Si va verso la cancellazione della Certificazione Unica per partite Iva forfettari e minimi dal 2024: nuove regole al via
Come cambiano e per chi le regole sulla certificazione Unica (CU) nel 2024 ufficialmente con nuova legge? Cambiano le regole relative all’invio della Certificazione Unica Cu nel 2024 per lavoratori contribuenti titolari di partita Iva in regime forfettario e minimi. Nell’ottica del nuovo piano di semplificazione burocratica degli adempimenti, si prospettano novità relative anche alla presentazione delle Certificazioni Uniche a lavoro. Vediamo cosa prevedono e per chi.
La novità è strettamente collegata all’avvio dell’obbligo della fatturazione elettronica dal primo gennaio 2024 a tutte le partite Iva, anche alle forfettarie, a prescindere dal volume di ricavi o compensi che fino a quest’anno sono state esonerate se con ricavi o compensi inferiori alla soglia dei 25mila euro.
Con l’obbligo di fatturazione elettronica e la cancellazione dell’obbligo di invio delle Certificazioni Uniche per forfettari e minimi, i dati relativi ai compensi erogati saranno automaticamente disponibili negli archivi dell’Agenzia delle Entrate grazie alla trasmissione tramite lo Sdi, Sistema di Interscambio delle fatture, relative alle operazioni eseguite dal primo gennaio 2024.
Non solo cancellazione dell’invio della Certificazione Unica 2023 per partite Iva forfettarie e minimi: le ultime notizie relative agli adempimenti fiscali che cambiano nel 2024 prevedono anche l’introduzione di una nuova dichiarazione precompilata con Modello 730 semplificato per i lavoratori dipendenti e l’introduzione di una dichiarazione già compilata dal fisco anche per le Partite Iva, per consentire ai lavoratori autonomi e a chi percepisce redditi differenti da quelli di lavoro dipendente o pensione di procedere online alla dichiarazione.
Cambiano anche le scadenze fiscali per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi nel 2024, per cui il Modello Redditi dovrà essere presentato rispettando la stessa scadenza del Modello 730, cioè entro il 30 settembre di ogni anno, per unificare i due adempimenti che avevano un termine differente e rendere più semplice procedure e lavoro per tutti.