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Cosa dice la trimestrale di Stellantis? Come va il Gruppo ora e le previsioni con un focus sull'Italia

di Marcello Tansini pubblicato il
trimestrale stellantis ottobre 2025

La trimestrale di Stellantis offre uno sguardo sui risultati finanziari globali, le reazioni dei mercati, le sfide normative e industriali. Ci soffermiano anche con particolare attenzione alla situazione in Italia, soprattutto riguardo fabbriche, occupazione investimenti nel nostro Paese

La pubblicazione della trimestrale Stellantis relativa al terzo trimestre 2025 ha segnato il ritorno della crescita per il gruppo automobilistico italo-francese nei settori chiave. Con ricavi netti che hanno raggiunto i 37,2 miliardi di euro, in aumento del 13% rispetto ai dati dello scorso anno, la società mette in evidenza una tendenza positiva dopo un periodo prolungato di flessione. Le consegne complessive sono salite a circa 1,3 milioni di unità, trainate in particolare dal mercato nordamericano, dall’Europa allargata e dal Medio Oriente e Africa. Tuttavia, il quadro non è privo di elementi di incertezza: nonostante il miglioramento dei risultati, la reazione degli investitori è stata cauta, riflettendo dubbi sulle prospettive future del Gruppo tra sfide geopolitiche e pressioni regolatorie.

I risultati finanziari: crescita dei ricavi e performance nei mercati globali

L’esercizio del terzo trimestre mostra un progresso importante per Stellantis, i cui ricavi sono saliti del 13% su base annua, superando le stime degli analisti e interrompendo sette trimestri consecutivi di rallentamento. L’incremento ha avuto origine soprattutto dal Nord America, dove si è visto un balzo delle consegne del 35%, favorito dal rilancio di modelli chiave e dal riposizionamento delle scorte presso i concessionari.

  • Ricavi netti: 37,2 miliardi di euro (+13%)
  • Consegne: Crescita a 1,3 milioni di unità (+13%)
  • Crescita per area geografica: Nord America (+35%), Europa allargata, Medio Oriente e Africa in progresso. Sud America in leggera flessione.
Nel dettaglio, il rafforzamento nel mercato statunitense è stato sostenuto anche dal nuovo investimento da 13 miliardi di dollari, il maggiore nella storia aziendale per questa area, destinato a cinque nuovi modelli e a una crescita del 50% della capacità produttiva. In parallelo, l’Europa vede segnali di ripresa grazie ai lanci di Fiat Grande Panda, Citroën C3 Aircross e Opel Frontera. Stellantis si è riconfermata leader nel segmento ibrido e seconda nel BEV nel continente europeo, con quote del 15,5% e del 13% rispettivamente. Il "Terzo Motore" — aggregato di Sud America, Medio Oriente e Africa — ha evidenziato una crescita aggregata annuale, nonostante alcune criticità.

La strategia di diversificazione geografica continua quindi a essere un punto di forza, anche in presenza di pressioni valutare negative (circa -1,7 miliardi di euro) che hanno impattato i risultati. I volumi medi per unità restano più deboli rispetto alle attese, a causa di un contesto competitivo intenso e di una normalizzazione dei prezzi.

Risposta dei mercati e andamento in Borsa dopo la trimestrale

Nonostante i dati finanziari abbiano superato le previsioni, la reazione delle piazze azionarie italiane ed europee è stata immediata e negativa. Al termine della prima giornata utile dopo la pubblicazione, il titolo Stellantis è sceso dell'8,88% a Piazza Affari, toccando un minimo di 8,65 euro per azione. Il calo ha colpito anche Exor, la holding di riferimento.

Le ragioni di questa inversione, apparentemente paradossale, risiedono nella mancanza di chiarezza sulle prospettive future alla presentazione dei dati: la dirigenza non ha comunicato target stringenti su utile netto e margini, mantenendo la guidance solamente per la seconda metà del 2025 ma senza dettagli precisi. Il mercato teme inoltre l’impatto di oneri straordinari legati a cambiamenti nei processi di garanzia e a contesti geopolitici e normativi in evoluzione.

  • Volatilità elevata post-trimestrale: oltre 76 milioni di azioni scambiate in una sola giornata
  • La quotazione si è assestata sotto i 9 euro, registrando la peggiore seduta dell’anno
  • Gli operatori valutano con cautela l’elevato ammontare potenziale di oneri non ricorrenti e l’incertezza macroeconomica internazionale
Il raffronto con le performance di altri titoli automotive, come Volkswagen e Mercedes-Benz, suggerisce che il settore è nel mirino degli investitori per via della sensibilità ai dazi e alle tensioni sulla supply chain, in particolare sui semiconduttori.

Fattori di incertezza: oneri straordinari, tariffe doganali e pressioni normative

Oltre agli scenari macroeconomici internazionali, il gruppo si trova ad affrontare diverse incognite anche sul piano operativo e regolatorio. Il management ha comunicato che saranno probabilmente necessari oneri significativi nel secondo semestre dell’anno, connessi alle revisioni delle stime di garanzia e ai processi di ristrutturazione.

