manovra 2026: cosa cambia davvero per le aziende

Fra le principali misure per imprese e pmi della Manovra Finanziaria 2026 è prevista la razionalizzazione dei crediti d’imposta 4.0 e 5.0 in un unico incentivo fiscale, con un impianto più inclusivo anche per le aziende ad elevato consumo energetico insieme a:

  • Credito d’imposta unico per innovazione e sostenibilità: la semplificazione delle procedure punta a ridurre le barriere di accesso e ad abbreviare i tempi di erogazione, affiancando ricerca, sviluppo e investimenti digitali con risorse nazionali, svincolate dai limiti europei più stringenti.
  • Proroga e potenziamento del Fondo di Garanzia PMI: previsto un rinnovo per assicurare continuità nell’accesso al credito a condizioni agevolate, soprattutto per le microimprese e le attività nei territori meno serviti.
  • Maggiorazione degli ammortamenti: annunciata la maggiore deducibilità del costo degli investimenti materiali, con un superammortamento per favorire il rinnovo di impianti e tecnologie nelle aziende manifatturiere e agricole.
  • Conferma degli strumenti per il Sud: stanziamenti specifici per rafforzare il modello ZES e una proroga del credito d’imposta nelle zone logistiche semplificate, con investimenti aggiuntivi attesi nei comparti locali.
  • Supporto alle imprese energivore: la riforma consente alle aziende a maggior consumo energetico di accedere finalmente agli incentivi per la transizione ecologica e digitale e rafforza il credito d'imposta 4.0.
Con particolare riferimento alle imprese e Pmi del settore agricolo, la Manovra conferma l’esonero dal prelievo Irpef per i redditi agrari dei coltivatori diretti.

Tra le possibili novità per il settore agroalimentare potrebbero esserci:

  • Potenziamento delle politiche di internazionalizzazione, tramite l’apertura a nuovi mercati del Made in Italy e il rafforzamento del ruolo degli enti preposti;
  • Detassazione mirata ai giovani lavoratori agricoli, con trasferimento diretto dei contributi in busta paga nei primi cinque anni di impiego.. 
A titolo esemplificativo, la seguente tabella riassume alcune delle nuove misure fiscali e finanziarie:
Intervento Imprese beneficiarie Descrizione
Superammortamento Industria, agricoltura Deduzione maggiorata per acquisto di beni strumentali nuovi
Credito d’imposta unico 4.0/5.0 Tutte Innovazione, sostenibilità e digitalizzazione agevolate
Fondo di Garanzia PMI PMI Facilitazione di accesso a liquidità e finanziamenti
Credito ZES e ZLS Sud Italia Investimenti incentivati in aree speciali

 

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