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I Btp da comprare per guadagnare anche fino al 9% ora che lo spread Btp-Bund è molto basso e rating migliorato

di Marcello Tansini pubblicato il
Spread e rating

Con uno spread Btp-Bund ai minimi storici e il rating dell'Italia in miglioramento, i Btp attirano l'attenzione degli investitori: analisi delle strategie dei gestori, rendimenti possibili e rischi.

Negli ultimi mesi, i titoli di Stato italiani hanno riconquistato l'attenzione degli investitori istituzionali internazionali: quali sono oggi i Btp più interessanti da comprare? Questo ritrovato interesse deriva da una combinazione di elementi che rende oggi il comparto particolarmente attrattivo in ottica di rendimento-rischio. Fra questi spicca una forte riduzione del divario di rendimento fra i Buoni del Tesoro Poliennali italiani e i Bund tedeschi, il cosiddetto differenziale decennale, che in queste settimane si è stabilizzato su livelli ai minimi storici.

Questo scenario è maturato in un contesto macroeconomico in cui il profilo di rischio del debito sovrano italiano viene ora percepito come più solido rispetto agli anni passati, sorretto da una dinamica del debito pubblico ritenuta sostenibile e da una congiuntura economica favorevole. Mentre su altri mercati europei - Francia in primis - si registrano tensioni e declassamenti, l'Italia vede invece migliorare sensibilmente il proprio rating presso le agenzie internazionali. Ne deriva un'accelerazione degli acquisti sui titoli tricolore, con effetti immediati sulla compressione degli spread e sul rafforzamento della fiducia verso l'obbligazionario domestico.

Lo spread Btp-Bund: cosa significa e perché è ai minimi storici

Il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi è uno degli indicatori per valutare il rischio-Paese dell'Italia, riflettendo sia la fiducia degli investitori sia la solidità dei fondamentali macroeconomici. Quando si parla di spread, si intende quella differenza di rendimento richiesta dal mercato agli emittenti italiani rispetto a quelli tedeschi, considerati il riferimento dell'area euro per affidabilità. Uno spread su livelli bassi indica che l'Italia viene percepita come affidabile e a rischio contenuto nell'arco della prossima decade.

Nelle ultime settimane il differenziale ha oscillato stabilmente intorno ai 70 punti base, un livello che non si registrava ormai da numerosi anni. A determinare questa fase contribuiscono vari fattori:

  • La politica accomodante della BCE e le prospettive di taglio dei tassi in area euro
  • L'aumento della fiducia verso la gestione del debito pubblico italiano
  • L'afflusso di capitali dagli Stati Uniti e da altri mercati verso i titoli denominati in euro, con particolare preferenza per quelli italiani
Il contesto di mercato globale, segnato da incertezze sulle prospettive di crescita di economie come Germania e Stati Uniti, sta indirizzando i flussi verso asset che offrono una combinazione di rendimento elevato e rischio relativamente contenuto. In questa cornice, la riduzione dello spread favorisce anche un calo dei rendimenti domandati dagli investitori sugli stessi Btp, rendendo più conveniente il rifinanziamento del debito per il Tesoro italiano e mantenendo sostenibile il livello degli oneri per interessi a carico delle finanze pubbliche.

La strategia dei gestori: puntare sui Btp a lunga scadenza per rendimenti fino al 9%

La tendenza delle ultime settimane vede molti asset manager e investitori istituzionali concentrarsi sui titoli a lunga scadenza, ossia Btp con maturità ventennale e trentennale. Questa strategia si basa sul principio che i bond più lontani nel tempo sono anche quelli più sensibili alle variazioni dei tassi di interesse della BCE e al ciclo economico, con effetti più marcati sui prezzi in caso di ulteriori ribassi dei tassi ufficiali nei mesi a venire.

