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Come funziona il badge nei cantieri: chi lo deve avere, regole, funzionamento previsto da decreto sicurezza 2025

di Marcello Tansini pubblicato il
Come funziona badge cantieri

Via libera al badge di cantiere: è stato approvato dal Governo il Decreto Sicurezza lavoro con il nuovo sistema di tracciabilità e di monitoraggio digitale delle presenze in cantiere

Negli ultimi anni, la gestione della sicurezza nei cantieri ha acquisito una rilevanza crescente, spinta dall’esigenza di ridurre gli incidenti e valorizzare la trasparenza dei processi lavorativi. Il Decreto Sicurezza 2025 introduce una svolta, potenziando strumenti digitali e soluzioni tecnologiche innovative per garantire l’identificazione e la tracciabilità delle presenze nei luoghi di lavoro, in particolare nei cantieri edili e nei settori a maggiore rischio. Il badge elettronico rappresenta una delle principali novità di questa normativa, con l'obiettivo di rafforzare i controlli incrociati sulla regolarità contributiva e la salute dei lavoratori, oltre a migliorare l'efficacia delle azioni preventive. 

Che cos’è il badge di cantiere e quali dati contiene

Il badge di cantiere è una tessera elettronica di identificazione obbligatoria per ogni lavoratore presente in cantiere, resa disponibile anche in formato digitale grazie all’integrazione su piattaforme interoperabili con i sistemi del Ministero del Lavoro (SIISL). La sua funzione principale è identificare in modo certo e immediato ogni operatore, facilitando le attività di controllo e tracciamento delle presenze da parte degli enti preposti alla vigilanza.

La tessera è dotata di codice univoco anti-contraffazione, elementi di sicurezza avanzati e viene precompilata automaticamente con le informazioni estratte da banche dati certificate. I dati che il badge contiene includono:

  • Nome e cognome del lavoratore
  • Codice fiscale
  • Società o impresa di appartenenza
  • Ruolo professionale ricoperto in cantiere
  • Numero identificativo univoco collegato al lavoratore
  • Data di inizio validità e, se prevista, data di termine lavori
  • Informazioni di sicurezza (es. abilitazioni specifiche, elenco corsi di formazione effettuati e idoneità sanitaria laddove necessario)
La presenza di tali dati assicura la verificabilità immediata e il controllo incrociato delle informazioni, contribuendo a contrastare fenomeni di lavoro sommerso e migliorando la tutela della sicurezza all’interno del cantiere.

Obbligatorietà del badge: chi deve averlo e in quali cantieri si applica

La normativa stabilisce che il badge di cantiere sia obbligatorio per tutti i lavoratori che operano nei cantieri edili in appalto e subappalto, inclusi i settori caratterizzati da rischi elevati per l’incolumità fisica. Questa disposizione trova applicazione in qualsiasi cantiere, pubblico o privato, nel quale siano eseguite attività disciplinate dalle norme su sicurezza e prevenzione. Nello specifico, l’obbligo riguarda:

  • Lavoratori dipendenti delle imprese appaltatrici e subappaltatrici
  • Lavoratori autonomi che prestano la propria opera in cantiere
  • Personale coinvolto in attività ausiliarie o di supporto, se ricompreso nelle aree di cantiere
  • Eventuali figure di controllo, tecnica o sorveglianza interna.
L’estensione della misura viene inoltre demandata a successivi decreti per l’inclusione di altri ambiti lavorativi identificati come a rischio elevato, sulla base di indicatori INAIL o di evidenze ispettive, come quello edile.

Come funziona il badge digitale: rilascio, utilizzo e tracciamento delle presenze

Il funzionamento del badge digitale si basa su una procedura standardizzata di rilascio, gestione e verifica delle presenze in cantiere, supportata da piattaforme digitali interoperabili. Al momento dell’instaurazione del rapporto di lavoro o dell’ingresso in cantiere, il responsabile dell’impresa provvede a registrare i dati del lavoratore sulla piattaforma SIISL, che precompila il badge integrando le informazioni obbligatorie e abilitando la tessera con un codice identificativo specifico.

L’uso del badge comporta che ogni accesso e uscita dal cantiere debba essere registrato tramite dispositivi elettronici (lettori badge o app dedicate), con contestuale memorizzazione delle timbrature e verifica in tempo reale della regolarità contributiva e della formazione del lavoratore. Ciò consente di:

  • Monitorare gli orari di presenza dei singoli operatori
  • Verificare la composizione delle squadre di lavoro presenti in ogni fase dell’attività
  • Effettuare controlli incrociati sui requisiti di sicurezza (es. patentini, idoneità medica)
  • Tracciare le presenze ai fini della rendicontazione verso INAIL e organi ispettivi
  • Garantire la trasparenza su formazione partecipata ed eventuali mansioni svolte.
L’adozione del badge viene gestita internamente dalle imprese, che sono responsabili dell’aggiornamento periodico dei dati e della disattivazione della tessera in caso di cessazione dell’attività lavorativa. Gli aggiornamenti e le eventuali modifiche alle informazioni relative ai singoli lavoratori devono essere comunicati tempestivamente sulla piattaforma, così da garantire la coerenza dei dati con la reale situazione in cantiere. 

Il badge nei subappalti e nei settori a rischio: estensione e casi particolari

L’applicazione del badge elettronico assume particolare rilievo nei subappalti, dove la tracciabilità dei lavoratori rappresenta uno degli strumenti più efficaci nella prevenzione delle irregolarità.

Secondo quanto previsto dal nuovo decreto, tutti gli operatori attivi nei subappalti sono soggetti agli stessi obblighi di identificazione e controllo previsti per l’appalto principale. Questo sistema permette di garantire la costante trasparenza lungo l’intera filiera e di evitare abusi nell’utilizzo del subappalto a cascata.

L’estensione della misura è stata pensata anche per quei settori identificati, tramite ulteriori provvedimenti, come a rischio particolarmente elevato (industria estrattiva, trattamento rifiuti, lavori in quota o spazi confinati). Sono previsti criteri specifici per individuare le attività e i lavoratori soggetti all’obbligo, tutelando in modo efficace chi opera nei contesti più esposti a infortuni.

Le situazioni che presentano peculiarità operative, come cantieri mobili, attività notturne o squadre itineranti, vengono gestite tramite badge digitali temporanei, garantendo comunque la piena tracciabilità delle presenze. 

Controlli, sanzioni e vantaggi per imprese virtuose

L’introduzione del badge digitale offre strumenti innovativi per i controlli. Gli organi di vigilanza, come INL e INAIL, possono accedere in tempo reale ai dati delle presenze in cantiere tramite la piattaforma e monitorare il rispetto degli obblighi.

Se vengano riscontrate irregolarità, sono previste sanzioni amministrative sia a carico delle imprese che dei lavoratori autonomi. L’entità delle sanzioni varia in funzione della gravità e della reiterazione della violazione e può comportare la sospensione temporanea dell’attività.

L’aspetto innovativo risiede anche nell’introduzione di un sistema bonus-malus a partire dal 2026: premi per le imprese che dimostrano un trend positivo sul fronte sicurezza e penalità per quelle inadempienti o recidive. La revisione delle aliquote contributive INAIL, collegata all’osservanza delle regole e all’assenza di sanzioni negli anni precedenti, favorisce le realtà che investono nella formazione e adottano modelli organizzativi avanzati per la prevenzione degli infortuni.

Tipo intervento Effetto previsto
Mancata adozione badge Sanzioni pecuniarie e sospensione lavori
Trend positivo sicurezza Riduzione tariffe INAIL
Recidiva nelle violazioni Incremento aliquote e maggiori controlli