Anche gli educatori possono ottenere la carta docenti dell’importo di 500 euro: come fare, a chi spetta e le novitŕ annunciate
La Carta Docente da 500 euro può essere riconosciuta anche agli educatori? Nell’ambito delle discussioni sul rinnovo contrattuale per la Scuola, FLC CGIL, per raggiungere la piena equiparazione dei diritti tra il personale precario e quello a tempo indeterminato, hanno proposto l’estensione del diritto alla Carta docenti, a tutti.
La proposta è quella di riconoscere il beneficio a tutto il personale della scuola compresi i docenti con contratto precario a tempo determinato e il personale ATA tecnico amministrativo delle scuole.
Si tratta di una decisione che è stata, però, considerata discriminatoria, ecco perché la misura potrebbe essere ancora l’estesa.
E tale estensione potrebbe interessare anche gli educatori. Non si tratta di un ampliamento già ufficiale, considerando che tali categorie di persone finora hanno potuto avere la carta solo presentando ricorsi tramite l'Anief.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha confermato la possibilità di usufruire del beneficio per gli educatori che vengono equiparati ai maestri di scuola primaria, per cui, come loro, hanno pieno diritto alla carta, e ha, inoltre, ribadito che gli educatori vengono assimilati ai docenti anche dalla contrattazione collettiva.
Il Ccnl della Scuola 2016-2018 ha, infatti, incluso il personale educativo nella area professionale dei docenti.
Con la sentenza 4810/2025, la Cassazione ha ben spiegato che la Carta Docente dell'importo di 500 euro annui costituisce un beneficio economico da attribuire a tutto il personale docente, compresi gli appartenenti al ruolo degli educatori.
Il profilo professionale del personale educativo è, infatti, costituito da competenze di tipo psicopedagogico, metodologico e organizzativo-relazionale, tra loro correlate ed integrate, che si sviluppano attraverso la maturazione dell'esperienza educativa e l'attività di studio e di ricerca.
La posizione dei giudici è stata confermata anche dal Tribunale di Treviso che ha esaminato un ricorso, sempre presentato dai legali Anief, in difesa di un educatore assunto a tempo determinato che per due anni scolastici, il 2020-2021 e il 2023-2024, non aveva ricevuto la card annuale da 500 euro per l’aggiornamento e la formazione continua.
Grazie alla sentenza, il soggetto interessato ha ricevuto 1.000 euro di cui aveva diritto anche con rivalutazione monetaria.
Anche il Tribunale di Aosta, a seguito di ricorso promosso dalla FLC CGIL, ha affermato il diritto di un educatore in servizio presso il convitto di Aosta di poter fruire della carta docente e ha condannato la Regione Autonoma Valle d’Aosta a riconoscere la carta docente al ricorrente per tutti gli anni pregressi dal 2018/2019 al 2023/2024 per un importo totale di 3mila euro.
L’ambito di lavoro degli educatori è molto ampio, non comprende solo quelli della scuola ma anche quelli che lavorano, per esempio, negli oratori, nelle comunità di recupero, in case famiglie, in realtà per aiuto e supporto ai disabili, ecc.
Se la Carta docenti da 500 euro dovesse essere estesa anche agli educatori, ne sarebbero interessati molto probabilmente solo quelli della scuola e solo con la motivazione che per Ccnl sono equiparati ai docenti, per cui alle altre tipologie di tipologie non verrebbe riconosciuto il beneficio.