Per semplificare le procedure di rimborso, Stellantis ha lanciato una piattaforma attraverso la quale i clienti possono vedere riconosciute le spese sostenute.
Il motore PureTech per Citroen, Peugeot, Opel e DS Automobiles è tornato sotto i riflettori per una vicenda che riguarda migliaia di automobilisti in tutta Europa. Stellantis ha annunciato l'apertura di una piattaforma online dedicata ai rimborsi per i proprietari dei modelli equipaggiati con i motori 1.0 e 1.2 PureTech, dopo che su questi propulsori sono stati riscontrati problemi di affidabilità che, in molti casi, hanno richiesto interventi di riparazione onerosi. Vediamo da vicino:
La prima riguarda un eccessivo consumo di olio motore, che ha causato disagi ai proprietari di vetture dei marchi Citroen, Peugeot, Opel e DS Automobiles. La seconda è il degrado anomalo della cinghia di distribuzione, un componente che, se usurato prematuramente, può compromettere la sicurezza e l'affidabilità del motore stesso. Stellantis ha quindi deciso di intervenire con un programma di rimborso ufficiale e un rafforzamento della garanzia per tutti i clienti che dimostrano di aver subito questi inconvenienti.
Per semplificare le procedure di rimborso e garantire un accesso trasparente alle informazioni, Stellantis ha lanciato il sito stellantis-support.com, una piattaforma attraverso la quale i clienti possono presentare la documentazione necessaria per vedere riconosciute le spese sostenute. La piattaforma è già attiva per i clienti di Francia e Spagna, ma nel corso del 2025 sarà aperta agli altri Paesi europei, tra cui l'Italia. Gli utenti devono caricare fatture di riparazione, documenti che attestano la manutenzione ordinaria del veicolo, libretto di circolazione, documento d'identità e numero di telaio, affinché Stellantis possa valutare la richiesta nel rispetto delle condizioni previste dalla campagna di compensazione.
Tra i requisiti richiesti per accedere al rimborso, le riparazioni devono essere state effettuate tra il primo gennaio 2022 e il 31 dicembre 2024 in un'officina autorizzata dalla Casa madre, e la manutenzione eseguita secondo il piano previsto dal costruttore, con una tolleranza di tre mesi o tremila chilometri rispetto alle scadenze ufficiali.
Il rimborso riguarda spese legate alla sostituzione della cinghia di distribuzione e alla risoluzione di problemi di consumo eccessivo di olio, due difetti che, se diagnosticati e documentati correttamente, rientrano nella politica di indennizzo ufficiale pubblicata sul sito eb2conditions.stellantis-support.com. Mentre la piattaforma è attiva (o lo sarà progressivamente, dove non c'è ancora al seguente indirizzo stellantis-support.com )
Oltre alla piattaforma per il rimborso, Stellantis ha introdotto una garanzia straordinaria che si estende fino a 10 anni o 180.000 chilometri, coprendo il 100% dei costi di riparazione, comprese le parti di ricambio e la manodopera, purché le condizioni di manutenzione siano state rispettate e gli interventi siano stati eseguiti presso la rete ufficiale.
Per chi intende acquistare un veicolo usato, la casa automobilistica ha creato il certificato Check+, un documento che garantisce che il veicolo ha superato 100 controlli tecnici, tra cui quelli legati ai difetti noti dei motori PureTech. Questo certificato è disponibile presso la rete Spoticar e i rivenditori ufficiali Stellantis, offrendo una maggiore trasparenza agli acquirenti di auto di seconda mano, che possono così verificare lo stato di salute del veicolo prima di concludere l'acquisto.