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Nuove regole su straordinari, festivi e lavoro notturno per dipendenti turismo e bar, ristoranti al via nel 2024

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Straordinari, festivi e lavoro notturno

Introdotto un trattamento integrativo speciale per lavoratori di ristoranti, tavole calde, pizzerie, birrerie, bar, caffč, gelaterie, pasticcerie, sale da ballo e da gioco.

La legge di Bilancio ha introdotto una serie di misure per garantire maggiore stabilità occupazionale e fronteggiare la carenza eccezionale di opportunità lavorative. In particolare, l'intervento si concentra sul potenziamento del welfare aziendale destinato ai dipendenti delle strutture turistico-alberghiere. Approfondiamo tutto:

  • Le nuove regole sul lavoro per i dipendenti turismo e bar, ristoranti
  • Chi deve seguire le norme su straordinari, festivi e lavoro notturno

Le nuove regole sul lavoro per i dipendenti turismo e bar, ristoranti

Introdotto un trattamento integrativo speciale destinato ai lavoratori impiegati in ristoranti, tavole calde, pizzerie, birrerie, bar, caffè, gelaterie, pasticcerie, sale da ballo e da gioco, nonché nei locali notturni e negli stabilimenti balneari. Questo trattamento si concentra principalmente sul lavoro notturno, sugli straordinari e sui festivi.

Nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 30 giugno 2024, i lavoratori di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e del settore turistico, inclusi gli stabilimenti termali, con un reddito fino a 40.000 euro, possono beneficiare di un trattamento integrativo speciale pari al 15% delle retribuzioni lordi relative al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario svolte nei giorni festivi. Questa somma non concorre alla formazione del reddito.

Queste disposizioni estendono e modellano una misura simile, già in vigore dal primo giugno al 21 settembre 2023, rivolta esclusivamente ai lavoratori del comparto turistico. Il nuovo quadro normativo stabilisce l'orario normale di lavoro a 40 ore settimanali, con la possibilità di contrattare una durata minore, purché non superiore alla durata media delle prestazioni lavorative in un periodo massimo di un anno.

La durata media dell'orario settimanale non deve superare le 48 ore, comprese le ore di straordinario. Si incoraggia a contenere il ricorso al lavoro straordinario, richiedendo un accordo preventivo tra datore di lavoro e lavoratore, con un limite massimo di 250 ore annuali in assenza di regolamentazione contrattuale. Le prestazioni straordinarie sono valutate separatamente e compensate con le maggiorazioni retributive previste dai contratti collettivi o con riposi compensativi.

Per quanto riguarda il lavoro notturno, che è definito come un periodo di almeno sette ore consecutive tra mezzanotte e le cinque del mattino, la media delle ore lavorate in tale periodo non deve superare le otto ore nelle ventiquattro ore, salvo specifiche indicazioni contrattuali. La contrattazione collettiva ha il compito di stabilire eventuali riduzioni dell'orario di lavoro o trattamenti economici indennitari per i lavoratori notturni.

Il reddito massimo per accedere a questo beneficio è fissato a 40.000 euro, e i lavoratori devono presentare richiesta al sostituto d'imposta, attestando per iscritto l'importo del reddito da lavoro dipendente per il 2023. Le somme erogate sono riportate nella certificazione unica, rilasciata dai sostituti di imposta, comprendente anche le ritenute, le detrazioni di imposta, i contributi previdenziali e assistenziali, e altri dati stabiliti dall'apposito provvedimento amministrativo. Il datore di lavoro, in qualità di sostituto di imposta, ha l'obbligo di compensare il credito maturato entro la data di presentazione della dichiarazione successiva attraverso il meccanismo della compensazione.

Chi deve seguire le norme su straordinari, festivi e lavoro notturno

Le disposizioni in oggetto, specificando i beneficiari nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, fanno riferimento all'articolo 5 della legge n. 287 del 1991.

Questa normativa distingue gli esercizi in diverse categorie: esercizi di ristorazione, dedicati alla somministrazione di pasti e bevande (incluse quelle con un contenuto alcolico superiore al 21% del volume), come ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie e simili; esercizi per la somministrazione di bevande, comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione, latte, dolciumi (compresi i generi di pasticceria e gelateria) e prodotti di gastronomia, come bar, caffè, gelaterie, pasticcerie e simili; esercizi in cui la somministrazione di alimenti e bevande è associata a attività di intrattenimento e svago, come sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari e esercizi analoghi; esercizi in cui è esclusa la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione.

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