Le amministrazioni pubbliche hanno la possibilità di stipulare contratti di apprendistato con giovani laureati. Tutte le novità
La procedura di introduzione del nuovo contratto di apprendistato nella pubblica amministrazione è ufficialmente operativa. Il ministro Paolo Zangrillo ha sottoscritto il decreto attuativo che determina i criteri e le procedure per il reclutamento di giovani laureati nel settore pubblico.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo per agevolare l'ingresso dei giovani professionisti nell'amministrazione pubblica, offrendo loro prospettive lavorative stabili e adeguatamente retribuite. Tra gli obiettivi principali figura l'accelerazione dei processi di innovazione e digitalizzazione all'interno degli enti pubblici, elementi essenziali per migliorare l'efficienza dei servizi offerti ai cittadini.
Le amministrazioni pubbliche possono stipulare contratti di apprendistato con giovani laureati, impiegando fino al 10% delle capacità assunzionali degli enti pubblici. Tale percentuale sale al 20% per Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane, evidenziando l'importanza attribuita a questo programma per il rinnovamento degli enti locali.
Il percorso di apprendistato ha una durata massima di 36 mesi, con l'inquadramento contrattuale nell'area dei funzionari. Ad esempio, per i ministeri, è prevista una retribuzione tabellare di 1.792 euro lordi mensili per 13 mensilità, garantendo così un compenso dignitoso durante il periodo di prova lavoro prima di una possibile assunzione.
Un aspetto particolarmente rilevante è che, al termine del percorso triennale, i giovani che ottengono una valutazione positiva, supportata da una relazione motivata, possono essere assunti a tempo indeterminato, trasformando così questa esperienza in un'opportunità concreta per costruire una carriera stabile nel settore pubblico.
L'accesso al programma di apprendistato nella pubblica amministrazione prevede un processo di selezione strutturato che comprende:
Secondo il Ministro per la Pubblica Amministrazione, questo strumento contribuirà in modo determinante a potenziare gli uffici pubblici, dotandoli delle competenze necessarie per affrontare le sfide attuali e future, in piena sintonia con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il contratto di apprendistato nella pubblica amministrazione si configura come un ponte tra università e istituzioni pubbliche, facilitando il trasferimento di conoscenze e competenze innovative nel settore statale. Questo approccio mira a fornire le competenze indispensabili per offrire servizi più efficaci, efficienti e rispondenti alle nuove esigenze dei cittadini e delle imprese.
Il Ministro ha sottolineato l'importanza dei giovani nell'accelerare i processi di innovazione e digitalizzazione dell'apparato statale, elementi chiave per una pubblica amministrazione moderna e al passo con i tempi.
L'introduzione del contratto di apprendistato nella pubblica amministrazione risponde a una necessità ormai impellente di ringiovanimento del personale. I dati attuali mostrano una situazione preoccupante: più della metà dei comuni italiani, pari a oltre 8.000, non annovera tra i suoi dipendenti lavoratori di età inferiore ai 35 anni.
Solo l'1% degli addetti agli enti locali rientra nella fascia di età inferiore ai 30 anni, mentre secondo i dati forniti da OpenBDAP, appena il 4,7% dei lavoratori pubblici ha un'età inferiore ai 30 anni. Al contrario, la fascia di età compresa tra i 50 e i 59 anni costituisce quasi il 40% del totale della forza lavoro pubblica.
Questi numeri evidenziano quanto sia necessario un intervento strutturale per favorire l'ingresso di giovani talenti nella pubblica amministrazione, non solo per garantire il ricambio generazionale, ma anche per introdurre nuove competenze e approcci innovativi nella gestione della cosa pubblica.
L'implementazione del contratto di apprendistato nella pubblica amministrazione presenta numerosi benefici sia per i giovani laureati che per gli enti pubblici stessi.
Per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, l'apprendistato nella PA offre:
Il contratto di apprendistato nella pubblica amministrazione presenta alcune peculiarità rispetto all'analoga formula utilizzata nel settore privato.
Mentre nel settore privato l'apprendistato è regolato principalmente dal D.Lgs. 81/2015 e dai contratti collettivi di categoria, nel settore pubblico questo istituto richiede un'apposita regolamentazione che tenga conto delle specificità dell'amministrazione statale.
Nel settore pubblico, infatti, l'accesso avviene attraverso una procedura selettiva strutturata, in linea con i principi costituzionali di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. Inoltre, la possibilità di stabilizzazione al termine del percorso è subordinata a una valutazione formale delle competenze acquisite e dei risultati raggiunti.
Un'altra differenza significativa riguarda gli obiettivi formativi: mentre nel privato l'apprendistato mira principalmente all'acquisizione di competenze professionali specifiche, nel pubblico si pone maggiore enfasi sullo sviluppo di competenze legate all'innovazione, alla digitalizzazione e al miglioramento dei servizi ai cittadini, in linea con gli obiettivi di modernizzazione della PA.