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Come controllare se il saldo Imu 2025 da pagare a dicembre è corretto consultando le delibere aggiornate del proprio Comune

di Marianna Quatraro pubblicato il
Come controllare saldo Imu 2025 dicembre

Qual è la procedura per controllare che il pagamento del saldo Imu di dicembre 2025 è corretto in base alle proprie aliquote comunali

Verificare con precisione l’importo IMU da pagare rappresenta oggi una delle maggiori responsabilità per chi possiede immobili soggetti all’Imposta Municipale Propria. Il saldo di dicembre, spesso considerato una semplice formalità, richiede invece attenzione alle delibere e agli aggiornamenti dell’ente locale.

Nel corso dell’ultimo anno molte amministrazioni hanno introdotto variazioni nelle aliquote o nelle esenzioni: ricalcolare quanto dovuto basandosi sul prospetto pubblicato dal proprio Comune riduce il rischio di errori, sanzioni e pagamenti non dovuti. 

Quando si paga il saldo IMU 2025 e chi è tenuto al versamento

Il versamento della seconda rata IMU per il 2025 è previsto tassativamente entro il 16 dicembre. Questa scadenza conclude il ciclo annuale dell’imposta e rappresenta il momento del conguaglio, cioè dell’aggiornamento rispetto alle aliquote e alle condizioni definitivamente determinate dal Comune.

È importante sottolineare che il saldo di dicembre non corrisponde mai semplicemente al 50%: include, infatti, possibili adeguamenti dovuti a variazioni di aliquote, nuove delibere, modifiche della posizione catastale o della destinazione d’uso dell’immobile.

I soggetti tenuti al pagamento dell'Imu sono:

  • Proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale, ad eccezione delle prime case non di lusso
  • Titolari di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie)
  • Concessionari di aree demaniali
  • Locatari in caso di leasing immobiliare
Esenzioni automatiche, invece, riguardano:
  • Abitazioni principali (tranne categorie catastali di lusso A/1, A/8, A/9)
  • Alcuni immobili di enti pubblici, culturali e del terzo settore, terreni agricoli condotti da IAP o coltivatori diretti
Per ogni altro immobile, la consultazione delle delibere comunali è essenziale per accertare esenzioni, agevolazioni e aliquote definitive.

Dove e come reperire le delibere IMU aggiornate del proprio Comune

I regolamenti e le delibere IMU vengono pubblicati annualmente dai Comuni e trasmessi poi al MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze). L’elenco ufficiale aggiornato è consultabile tramite il portale del Dipartimento delle Finanze, ma ogni Comune ha anche una specifica sezione sul proprio sito istituzionale, normalmente accessibile dalla home page via percorsi come “Tributi”, “IMU”, “Delibere” oppure “Regolamenti locali”.

Una ricerca efficace prevede di:

  • Entrare nel sito ufficiale del Comune dove si trova l’immobile
  • Seguire il percorso: “Amministrazione Trasparente > Tributi o Imposte > IMU”
  • Scaricare la delibera aggiornata per l’anno in corso (specificamente per il 2025), comprensiva di allegato sulle nuove aliquote
  • Verificare eventuali regolamenti sulle esenzioni e sugli importi minimi IMU
Le delibere contengono dati chiave come:
  • Numero e data di approvazione dell’atto
  • Aliquote suddivise per categorie di immobili
  • Regole sulle esenzioni, detrazioni e riduzioni
  • Importi minimi e condizioni particolari del Comune.

Analisi delle delibere comunali: come leggere aliquote, esenzioni e agevolazioni

Le delibere comunali IMU rappresentano la fonte ufficiale per individuare le aliquote e capire se il pagamento del saldo Imu di dicembre 2025 risulta corretto. Un’analisi corretta implica:
  • Lettura delle aliquote di base e di quelle differenziate (seconda casa, immobili locati, fabbricati inagibili, terreni, ecc.)
  • Verifica delle esenzioni automatiche (per legge) e delle agevolazioni introdotte localmente
  • Rilevazione di eventuali riduzioni per immobili in comodato, locazione a canone concordato, aree montane, esercizi commerciali soggetti a lavori pubblici prolungati, ecc.
Documenti di supporto possono includere tabelle riepilogative delle aliquote, regolamenti integrativi e moduli per la presentazione di eventuali domande di esenzione. Prestare attenzione al fatto che le delibere pubblicate entro il 28 ottobre assumono valore per il saldo di dicembre; in caso contrario, si applicano le aliquote dell’anno precedente.

