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Come fare lo Spid ancora gratis e le alternative dopo che anche Namirial lo fa pagare

di Chiara Compagnucci pubblicato il
spid a pagamento sempre più diffuso

Ottenere lo SPID senza costi diventa sempre più difficile: quali sono le ragioni del passaggio a pagamento, i prezzi attuali e le differenze fra provider, compresi limiti e costi. Senza dimenticare come si può fare ancora oggi gratis e le aletrnatve reali possibili

Negli ultimi anni il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è diventato essenziale per l’accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e di molte aziende private. L’evoluzione del panorama digitale in Italia ha reso indispensabile poter dimostrare la propria identità online in modo sicuro e certificato. Tuttavia, il quadro dei servizi offerti dagli identity provider è in rapida trasformazione, con la progressiva introduzione di costi associati anche da operatori che in passato mantenevano lo SPID a zero spese. La recente decisione di Namirial, fra i provider più popolari, di introdurre un abbonamento annuale per i servizi completi genera interrogativi tra i cittadini sulle possibilità di accedere allo SPID gratis, su chi lo offre ancora senza esborso economico e sulle alternative disponibili.

Perché lo SPID è diventato a pagamento: le ragioni dietro il cambiamento

La diffusione del sistema di identità digitale ha portato il numero di credenziali SPID attive ben oltre i 40 milioni. Questa crescita è stata favorita inizialmente dalla gratuità del servizio, sostenuta da convenzioni tra l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e i provider, finanziate con fondi pubblici. Tali risorse consentivano ai fornitori di garantire la gestione in sicurezza delle identità digitali senza gravare sugli utenti, fungendo da incentivo all’adozione di strumenti digitali nel rapporto tra cittadini e istituzioni.

Negli ultimi anni, tuttavia, i finanziamenti destinati ai gestori privati sono stati interrotti o rallentati, come confermato anche dalle dichiarazioni istituzionali pubbliche. Questa incertezza nella copertura dei costi ha determinato una svolta: molti provider – tra cui InfoCert, Aruba, Register.it e recentemente Namirial – hanno avviato una transizione verso modelli a pagamento. In alcuni casi si tratta di canoni annuali, in altri di pagamenti correlati a specifiche modalità di riconoscimento, soprattutto per chi sceglie il supporto in presenza.

L’evoluzione del contesto regolatorio e la volontà di uniformare il sistema di identità digitale a livello europeo – con il progetto di portafoglio digitale EU – contribuiscono inoltre alla ridefinizione del modello SPID, incidendo sulle strategie degli identity provider e sulla scelta degli utenti.

Quanto costa lo SPID oggi: panoramica dei costi e differenze tra i provider

L’accesso ai servizi tramite SPID comporta, nel 2025, costi diversi a seconda del provider e della modalità di registrazione. I prezzi variano sensibilmente in funzione delle opzioni di riconoscimento e dei canali utilizzati, mentre alcuni identity provider mantengono opzioni gratuite soggette a precise condizioni. Di seguito una sintesi delle offerte più diffuse:

Provider Costo annuo Modalità gratuita
Namirial SPID Full 9,99€ + IVA Sì, se associato ad altri prodotti digitali della società
Poste Italiane Gratis/12€ (in presenza) Sì, se con riconoscimento digitale o servizi Poste
Aruba 5,98€ No
InfoCert Variabile (da 11,99€ a oltre 50€ per alcune opzioni video) No
ID InfoCamere Gratis (con CNS/Firma digitale) Sì, limitata a chi dispone di strumenti digitali qualificati

Per quanto riguarda Namirial, il servizio Lite rimane gratuito ma con funzionalità molto limitate. Poste Italiane permette ancora l’ottenimento gratuito solo in determinate condizioni, mentre altre tipologie di riconoscimento oppure la richiesta allo sportello comportano un esborso. I costi possono essere soggetti a variazioni anche in base a promozioni temporanee o cambiamenti futuri nelle politiche dei fornitori.

