Attraverso il reddito energetico si puň installare un impianto fotovolatico gratis per la casa. Accanto a questo finanziamento a fondo perduto, vi sono anche altri bonus e agevolazioni da considerare
È innegabile che l'installazione di un sistema fotovoltaico rappresenta un investimento significativo nel 2025. L'impianto richiede diverse migliaia di euro per attrezzature e manodopera, con costi che aumentano proporzionalmente alla potenza generativa e al numero di pannelli solari installati.
Tuttavia, nel tempo questa spesa può essere recuperata, soprattutto grazie alla disponibilità di incentivi e agevolazioni che riducono considerevolmente l'impegno economico iniziale. Una volta ammortizzato il costo per l'installazione di un impianto fotovoltaico, si ottiene un significativo risparmio energetico dovuto all'autoproduzione di energia elettrica - o acqua calda nel caso di pannelli termici - rispetto alle tariffe di mercato in costante aumento. Senza dimenticare la possibilità di guadagnare con il fotovoltaico rivendendo l'energia elettrica prodotta in eccedenza attraverso vari meccanismi di incentivazione.
Il Reddito Energetico Nazionale rappresenta una straordinaria opportunità per le famiglie a basso reddito che desiderano installare un impianto fotovoltaico senza sostenere alcun costo. Questa misura, gestita dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), è stata istituita con il Decreto Ministeriale dell'8 agosto 2023 per promuovere la diffusione di energie rinnovabili e ridurre il disagio economico energetico.
Per il 2025, il governo ha stanziato 100 milioni di euro, suddivisi strategicamente: l'80% (80 milioni) destinato alle regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e il 20% (20 milioni) alle altre regioni e province autonome. Questa distribuzione mira a sostenere maggiormente le aree con maggiori difficoltà economiche del paese.
Per accedere a questo incentivo è necessario soddisfare specifici requisiti economici e patrimoniali:
Il Reddito Energetico prevede un contributo a fondo perduto erogato direttamente dal GSE all'impresa che realizza l'impianto (Soggetto Realizzatore). L'importo massimo riconoscibile è calcolato secondo una formula specifica: una quota fissa di 2.000 euro più 1.500 euro per ogni kW di potenza installata.
Ad esempio, per un impianto da 6 kW, il contributo massimo potrà raggiungere i 11.000 euro (2.000 euro + 1.500 euro × 6 kW). Questo importo dovrebbe coprire completamente i costi di installazione per la maggior parte delle famiglie beneficiarie.
La procedura per richiedere l'accesso al Reddito Energetico 2025 prevede due soggetti principali:
Il nuovo bando per l'accesso ai fondi del reddito energetico con i relativi requisiti, procedure e tempi dei contributi sarà aperto nel 2025, rappresentando un'opportunità da non perdere per chi desidera passare all'energia solare senza costi iniziali.
Se non si rientra nei requisiti del Reddito Energetico, esistono comunque diverse alternative per rendere più accessibile l'installazione di un impianto fotovoltaico.
Il Bonus Ristrutturazioni permette di detrarre il 50% delle spese sostenute per l'installazione di impianti fotovoltaici, con un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo e si applica sia agli edifici residenziali singoli che ai condomini.
Questa agevolazione è valida per tutto il 2025 e copre non solo l'installazione dei pannelli ma anche eventuali sistemi di accumulo dell'energia. È una soluzione ideale per chi, pur non avendo un ISEE particolarmente basso, desidera comunque ammortizzare l'investimento nel tempo.
Per i condomini, il Superbonus rappresenta ancora un'opportunità interessante nel 2025, anche se con aliquote ridotte rispetto agli anni precedenti. Questa agevolazione consente di detrarre una percentuale delle spese sostenute per l'installazione di impianti fotovoltaici, a condizione che vengano effettuati anche interventi "trainanti" di efficienza energetica o miglioramento sismico.
Il limite di spesa per l'installazione dell'impianto fotovoltaico è di 48.000 euro per unità immobiliare, con un tetto massimo di 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale (ridotto a 1.600 euro per kW se contestuale a interventi di ristrutturazione).
Una soluzione innovativa è rappresentata dalle Comunità Energetiche Rinnovabili, che consentono a più utenti di condividere l'energia prodotta da impianti fotovoltaici. Il Decreto CER prevede:
Nel mercato delle energie rinnovabili, caratterizzato da una crescente complessità tecnologica e contrattuale, non è sempre facile identificare un'offerta realmente vantaggiosa. La soluzione ottimale consiste nel richiedere preventivi a più operatori del settore. Questo approccio fornisce una visione più completa del mercato, dei prodotti disponibili e delle relative fasce di prezzo.
Questo processo di comparazione non comporta costi aggiuntivi e offre un tempo di riflessione più ampio per prendere una decisione informata. È importante notare che preventivi con prezzi sorprendentemente bassi dovrebbero destare sospetti: potrebbero nascondere truffe o indicare materiali di qualità scadente. Anche in presenza di incentivi e bonus, il consiglio è di privilegiare sempre affidabilità e durata dell'impianto, anche se ciò comporta un investimento iniziale leggermente superiore.
I pannelli fotovoltaici di qualità superiore garantiscono una maggiore efficienza energetica e, di conseguenza, un recupero più rapido dell'investimento, senza il rischio di frequenti malfunzionamenti o necessità di manutenzione straordinaria.
Spesso si genera confusione tra pannelli solari e pannelli fotovoltaici, che rappresentano tecnologie diverse con applicazioni distinte:
Un sistema fotovoltaico residenziale opera secondo un principio semplice ma efficace: i pannelli, installati generalmente sul tetto dell'edificio, captano la radiazione solare e la convertono in corrente continua. Questa viene poi trasformata in corrente alternata compatibile con la rete elettrica domestica attraverso uno o più inverter.
Un contatore bidirezionale misura contemporaneamente la produzione e il consumo di energia elettrica, permettendo di monitorare l'efficienza del sistema e di quantificare l'eventuale surplus energetico che viene immesso nella rete. Per ottimizzare l'autoconsumo, molti impianti moderni includono sistemi di accumulo (batterie) che conservano l'energia prodotta durante il giorno per renderla disponibile nelle ore serali o nei periodi di minor irraggiamento.
Nella scelta dei componenti dell'impianto, è preferibile optare per pannelli solari cristallini tradizionali, caratterizzati da maggiore affidabilità, migliore riciclabilità e minor impatto ambientale rispetto ad altre tecnologie. Questi pannelli non richiedono l'utilizzo di terre rare o materiali a rischio di esaurimento, rappresentando quindi una soluzione più sostenibile nel lungo periodo.