Per una lettura efficace:

  • Individuare la categoria catastale dell’immobile (es. A/2, A/3, D/1, C/1)
  • Verificare sulla delibera aliquote e detrazioni specifiche
  • Accertare se vi siano condizioni soggettive che danno diritto all’esenzione (detenzione da parte di enti, utilizzo istituzionale o sociale, comodato a familiari con residenza, ecc.)
L’analisi delle delibere permette così di individuare con precisione la cifra da versare e di evitare errori o omissioni.

Procedura pratica per il controllo del saldo IMU 2025: guida passo passo sul sito del Comune

Effettuare il controllo del proprio saldo IMU tramite il sito istituzionale del Comune può essere sintetizzato in una sequenza di passaggi:

  • Accedervi tramite computer o dispositivo mobile, individuando la sezione “Tributi Locali” o “IMU”.
  • Reperire la delibera aggiornata per il 2025 e scaricare eventuale prospetto delle aliquote.
  • Consultare eventuali regolamenti per verificare agevolazioni ed esenzioni proprie della località.
  • Utilizzare eventuali calcolatori IMU messi a disposizione dal Comune; questi strumenti permettono di inserire:
    • Rendita catastale rivalutata del 5%
    • Categoria dell’immobile
    • Aliquota aggiornata del saldo
    • Mesi e percentuale di possesso
Procedura manuale alternativa:
  • Calcolare la rendita catastale (acquisibile tramite visura)
  • Applicare la maggiorazione del 5%
  • Moltiplicare per il coefficiente previsto per la specifica categoria (es. 160 per abitazione ordinaria)
  • Applicare l’aliquota stabilita dalla delibera comunale
  • Detrarre quanto già versato in acconto a giugno
  • Sottrarre eventuali detrazioni ed esenzioni riconosciute
Esempio tabellare:
Fase Parametro Valore d'esempio
Rendita catastale --- € 900
Rivalutazione 5% (900 x 1,05) € 945
Moltiplicatore 160 151.200
Base imponibile --- € 151.200
Aliquota comunale saldo 1,06% € 1.603
Acconto versato - € 800
Saldo dovuto --- € 803

Infine, prestare attenzione agli importi minimi IMU: per molti Comuni, il pagamento non è richiesto se il totale annuo per quell’immobile non supera i 12 euro (salvo regolamenti locali con soglie differenti).

Verifica della corretta applicazione delle aliquote e delle eventuali esenzioni

Un controllo capillare prevede la verifica incrociata della categoria catastale, del regime di possesso e delle agevolazioni spettanti secondo le delibere aggiornate. Occorre:

  • Controllare nella delibera l’aliquota applicabile alla specifica categoria dell’immobile (abitazione principale di lusso, seconda casa, fabbricati locati, terreni, ecc.)
  • Verificare nell’atto ufficiale le eventuali riduzioni previste per locazioni a canone concordato, comodato a genitori/figli, immobili in zone montane, immobili occupati, immobili inagibili o storici
  • Analizzare la presenza di esenzioni temporanee deliberate per emergenze locali o nazionali (es. alluvioni, terremoti, occupazioni abusive regolarmente denunciate), indicando sempre la necessità di rispettare gli iter dichiarativi richiesti
È indispensabile considerare sia le esenzioni automatiche di legge sia quelle locali deliberate dal Comune.

Cosa fare in caso di incongruenze: ravvedimento operoso e assistenza del contribuente

Eventuali errori, omissioni o pagamenti inferiori al dovuto possono essere regolarizzati senza attendere l’avviso di accertamento, pagando qualche giorno in ritardo grazie al ravvedimento operoso.

  • Le sanzioni e gli interessi diminuiscono all’aumentare della tempestività nella regolarizzazione
  • Il pagamento va effettuato tramite modello F24, indicando opportunamente il codice tributo
Per le richieste di informazioni o per chiarimenti sulle regole locali, il contribuente può:
  • Contattare l’ufficio tributi del proprio Comune
  • Rivolgersi a intermediari abilitati (Caf, commercialisti, patronati)
  • Consultare la modulistica e le FAQ disponibili sul sito comunale.