Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Come funziona il bonus barriere architettoniche 2024 dopo le modifiche in vigore ufficialmente

di Marianna Quatraro pubblicato il
bonus barriere architettoniche

Cosa cambia per il bonus barriere architettoniche nel 2024 dopo le modifiche approvate: chiarimenti e spiegazioni

Come funziona il bonus barriere architettoniche 2024 dopo le modifiche in vigore ufficialmente? Vale ancora per il 2024 il bonus barriere architettoniche 2024 che prevede incentivi per l’eliminazione di barriere architettoniche e l’istallazione degli impianti di automazione, come ascensori o montascale, necessari per eliminare i limiti per chi ha problemi deambulatori. Vediamo quali sono le modifiche ufficiali decise per il bonus barriere architettoniche.

  • Cosa prevede il bonus barriere architettoniche 2024
  • Quali sono le modifiche ufficiali relative al bonus barriere architettoniche 2024 

Cosa prevede il bonus barriere architettoniche 2024

Il bonus barriere architettoniche 2024 prevede una detrazione Irpef del 75% per lavori volti alla eliminazione di barriere architettoniche su diversi limiti di spesa previsti che sono di:
  • 50mila euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 40mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
La detrazione prevista dal bonus barriere architettoniche 2024 viene ripartita in 5 quote annuali di pari importo.

Quali sono le modifiche ufficiali relative al bonus barriere architettoniche 2024 

Sono diverse le modifiche ufficiali sul bonus barriere architettoniche 2024 spiegate anche dall’Agenzia delle Entrate. Secondo quanto chiarito dalle Entrate, le modifiche riguardano innanzitutto i casi di lavori di completamento e in condomini, per esempio lavori realizzati in due appartamenti adiacenti, collegati tra loro, in cui vengono realizzati lavori di ampliamento delle porte e ristrutturazione del bagno.

In questi casi, infatti, per poter usufruire del bonus barriere architettoniche è sempre necessario che venga soddisfatto il requisito dell’accessibilità, con la realizzazione prevista dalla legge di percorsi anche esterni all’edificio, visitabilità, per cui ogni unità immobiliare, di qualsiasi destinazione d’uso, deve essere visitabile dal disabile, e adattabilità, perché, per legge, gli spazi devono essere facilmente modificabili nel tempo per adattarsi anche alle esigenze delle persone disabili.

Ulteriori modifiche previste per il bonus barriere architettoniche 2024 riguardano la focalizzazione del bonus su interventi essenziali e specifici volti all’eliminazione delle barriere architettoniche.

Dal primo gennaio 2024, il bonus barriere architettoniche è disponibile, infatti, solo per interventi specifici, come installazione e modifica di scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici e per interventi diversi da questi appena riportati non sussistono le agevolazioni previste dal bonus barriere architettoniche. 

L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato come l’agevolazione valga solo per lavori direttamente collegati all’abbattimento delle barriere architettoniche, per assicurare l’uso mirato delle risorse, senza sprechi e sperperi.

Sono stati esclusi dal bonus anche alcuni lavori prima previsti come installa di sistemi di automatismi per tapparelle, porte, persiane automatiche, imposte. Inoltre, la stessa Agenzia delle Entrate ha anche chiarito che i lavori sono agevolabili, quando eseguiti in condomini, anche se nell’edificio non sono presenti persone disabili o over 65.

Altra modifica che riguarda il bonus barriere architettoniche 2024 è lo stop dal primo gennaio 2024 alla possibilità di usufruire di sconto in fattura e cessione del credito ad eccezione di casi specifici individuati, che sono i seguenti:

  • per le persone fisiche, in relazione a lavori su edifici unifamiliari o unità abitative che si trovano in edifici plurifamiliari, a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità, immobiliare, che quest’ultima sia abitazione principale, e che il reddito del proprietario o altro esercente diritto sull’unità immobiliare sia entro i 15mila euro annui;
  • per i condomini, in relazione a interventi su parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa.
E’ stato, invece, introdotto l’obbligo di presentare apposita asseverazione rilasciata da tecnici abilitati e finalizzata a verificare la conformità degli interventi alle normative, e l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti. 
Leggi anche