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Come funziona il bonus busta paga 2024 per dipendenti turismo e ristorazione in base a circolare 5E 2024

di Chiara Compagnucci pubblicato il
I chiarimenti della circolare delle Entr

L'Agenzia delle entrate ha fornito dettagli sulle più recenti disposizioni fiscali concernenti il reddito di lavoro dipendente.

Con la circolare 5/E, emessa il 7 marzo 2024, l'Agenzia delle entrate ha delineato le istruzioni per l'attuazione del trattamento integrativo speciale destinato al settore turistico e della ristorazione. Questa agevolazione consiste in un bonus erogato attraverso la busta paga, concepito per offrire stabilità e supporto ai dipendenti impiegati nel comparto turistico, alberghiero e termale.

Si estende così il numero dei beneficiari rispetto all'anno precedente, includendo per il 2024 anche bar, pasticcerie e ristoranti. L'importo del bonus è fissato al 15% della retribuzione lorda per le prestazioni lavorative svolte in orario notturno e straordinario. Questa misura è destinata ai lavoratori dipendenti che nel corso del 2023 hanno percepito un reddito annuo non superiore a 40.000 euro, documentato tramite apposita certificazione scritta. Vediamo meglio:

  • Bonus busta paga 2024 per turismo e ristorazione, come funziona
  • I chiarimenti della circolare delle Entrate

Bonus busta paga 2024 per turismo e ristorazione, come funziona

Con la circolare n. 5/E del 7 marzo 2024, l'Agenzia delle entrate ha fornito dettagli sulle più recenti disposizioni fiscali concernenti il reddito di lavoro dipendente. Tra i chiarimenti forniti si includono le disposizioni sul welfare aziendale, il trattamento integrativo speciale per il lavoro notturno e festivo destinato ai dipendenti del settore turistico e della ristorazione, nonché sulle eventuali lacune retributive.

L'articolo 1, comma 21, della legge di Bilancio 2024, n. 213/2023, istituisce un trattamento integrativo speciale, consistente in un importo aggiuntivo incluso nella busta paga, a favore dei lavoratori che soddisfano determinati requisiti. La platea dei beneficiari è stata significativamente ampliata rispetto all'anno precedente.

A partire da quest'anno, il trattamento è esteso ai lavoratori impiegati in bar, caffè, gelaterie, pasticcerie e attività similari dedicate alla somministrazione di alimenti e bevande, comprese bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, latte, dolciumi, pasticceria e gelateria, nonché prodotti gastronomici; e nel settore del turismo, compresi gli stabilimenti termali.

L'agevolazione è concessa ai titolari di reddito di lavoro dipendente del settore privato, a condizione che nel periodo d'imposta 2023 abbiano percepito un reddito non superiore a 40.000 euro. Sono inclusi nel calcolo dell'agevolazione tutti i redditi di lavoro dipendente, inclusi quelli provenienti da più datori di lavoro e quelli derivanti da attività lavorative al di fuori del settore turistico, ricettivo e termale e della somministrazione di alimenti e bevande.

I chiarimenti della circolare delle Entrate

Il trattamento integrativo speciale viene erogato dal sostituto d'imposta su richiesta esplicita del lavoratore. Affinché il dipendente possa ricevere l'importo aggiuntivo nella busta paga, è necessario che fornisca per iscritto il dettaglio dell'ammontare del reddito di lavoro dipendente percepito nell'anno 2023.

Questa agevolazione, che non concorre alla formazione del reddito, è calcolata esclusivamente sulle prestazioni di lavoro dipendente svolte nel periodo compreso tra il primo gennaio 2024 e il 30 giugno 2024. L'importo spettante corrisponde al 15% della retribuzione lorda pagata al lavoratore in quel periodo per le prestazioni di lavoro notturno e straordinario, quest'ultimo definito come quello svolto oltre l'orario normale previsto dal contratto.

L'importo, inclusi anche eventuali trattamenti integrativi relativi ai mesi precedenti non ancora erogati, viene generalmente corrisposto al lavoratore a partire dalla prima retribuzione utile. Il sostituto d'imposta deve erogare il trattamento entro il termine stabilito per il conguaglio di fine anno e deve indicare l'importo corrispondente nella Certificazione Unica relativa all'anno di imposta 2024.

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