SPID Namirial: cosa cambia, costi e limiti della versione gratuita

Recentemente Namirial ha modificato il proprio modello di servizio, uniformandosi a operatori che hanno già previsto il ricorso a tariffe per l’utenza. Il provider ha introdotto due differenti livelli:

  • SPID Lite: accessibile senza costi, consente però esclusivamente l’identificazione digitale presso soggetti privati. È comparabile a una soluzione entry level e mostra i maggiori limiti nell’impossibilità di accesso ai portali della Pubblica Amministrazione, come INPS e Agenzia delle Entrate.
  • SPID Full: a pagamento (9,99 euro + IVA l’anno dal secondo anno), offre la piena accessibilità a tutte le piattaforme pubbliche e private. Chi fosse già titolare di altri servizi digitali fiduciari di Namirial (PEC, certificati di firma digitale, SpidMail Full) continua a poter beneficiare della gratuità anche dopo il primo anno.
La versione gratuita rimane poco utile per chi necessita di interazione con enti pubblici, generando la necessità di valutare l’adeguatezza della soluzione in base al proprio utilizzo.

Come ottenere lo SPID ancora gratis: identity provider e requisiti nel 2025

Nonostante il progressivo aumento dei provider che applicano un abbonamento, alcune realtà continuano a offrire la creazione del profilo SPID a zero costi in presenza di specifici requisiti. La soluzione più diffusa rimane Poste Italiane, che consente l’emissione gratuita a chi si identifica mediante:

  • Conto Bancoposta o Postepay con cellulare certificato
  • Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi
  • Firma digitale qualificata
Nel caso di riconoscimento di persona presso gli sportelli, è previsto un pagamento di 12 euro. La comodità e capillarità di Poste costituiscono un vantaggio, sebbene sia necessario possedere strumenti qualificati o un account di servizi bancari/postali già attivo.

Altre realtà che permettono di fare lo Spid ancora oggi gratis sono:

  • ID InfoCamere: permette l’ottenimento gratuito per chiunque disponga di Firma Digitale o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) con PIN attivo, particolarmente adatto a professionisti e imprese.
  • Namirial: la registrazione senza costi è possibile in periodi promozionali o per chi combina il servizio SPID a strumenti digitali già attivi (es. firma digitale o casella PEC).
Per chi non ha accesso a metodi digitali, ha poco conoscenza tecnlogica o preferisce il canale fisico, la soluzione più semplice resta il riconoscimento presso lo sportello postale, accettando tuttavia il pagamento previsto. 

Alternative allo SPID: utilizzo della Carta d’Identità Elettronica e altre soluzioni

L’evoluzione del sistema di identità digitale italiano e l’orientamento istituzionale stanno portando molti utenti a prendere in considerazione opzioni differenti rispetto allo SPID. La Carta d’Identità Elettronica (CIE) rappresenta la soluzione principale, in quanto strumento emesso direttamente dallo Stato e dotato di funzionalità avanzate in ambito autenticazione online.

  • La CIE permette l’accesso ai portali della Pubblica Amministrazione, tramite app compatibili e dispositivi abilitati.
  • Rispetto all’SPID, la CIE offre un livello più elevato di sicurezza e risponde ai più recenti standard europei.
  • Utilizzo di CNS (Carta Nazionale dei Servizi): diffusa tra professionisti, la CNS consente accesso sicuro a molte piattaforme PA.
  • Altre soluzioni in sviluppo: il portafoglio digitale europeo (EUDI Wallet) potrebbe, in futuro, unificare e semplificare la gestione delle identità elettroniche con una piattaforma interoperabile tra i Paesi UE.
Nonostante la transizione in atto, SPID rimane il vettore di riferimento per la maggior parte dei cittadini, mentre la CIE si sta affermando come alternativa naturale, richiedendo però dispositivi specifici (lettori NFC o smartphone compatibili) e conoscenze informatiche di base. Gli utenti più inclini alle novità digitali possono dunque orientarsi verso la CIE, con benefici sia in termini di sicurezza che di interoperabilità futura a livello europeo.