Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro: procedure da avviare, criteri per il riconoscimento dell’infortunio e quando non č possibile rientrare
Subire un incidente durante lo svolgimento delle proprie mansioni lavorative è un'eventualità che può capitare in qualsiasi contesto professionale. Questi episodi sono più frequenti in ambienti come cantieri o stabilimenti industriali, ma nessun settore ne è completamente immune. Quando si verifica un trauma sul posto di lavoro, è fondamentale conoscere la corretta procedura da seguire, sia per tutelare la propria salute che per garantirsi i diritti previsti dalla normativa vigente. Diversi aspetti entrano in gioco dopo un infortunio professionale: dal risarcimento del danno, alla continuità della retribuzione, fino alle agevolazioni come l'esenzione dalle spese sanitarie.
Non tutti gli incidenti che accadono durante l'orario di lavoro vengono automaticamente classificati come infortuni sul lavoro. Per essere riconosciuto come tale, l'evento deve avere specifiche caratteristiche:
La protezione assicurativa INAIL si estende anche agli infortuni occorsi durante il normale percorso di andata e ritorno tra l'abitazione e il luogo di lavoro, i cosiddetti infortuni in itinere. Questa tutela è regolamentata dall'articolo 12 del D.Lgs. n. 38/2000 e copre:
Un aspetto particolarmente delicato riguarda i casi in cui un lavoratore viene colto da malore durante lo svolgimento delle proprie mansioni. In linea generale, un malore improvviso come un infarto può essere considerato infortunio sul lavoro solo se si verifica in particolari condizioni:
Se il malore viene riconosciuto come infortunio sul lavoro, il lavoratore ha diritto alle stesse prestazioni previste per gli altri tipi di infortunio, compresa l'indennità temporanea e l'eventuale indennizzo per danni permanenti.
La prima azione da intraprendere dopo aver subito un trauma sul luogo di lavoro è denunciare l'accaduto all'INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro). Questo ente, oltre a garantire il risarcimento, gestisce anche l'indennità sostitutiva della retribuzione durante il periodo di assenza dal lavoro.
Il percorso corretto prevede di recarsi immediatamente al pronto soccorso per ricevere le cure necessarie e ottenere il certificato medico che attesti la natura dell'infortunio. Tale documentazione deve essere poi consegnata al proprio datore di lavoro, che ha l'obbligo di trasmetterla all'INAIL per via telematica entro due giorni dalla ricezione.
In base alla prognosi indicata nel certificato, l'INAIL può prolungare il periodo di assenza previsto anche dopo la scadenza iniziale, attraverso una valutazione svolta nei propri ambulatori. Nei casi più gravi, quando l'infortunio comporta una prognosi superiore a 30 giorni o ha esito mortale, il datore di lavoro è tenuto a denunciare l'accaduto anche all'autorità locale di pubblica sicurezza del comune in cui si è verificato l'incidente.
Durante l'assenza per infortunio sul lavoro, la retribuzione viene garantita secondo modalità precise:
L'INAIL offre una copertura assicurativa completa che include diverse tipologie di prestazioni:
Nel caso di lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, liberi professionisti), la procedura da seguire in caso di infortunio sul lavoro presenta alcune differenze rispetto a quella dei lavoratori dipendenti. Il lavoratore autonomo deve farsi carico personalmente di tutte le operazioni che per i dipendenti sono di competenza del datore di lavoro, compresa la trasmissione della denuncia dell'incidente e del certificato all'INAIL.
Anche in questo caso, è necessario recarsi al pronto soccorso o dal medico per ottenere il certificato medico e poi procedere con la denuncia all'INAIL entro i termini stabiliti. La tempestività è fondamentale per non perdere il diritto alle indennità previste.
Il risarcimento al lavoratore viene corrisposto dall'INAIL secondo parametri ben definiti. Nel caso in cui l'infortunio sia avvenuto per una fatalità e siano state rispettate tutte le norme di sicurezza, l'indennizzo viene calcolato sulla base di tabelle predisposte dall'Istituto.
Se invece si accerta che non sono state rispettate le norme anti-infortunistiche, scatta la responsabilità penale e il lavoratore può agire in sede civile per ottenere un risarcimento più adeguato al danno subito.
L'INAIL ha aggiornato periodicamente gli importi relativi alla retribuzione per la liquidazione delle rendite ai mutilati e agli invalidi del lavoro. Questa rivalutazione avviene sulla base della variazione effettiva dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertata dall'Istat.
Quando l'INAIL non riconosce un evento come infortunio sul lavoro, questo viene automaticamente trasformato in malattia comune. Ciò comporta un cambiamento significativo nella gestione dell'assenza e nelle prestazioni economiche:
Esistono situazioni in cui l'INAIL può rifiutare di riconoscere un evento come infortunio sul lavoro, negando quindi l'indennizzo previsto. Queste comprendono: