Chiara Ferragni affronta un momento importante tra crisi e rilancio: nuove strategie, rebranding, collaborazioni inedite, gestione della reputazione e riflessioni sul futuro segnano il percorso della sua azienda.
Dopo aver costruito un impero digitale e aver attraversato una crisi reputazionale senza precedenti, Chiara Ferragni affronta ora una fase di rilancio della propria attività e società. Il nuovo corso nasce da profonde riflessioni strategiche e si inserisce in un contesto in cui la reputazione personale e il successo commerciale sono strettamente intrecciati.
Questa fase segna l'inizio di una diversa visione imprenditoriale in cui esperienza diretta e analisi approfondita del contesto digitale guidano ogni passo, confermando la complessità del rilancio delle celebrity brand nel post-crisi.
L'ultimo biennio è stato segnato da eventi che hanno minato la struttura imprenditoriale e l'immagine pubblica della Ferragni. Dallo scandalo legato alle iniziative benefiche (tra cui il caso Balocco) alle perdite societarie per oltre 5,7 milioni di euro nel 2024, fino al distacco di partner storici e agli interrogativi sollevati sul sistema di controllo e governance societaria. Al centro delle criticità:
La strategia di riposizionamento di Ferragni si articola in un restyling completo del brand e nella riorganizzazione interna. L'abbandono di simboli iconici come il rosa e il “glitter” rappresenta una precisa dichiarazione di intenti, così come la decisione di chiudere punti vendita a basso rendimento per concentrarsi sull'e-commerce e sui canali digitali ad alto valore. Dal punto di vista manageriale, la sostituzione di agenzie e la costruzione di un nuovo Advisory Team - incluso il coinvolgimento di Image Building, rinomata società di comunicazione e crisis management - sottolineano la volontà di puntare su competenze verticali, massimizzando il presidio sulla gestione della reputazione e sulla definizione di progettualità innovative:
Il restyling visivo e di positioning non risponde solo a ragioni estetiche, ma è frutto di una chiara lettura delle dinamiche del mercato attuale. L'eliminazione del vecchio logo con l'”occhietto” e dei codici identificativi pop anni Duemiladieci (rosa e glitter) rappresenta l'abbandono di un linguaggio ormai inflazionato e poco allineato ai valori di autenticità e maturità ricercati dal target contemporaneo. Il nuovo visual, con la “scritta blu” su sfondo butter yellow (giallo burro), si inserisce nella tendenza minimalista e richiama le palette cromatiche più sofisticate e versatili segnalate come best practice dal settore fashion design internazionale. Dunque:
Tra gli elementi qualificanti della nuova fase, la co-creazione di una capsule con il giovane brand Rivoluzione Romantica si rivela strategica non solo per il prodotto, ma anche per le narrazioni associate. La collezione, con t-shirt oversize, felpe comode e slogan ironici sulle relazioni sentimentali ("Illusi cronici", "World's Best Sottona"), interpreta i nuovi trend del consumo, puntando su autenticità e racconto delle vulnerabilità emotive. I fondatori di Rivoluzione Romantica, già noti per l'approccio sartoriale e concettuale, portano nel progetto una cifra comunicativa innovativa in linea con le attese della Gen Z e dei Millennials:
L'approccio social, dopo il “reset” dei vecchi contenuti, punta ora su una comunicazione diretta, meno filtrata, che stimola interazioni autentiche. Le reazioni della community - da cuori e applausi a messaggi di supporto e auguri di ripartenza - confermano l'esistenza di una vasta audience affezionata e pronta ad accogliere la nuova narrazione:
La situazione vissuta da Ferragni negli ultimi mesi ha imposto una revisione della struttura aziendale e della governance. L'imprenditrice ha non solo rafforzato la propria posizione societaria tramite la quasi totale acquisizione delle quote di Fenice Srl, ma ha anche adottato un approccio “zero tolerance” in termini di trasparenza amministrativa, come testimoniato dall'approvazione dei bilanci secondo criteri di rigorosa disclosure.: