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Come difendersi dalla nuova incredibile truffa dello Spid che ruba perfino lo stipendio. La storia di Alessia

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Strategie per difendersi dalle truffe

Negli ultimi tempi, le truffe legate allo Spid sono aumentate e hanno messo a rischio le finanze e i dati personali di molti cittadini italiani.

Negli ultimi mesi, si è diffusa una nuova truffa legata all’uso dello Spid che ha già mietuto diverse vittime in Italia. Tra queste c’è Alessia, una lavoratrice dipendente che ha subito una perdita economica a causa dell’accesso fraudolento al suo profilo Spid. Vogliamo approfondire:

  • Come agiscono i truffatori dello Spid
  • Consigli e strategie per difendersi dalle truffe

Come agiscono i truffatori dello Spid

Le truffe legate allo Spid si basano spesso su tecniche di phishing, un metodo ingannevole utilizzato per sottrarre informazioni personali agli utenti. I truffatori inviano email o messaggi sms apparentemente provenienti da enti affidabili, come provider di servizi Spid o la Pubblica Amministrazione, inducendo le vittime a cliccare su link fraudolenti. Questi link rimandano a siti web che sembrano autentici ma che raccolgono le credenziali inserite dall’utente.

Un'altra tecnica utilizzata è il vishing, che combina il phishing con le chiamate telefoniche. In questo caso, i truffatori contattano direttamente la vittima, fingendosi operatori di un servizio clienti, per ottenere informazioni sensibili come codici Otp (One time password) o conferme di accesso. Una volta in possesso di questi dati, riescono ad accedere ai conti personali o ai portali amministrativi, effettuando modifiche come nel caso di Alessia.

Alessia si è accorta del problema quando ha notato che la sua tredicesima non era stata accreditata sul conto corrente come previsto. Dopo essersi messa in contatto con la banca e con il datore di lavoro, ha scoperto che i truffatori avevano utilizzato le sue credenziali Spid per accedere al sistema NoiPA, modificando le coordinate bancarie per dirottare il pagamento verso un conto a loro intestato.

Consigli e strategie per difendersi dalle truffe

La prevenzione è la migliore arma contro le truffe digitali. Significa evitare di condividere le proprie credenziali o i codici Otp con terze parti, anche se le richieste sembrano provenire da fonti ufficiali. Per accedere ai portali che richiedono lo Spid, è sempre consigliabile digitare manualmente l’indirizzo web anziché cliccare su link ricevuti via email o sms.

L’attivazione dell’autenticazione a due fattori (2FA) è un altro livello di protezione. Questo sistema richiede una verifica aggiuntiva tramite un codice inviato al telefono o generato da un'applicazione dedicata, rendendo più difficile per i truffatori accedere agli account.

Ed è importante monitorare regolarmente i movimenti bancari e le notifiche relative all'uso dello Spid. Se si sospetta una violazione, è necessario agire immediatamente: modificare la password, contattare il fornitore di servizi Spid e presentare una denuncia alle autorità competenti.

Alcuni provider, come Infocert, hanno iniziato a introdurre tecnologie avanzate per il rilevamento delle attività sospette, tra cui l’uso dell’intelligenza artificiale per analizzare i modelli di comportamento degli utenti. Questi sistemi sono in grado di bloccare automaticamente accessi non autorizzati e inviare notifiche in tempo reale all’utente.

In ogni caso le vittime di truffe come quella di Alessia spesso si trovano ad affrontare battaglie legali per recuperare i fondi sottratti.

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