La Certificazione Unica (CU) 2025 riveste un ruolo determinante nella gestione degli obblighi fiscali di chi possiede figli fiscalmente a carico. In particolare, per i lavoratori dipendenti o assimilati e per i soggetti che hanno erogato redditi da lavoro autonomo, la scadenza per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate è fissata al 17 marzo 2025 per i redditi di lavoro dipendente, lavoro autonomo non abituale e redditi diversi. Per i redditi da lavoro autonomo abituale la scadenza è invece il 31 marzo 2025, mentre per quelli esenti o non dichiarabili tramite dichiarazione precompilata, il termine è il 31 ottobre 2025.
Compilazione della Certificazione Unica 2025 con figli a carico, attenzione ai dati anagrafici e fiscali
Nonostante la conferma dell’assegno unico, nella CU 2025 è necessario indicare tutti i familiari fiscalmente a carico nel corso dell’anno precedente, inclusi i figli. È obbligatorio riportare anche quei figli per i quali non competono più le detrazioni in busta paga, poiché comunque i dati risultano essenziali sia per il calcolo di addizionali regionali e comunali, sia per poter ottenere particolari agevolazioni regionali o misure di welfare aziendale.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni precise ai sostituti d’imposta, i quali devono compilare con attenzione la sezione “Dati relativi al coniuge e ai familiari a carico”, specificando:
- Il grado di parentela (codici: C per coniuge, F1 per primo figlio, F per i successivi, A per altro familiare, D per figli con disabilità);
- Il codice fiscale dei familiari;
- Il numero di mesi di carico fiscale;
- La percentuale di detrazione spettante;
- Il numero di mesi in cui spettano le detrazioni per figli di età pari o superiore a 21 anni.
Per
figli con disabilità di età pari o superiore a 21 anni, l’assegno unico si cumula con l’eventuale detrazione fiscale spettante.
Assegno Unico Universale, detrazioni e novità 2025
Dal 2025 permane la necessità di compilare integralmente i dati dei figli a carico nella CU, anche nei casi in cui il genitore riceva l’Assegno Unico Universale. Questa indicazione è indispensabile soprattutto per:
- Fornire tutte le informazioni utili a INPS per la corretta erogazione delle prestazioni;
- Consentire il riconoscimento delle detrazioni per figli a carico per i figli con età superiore a 21 anni;
- Verificare l’accesso ad agevolazioni regionali sulle addizionali IRPEF;
- Gestire correttamente le dichiarazioni precompilate e prevenire controlli e rettifiche da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Per i lavoratori con figli fiscalmente a carico, nel 2025 la CU continuerà a rappresentare la base di partenza per tutte le
verifiche relative alle detrazioni e ai benefit. È importante notare che gli oneri riguardanti le detrazioni per figli a carico restano validi esclusivamente per figli maggiorenni che non beneficiano dell’assegno unico, inclusi i figli con disabilità.
Fringe Benefit e Welfare Aziendale nella CU 2025, requisiti e limiti
Per il periodo di imposta 2024-2025 la disciplina sui fringe benefit e welfare aziendale è oggetto di significative modifiche. Viene rafforzato il ruolo dei punti 474 e 475 nella CU 2025, relativi ai fringe benefit concessi:
- Esenzione fino a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti;
- Esenzione fino a 2.000 euro per chi ha figli fiscalmente a carico, previa autocertificazione da parte del beneficiario.
Tra i benefit rilevanti rientrano le erogazioni in natura come buoni spesa, carburante, utenze domestiche, affitto prima casa e polizze extra-professionali. L’esenzione è determinata dalla tipologia di beneficio e dal valore complessivo nell’anno di competenza. Superata la soglia prevista, l’intero importo concorre alla formazione del reddito tassabile.
Nella compilazione dei punti 474 (fino a 1.000 euro) e 475 (fino a 2.000 euro per lavoratori con figli fiscalmente a carico) occorre particolare precisione: errate imputazioni possono generare la necessità di inviare CU correttive. Per i fringe benefit in sostituzione di premi di risultato, vige l’obbligo di inserirli specificamente nei corrispondenti campi.
Scadenze, sanzioni e ravvedimento per CU 2025
La gestione corretta delle scadenze per invio e consegna delle CU 2025 è determinante per evitare sanzioni:
- Entro il 17 marzo 2025 per lavoro dipendente, pensionati, lavoratori assimilati;
- Entro il 31 marzo 2025 per redditi di lavoro autonomo esercitati abitualmente;
- Entro il 31 ottobre 2025 per i redditi esenti o non dichiarabili tramite dichiarazione precompilata.
La CU deve essere anche consegnata in formato elettronico o cartaceo al beneficiario entro il 17 marzo 2025. Eventuali errori od omissioni sono sanabili tramite
ravvedimento operoso, con riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso dalla violazione. Per rettifica o annullamento è possibile operare entro 5 giorni dalla scadenza senza penalità. Le sanzioni ammontano fino a
100 euro per CU, con limiti massimi stabiliti, mentre un invio corretto entro 60 giorni ne riduce l’ammontare a un terzo.
Esempi pratici su cosa inserire nella CU 2025 per figli e altri familiari
Per evitare errori nella dichiarazione e nella successiva gestione fiscale-familiare, la CU deve riportare con precisione:
- Codici identificativi del grado di parentela (C, F1, F, A, D);
- Il codice fiscale di ciascun familiare (compresi figli maggiorenni, disabili e minori residenti, anche non conviventi);
- Il numero dei mesi a carico e percentuale di detrazione;
- La durata delle detrazioni spettanti per ogni figlio, suddividendo tra minori e maggiorenni sopra i 21 anni.
In presenza di genitori non sposati ma conviventi o di nuclei con affidamenti complessi, valgono regole specifiche anche per la suddivisione delle detrazioni e per la spettanza dell’assegno unico. A
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