Recenti analisi di mercato mostrano che alcune emissioni di lungo periodo hanno messo a segno apprezzamenti dei prezzi superiori all'8% negli ultimi tre mesi e fino all'11% su base annua. Nello specifico, i titoli con scadenza 2051 e cedole relativamente basse sono saliti dai minimi primaverili fino ai livelli attuali, offrendo un potenziale rendimento effettivo lordo superiore al 4%. Questi numeri si riferiscono al rendimento a scadenza, ossia mantenendo il bond in portafoglio fino alla maturazione, ma esistono anche strategie di trading più dinamiche che permettono di ottenere guadagni importanti sfruttando l'aumento del prezzo del bond rispetto al prezzo di acquisto.

Alcuni gestori privilegiano questi strumenti, contando su:

  • Un environment globale che mantiene basso lo spread e stabile la volatilità
  • La possibilità di tagliarsi una plusvalenza significativa nel caso di rialzi dei corsi sui mercati secondari
  • La combinazione di flussi cedolari, apprezzamento in conto capitale e un rischio Italia percepito sempre più come gestibile
Titoli come i ventennali e trentennali possono in questo scenario permettere profitto annualizzato tra dividendi (cedole) e apprezzamento dei prezzi che, nei migliori casi, arriva a tassi lordi vicini o superiori al 9%, soprattutto per chi ha acquistato nelle fasi di minor fiducia e ora beneficia della risalita dei corsi.

Quali Btp scegliere oggi: titoli sotto la pari, occasioni e rischi

La ricerca di rendimenti interessanti passa spesso per la selezione di Btp che continuano a quotare sotto la pari ovvero a prezzi inferiori a 100. In questo momento, diverse emissioni a scadenza intermedia - tipicamente tra i 4 e i 7 anni - offrono ancora opportunità di acquisto vantaggiose. Esistono in particolare bond che quotano tra 87 e 92, con una cedola annua bassa ma con rendimenti effettivi a scadenza anche superiori al 2,8-3% lordo, grazie al recupero della differenza tra prezzo di acquisto e valore nominale a maturazione.

Le occasioni maggiori vengono individuate dagli osservatori di mercato nelle seguenti categorie:

  • Btp di medio termine a tassi fissi e basse cedole, acquistabili a sconto sul mercato secondario
  • Btp a lunghissimo termine che, dopo il rally dei prezzi, mantengono rendimento a scadenza lordo di circa il 4%
Chi investe su questi strumenti deve comunque considerare i principali rischi:
  • Possibili aumenti dei tassi di mercato o tensioni sui mercati globali che potrebbero impattare negativamente sui prezzi
  • La minore liquidità di alcune emissioni a scadenza molto lunga
  • Un rischio di reinvestimento, soprattutto per chi chiude l'operazione prima della naturale maturazione
Tuttavia, in presenza di un differenziale basso rispetto al Bund, tali rischi risultano più che mai contenuti agli occhi dei professionisti, che vedono nei titoli italiani una soluzione competitiva, sia in ottica di ricostituzione del portafoglio sia come riserva di valore da mantenere fino al rimborso finale.

Le prospettive per i Btp: tra taglio dei tassi BCE, rating migliorato e pressioni globali

L'attuale scenario di mercato è segnato da alcuni fattori che contribuiscono a definire le prospettive future dei titoli di Stato italiani. Tra questi, ha particolare rilevanza la politica monetaria adottata dalla Banca Centrale Europea, che dopo una fase di rialzo strutturale dei tassi ha iniziato un ciclo di riduzioni. Questo movimento sostiene i prezzi dei bond e diminuisce il costo medio di finanziamento per il Tesoro italiano, portando a una compressione degli spread storicamente significativa.

L'ultimo miglioramento del rating dell'Italia ha gettato le basi per un clima di maggiore interesse, rilanciando la reputazione del Paese nel panorama internazionale. In aggiunta, le incertezze politiche e fiscali di altri grandi emittenti europei, come la Francia, hanno spinto vari investitori a considerare il debito tricolore come una scelta più stabile per diversificare i portafogli.

Le principali pressioni attese nei prossimi mesi riguardano:

  • Le decisioni della BCE sulle future riduzioni dei tassi ufficiali
  • L'andamento dei conti pubblici italiani, la cui solidità continuerà a essere scrutinata dalle agenzie di rating
  • La reazione dei mercati a eventuali tensioni globali, come shock geopolitici o variazioni improvvise dello scenario inflazionistico