  • Oneri straordinari: sono previsti, legati a ristrutturazioni e aggiornamenti gestionali, ma saranno esclusi dai parametri Adjusted Operating Income (AOI)
  • Tariffe e dazi: restano un rischio sia negli USA che tra Europa e Cina. L’azienda ha sospeso la guidance finanziaria 2025 a causa delle incertezze legate alle tariffe doganali, dialogando attivamente con le autorità per mitigarne l’impatto
  • Pressioni normative: cambiamenti nelle regolamentazioni ambientali, transizione all’elettrificato e nuovi criteri europei sulla produzione, richiedono continui adeguamenti dei piani
Il recente caso Nexperia ha evidenziato inoltre la vulnerabilità della catena di approvvigionamento dei semiconduttori: la situazione, innescata dal blocco delle esportazioni dei chip tra Paesi Bassi e Cina, è gestita in modalità day-by-day. Rilevante anche il calo temporaneo di produzione in Nord America a causa di periodi festivi e di transizioni nei prodotti, fattori che hanno contribuito a una diminuzione dei volumi consolidati del 9% nel primo trimestre dell’anno.

Focus Italia: situazione e prospettive per fabbriche, occupazione e investimenti nel Paese

Il contesto italiano rimane centrale nelle strategie industriali e occupazionali del Gruppo. L’area rappresenta uno dei poli produttivi storici e un riferimento simbolico, ma oggi riflette anche le sfide di adattamento alla transizione industriale. In Italia, Stellantis ha implementato un piano di consolidamento e aggiornamento delle linee produttive, concentrandosi sulle divisioni a più alto valore aggiunto e promuovendo il rilancio di modelli chiave come la Fiat Grande Panda e la 500 Hybrid.

La riorganizzazione delle fabbriche impatta direttamente sui livelli occupazionali. I dati disponibili mostrano:

Sito produttivo Innovazioni/Modelli Occupazione
Mirafiori 500 Elettrica, Maserati In linea con la transizione all’elettrico
Melfi Segmento SUV, piattaforme multi-marchio Investimenti in formazione e aggiornamento
Pomigliano Fiat Panda, Alfa Romeo Fasi di rilancio e stabilizzazione

Le nuove strategie industriali coinvolgono anche partnership pubblico-private per la riconversione e l’elettrificazione, con la prospettiva di rafforzare investimenti in ricerca e sviluppo. Il tema dell’occupazione resta molto osservato: ai sindacati e alle istituzioni vengono richieste garanzie su stabilità e qualità del lavoro, mentre il management segnala la volontà di mantenere una presenza significativa nel Paese, compatibile con le esigenze di efficienza e competitività su scala globale.

Da valutare inoltre l’effetto degli incentivi governativi e dei provvedimenti normativi sulle filiere automotive, in particolare dopo le recenti consultazioni tra azienda e Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Nel medio termine, il rilancio delle fabbriche italiane dipenderà dalla capacità di intercettare la domanda di veicoli elettrici e di rispondere alle sfide della decarbonizzazione.

Le principali strategie future di Stellantis e le previsioni per il Gruppo

Guardando avanti, il gruppo si focalizza su una serie di azioni strategiche per consolidare la propria competitività, puntando su sostenibilità finanziaria, diversificazione degli investimenti e innovazione di prodotto. Tra le versioni descritte dalla dirigenza figurano:

  • Accelerazione dell’elettrificazione, con ampliamento della gamma full electric su tutti i principali marchi
  • Ambizione di mantenere il margine AOI tra il 6 e l’8% nel medio-lungo termine
  • Orientamento al recupero della quota di mercato nella UE30 e al rafforzamento in Nord America
  • Integrazione delle attività industriali negli Stati Uniti e allineamento dei processi globali
La sospensione momentanea della guidance per l’intero esercizio 2025 rappresenta una scelta di prudenza di fronte agli scenari mutevoli delle tariffe doganali e delle politiche protezionistiche. Il gruppo prevede che il quarto trimestre del 2025 e il primo trimestre del 2026 saranno determinanti per valutare gli effetti delle strategie sui volumi e sulla redditività. Per affrontare le incertezze dei flussi di cassa nel breve termine, la società ha avviato una revisione delle spese di ristrutturazione e incrementato gli sforzi nella gestione delle scorte e nel lancio di nuovi modelli strategici.

Innovazione tecnologica: guida autonoma, elettrificazione e collaborazioni strategiche

L’innovazione rappresenta uno dei fronti più significativi per la crescita di Stellantis negli anni a venire. Nell’ultimo trimestre, il Gruppo ha introdotto la piattaforma STLA AutoDrive 1.0, incentrata sulla guida autonoma di livello 3, che consente funzionalità avanzate a mani libere fino a 60 km/h e interventi di intelligenza artificiale applicata.

La strategia tecnologica si declina su più direttrici:

  • Sviluppo di software proprietari per veicoli connessi
  • Collaborazioni con aziende leader come NVIDIA, Pony AI e Mistral AI per potenziare la guida autonoma e l’integrazione delle IA di bordo
  • Ampliamento delle piattaforme elettrificate e introduzione di moduli digitali STLA Brain e SmartCockpit
Accanto a queste iniziative si inserisce il rafforzamento delle partnership industriali pubblico-private, con l’obiettivo di elevare le competenze interne e guidare una transizione sostenibile dal termico all’elettrico. Le innovazioni saranno determinanti per mantenere la competitività, assicurare alti standard di sicurezza e fruibilità, e posizionare Stellantis tra i protagonisti della mobilità del futuro.