Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Certificazione Unica (CU) 2025 con figli, a cosa bisogna stare attenti per evitare errori

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Certificazione Unica figli

Cosa cambia e a cosa bisogna stare attenti per la compilazione della Certificazione Unica 2025 in presenza di figli

La Certificazione Unica (CU) 2025 riveste un ruolo determinante nella gestione degli obblighi fiscali di chi possiede figli fiscalmente a carico. In particolare, per i lavoratori dipendenti o assimilati e per i soggetti che hanno erogato redditi da lavoro autonomo, la scadenza per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate è fissata al 17 marzo 2025 per i redditi di lavoro dipendente, lavoro autonomo non abituale e redditi diversi. Per i redditi da lavoro autonomo abituale la scadenza è invece il 31 marzo 2025, mentre per quelli esenti o non dichiarabili tramite dichiarazione precompilata, il termine è il 31 ottobre 2025.

Compilazione della Certificazione Unica 2025 con figli a carico, attenzione ai dati anagrafici e fiscali

Nonostante la conferma dell’assegno unico, nella CU 2025 è necessario indicare tutti i familiari fiscalmente a carico nel corso dell’anno precedente, inclusi i figli. È obbligatorio riportare anche quei figli per i quali non competono più le detrazioni in busta paga, poiché comunque i dati risultano essenziali sia per il calcolo di addizionali regionali e comunali, sia per poter ottenere particolari agevolazioni regionali o misure di welfare aziendale.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito istruzioni precise ai sostituti d’imposta, i quali devono compilare con attenzione la sezione “Dati relativi al coniuge e ai familiari a carico”, specificando:

  • Il grado di parentela (codici: C per coniuge, F1 per primo figlio, F per i successivi, A per altro familiare, D per figli con disabilità);
  • Il codice fiscale dei familiari;
  • Il numero di mesi di carico fiscale;
  • La percentuale di detrazione spettante;
  • Il numero di mesi in cui spettano le detrazioni per figli di età pari o superiore a 21 anni.
Per figli con disabilità di età pari o superiore a 21 anni, l’assegno unico si cumula con l’eventuale detrazione fiscale spettante.

Assegno Unico Universale, detrazioni e novità 2025

Dal 2025 permane la necessità di compilare integralmente i dati dei figli a carico nella CU, anche nei casi in cui il genitore riceva l’Assegno Unico Universale. Questa indicazione è indispensabile soprattutto per:

  • Fornire tutte le informazioni utili a INPS per la corretta erogazione delle prestazioni;
  • Consentire il riconoscimento delle detrazioni per figli a carico per i figli con età superiore a 21 anni;
  • Verificare l’accesso ad agevolazioni regionali sulle addizionali IRPEF;
  • Gestire correttamente le dichiarazioni precompilate e prevenire controlli e rettifiche da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Per i lavoratori con figli fiscalmente a carico, nel 2025 la CU continuerà a rappresentare la base di partenza per tutte le verifiche relative alle detrazioni e ai benefit. È importante notare che gli oneri riguardanti le detrazioni per figli a carico restano validi esclusivamente per figli maggiorenni che non beneficiano dell’assegno unico, inclusi i figli con disabilità. 

Fringe Benefit e Welfare Aziendale nella CU 2025, requisiti e limiti

Per il periodo di imposta 2024-2025 la disciplina sui fringe benefit e welfare aziendale è oggetto di significative modifiche. Viene rafforzato il ruolo dei punti 474 e 475 nella CU 2025, relativi ai fringe benefit concessi:

  • Esenzione fino a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti;
  • Esenzione fino a 2.000 euro per chi ha figli fiscalmente a carico, previa autocertificazione da parte del beneficiario.
Tra i benefit rilevanti rientrano le erogazioni in natura come buoni spesa, carburante, utenze domestiche, affitto prima casa e polizze extra-professionali. L’esenzione è determinata dalla tipologia di beneficio e dal valore complessivo nell’anno di competenza. Superata la soglia prevista, l’intero importo concorre alla formazione del reddito tassabile.

Nella compilazione dei punti 474 (fino a 1.000 euro) e 475 (fino a 2.000 euro per lavoratori con figli fiscalmente a carico) occorre particolare precisione: errate imputazioni possono generare la necessità di inviare CU correttive. Per i fringe benefit in sostituzione di premi di risultato, vige l’obbligo di inserirli specificamente nei corrispondenti campi. 

Scadenze, sanzioni e ravvedimento per CU 2025

La gestione corretta delle scadenze per invio e consegna delle CU 2025 è determinante per evitare sanzioni:

  • Entro il 17 marzo 2025 per lavoro dipendente, pensionati, lavoratori assimilati;
  • Entro il 31 marzo 2025 per redditi di lavoro autonomo esercitati abitualmente;
  • Entro il 31 ottobre 2025 per i redditi esenti o non dichiarabili tramite dichiarazione precompilata.
La CU deve essere anche consegnata in formato elettronico o cartaceo al beneficiario entro il 17 marzo 2025. Eventuali errori od omissioni sono sanabili tramite ravvedimento operoso, con riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso dalla violazione. Per rettifica o annullamento è possibile operare entro 5 giorni dalla scadenza senza penalità. Le sanzioni ammontano fino a 100 euro per CU, con limiti massimi stabiliti, mentre un invio corretto entro 60 giorni ne riduce l’ammontare a un terzo.

Esempi pratici su cosa inserire nella CU 2025 per figli e altri familiari

Per evitare errori nella dichiarazione e nella successiva gestione fiscale-familiare, la CU deve riportare con precisione:

  • Codici identificativi del grado di parentela (C, F1, F, A, D);
  • Il codice fiscale di ciascun familiare (compresi figli maggiorenni, disabili e minori residenti, anche non conviventi);
  • Il numero dei mesi a carico e percentuale di detrazione;
  • La durata delle detrazioni spettanti per ogni figlio, suddividendo tra minori e maggiorenni sopra i 21 anni.
In presenza di genitori non sposati ma conviventi o di nuclei con affidamenti complessi, valgono regole specifiche anche per la suddivisione delle detrazioni e per la spettanza dell’assegno unico. A
Leggi anche