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Come fare carriera nella pubblica amministrazione attraverso concorsi o promozioni dirette

di Marianna Quatraro pubblicato il
Come fare carriera pubblica amministrazi

Quali sono le modalit e le soluzioni che permettono di fare carriera nella Pubblica Amministrazione non solo con i concorsi pubblici

Lavorare nella pubblica amministrazione presenta caratteristiche uniche nel panorama dell’occupazione in Italia. L’interesse verso questo settore si fonda su stabilità contrattuale, pianificazione di lungo termine e un impatto diretto sulla società. All’interno degli enti pubblici, da  ministeri, a comuni, regioni, aziende sanitarie, scuole, università, si trovano molteplici opportunità occupazionali per differenti livelli di istruzione e specializzazione.

Accesso alla Pubblica Amministrazione: concorsi e requisiti

L’ingresso nelle amministrazioni pubbliche avviene prevalentemente tramite concorsi pubblici. Questa strada assicura condizioni di parità di accesso, trasparenza e imparzialità. I concorsi possono essere banditi a livello nazionale o locale e gestiti tramite il portale di reclutamento InPa e generalmente prevedono:

  • Requisiti generali per la partecipazione includono cittadinanza italiana o dell’Unione Europea, maggiore età, idoneità fisica, godimento dei diritti civili e politici, possesso del titolo di studio richiesto dal bando. Sono previste deroghe per categorie specifiche (familiari di dipendenti deceduti, categorie protette).
  • Il titolo di studio varia in base al profilo: dalla scuola dell’obbligo fino alla laurea magistrale per posizioni più qualificate.
  • Competenze digitali e conoscenza di almeno una lingua straniera sono sempre più richieste, in linea con la modernizzazione in atto negli enti pubblici.
  • Non esiste un limite d’età universalmente applicato, se non specificato nel bando.
Profilo Titolo richiesto Esempio
Ausiliario Terza media Operatore di servizi
Assistente/Operatore Diploma Assistente amministrativo, tecnico
Funzionario Laurea Funzionario amministrativo
Per alcune posizioni, specie in settori come forze dell’ordine e sanità, possono essere richieste anche altre idoneità (ad esempio fisiche o morali). In ogni caso e per ogni tipo di concorso, la domanda di partecipazione si deve sempre presentare online entro la scadenza, allegando tutti i documenti previsti. Alcune categorie godono di riserva di posti, per esempio,chi ha svolto il Servizio Civile Universale.

Avanzamenti di carriera: differenze tra progressioni interne e concorsi

Sono diverse le modalità che permettono di fare carriera nella PA, spesso complementari tra loro. Dopo l'ingresso, il percorso può proseguire per concorsi successivi, selezioni interne, progressioni orizzontali e verticali, mobilità e incarichi speciali.

Si può, in particolare, fare carriera nella pubblica amministrazione con:

  • Progressione orizzontale: Avviene all’interno della stessa area e comporta il passaggio a fasce economiche superiori, basato su valutazione delle performance, anzianità, corsi di formazione e merito.
  • Progressione verticale: Consente il passaggio da una categoria a quella superiore, comportando responsabilità maggiori. Può avvenire tramite concorso interno o procedure riservate ai dipendenti, secondo limiti normativi e principi meritocratici (con quota di posti assegnabili senza concorsi esterni in base a legge vigente).
  • Mobilità: Permette il trasferimento verso altri enti pubblici, mantenendo la posizione acquisita. È una modalità utile per rispondere a esigenze personali o cercare esperienze differenti.
  • Incarichi di elevata qualificazione: Introdotti di recente, questi incarichi prevedono mansioni specialistiche e retribuzione accessoria. Sono attribuiti anche in funzione delle specifiche competenze acquisite.
  • Chiamata diretta: Accesso limitato a casi particolari, ad esempio per familiari di dipendenti deceduti in servizio o per categorie protette, in risposta a necessità specifiche dell’ente (regolato da norme puntuali a livello nazionale e locale).

Le procedure concorsuali: modalità, prove e graduatorie

I concorsi pubblici restano comunque sempre la strada privilegiata di accesso e avanzamento di carriera nella P.A. Ogni procedura è disciplinata da un bando pubblico dove vengono specificati numero di posti, profilo ricercato, requisiti e la struttura delle prove. Il bando riporta nel dettaglio:
  • Tipologie di prove: La selezione comprende generalmente test preselettivi (in caso di molte domande), prove scritte, eventualmente prove pratiche e orali. Dal 2023, per una parte dei concorsi non apicali può essere prevista la sola prova scritta digitale. Le materie variano in base al ruolo (diritto, materie tecnico-specialistiche, conoscenze IT o lingue straniere).
  • Valutazione dei titoli: In alcuni casi si aggiunge la valutazione dei titoli di studio, di servizio o di altri elementi di curriculum.
  • Tempistiche: I concorsi devono concludersi generalmente in sei mesi dalla pubblicazione del bando, riducendo così i tempi di attesa.
  • Graduatorie: Dopo la conclusione delle prove viene stilata una graduatoria basata sui punteggi ottenuti. Negli ultimi anni l’utilizzo delle graduatorie è stato ampliato: gli enti possono assumere anche candidati in graduatoria oltre il numero di posti inizialmente previsto, purché ci sia disponibilità.

La valutazione del merito e la nuova normativa sulle performance

Con le più recenti direttive e disegni di legge in discussione, ha assunto centralità la valutazione delle performance come criterio per progressioni, incarichi e premi. Tale valutazione si articola su diversi livelli:
  • Assegnazione di obiettivi individuali e di gruppo, con monitoraggio dei risultati oggettivi raggiunti nell’arco dell’anno.
  • Valutazione dei comportamenti organizzativi, compresa la capacità di collaborazione, la leadership, l’innovazione e il benessere organizzativo.
  • Commissioni indipendenti: La valutazione avviene tramite commissioni esterne composte da membri sorteggiati e professionisti anche esterni alla PA, a garanzia dell’imparzialità. Per ruoli di maggiore responsabilità, come la dirigenza, il percorso si articola in più fasi, che includono incarichi temporanei, periodi di osservazione (fino a quattro anni) e giudizi positivi per la nomina definitiva.