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Come funziona il salta file per esami e visite mediche del Decreto Meloni 2024 e penalità se non ci si presenta all'appuntamento

di Marianna Quatraro pubblicato il
salta file decreto

Quali sono i nuovi meccanismi del salta file per fare gli esami e le visite mediche specialistiche dopo l’approvazione del nuovo Decreto 2024

Cosa prevede il nuovo Decreto del Governo Meloni 2024 per fare gli esami e le visite mediche in modo più rapido? Si punta a ridurre le liste di attesa della sanità e con questo obiettivo il governo ha approvato un decreto e un disegno di legge per permettere ai cittadini di fare esami e visite specialistiche in tempi brevi.

  • Come funziona il piano del Decreto Meloni 2024 contro le lunghe liste d’attesa per esami e visite mediche
  • Cosa succede se non ci si presenta ad un esame o ad una visita specialistica

Come funziona il piano del Decreto Meloni 2024 contro le lunghe liste d’attesa

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha presentato il decreto contro le liste d’attesa, che entrerà in vigore appena pubblicato in Gazzetta ufficiale, presumibilmente sarà operativo in 60 giorni.

Secondo quanto emerso dalle sue dichiarazioni, si potranno prenotare e fare gli esami e le visite specialistiche in modo più rapido e, nel caso di ritardi, la Asl dovrà garantire la stessa prestazione prescritta dal medico presso un privato accreditato con tariffe concordate o in intramoenia (cioè con i medici in libera professione ma nello stesso ospedale), facendo così ‘saltare la fila' ai pazienti altrimenti in ritardo.

In caso, pur facendola privatamente, il cittadino dovrà pagare solo il ticket, a meno che non ne sia esente. 

Se, per esempio, un paziente deve fare una risonanza entro 72 ore e non c’è disponibilità, la prenotazione sarà effettuata dove è possibile e a pagare sarà comunque il Ssn.

Le prestazioni del Servizio Sanitario saranno erogate infatti in base a classi di priorità con tempi ben definiti in base le indicazioni del medico che lo dovrà segnalare nella ricetta.

In particolare: 

  • per le prescrizioni in classe U (Urgente), le visite e gli esami si dovranno effettuare entro 72 ore dalla richiesta di prestazione;
  • per le prescrizioni in classe B (Breve attesa) entro 10 giorni dalla prenotazione; 
  • per le prescrizioni in classe D (Differita) entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici dalla prenotazione; 
  • per le prescrizioni in classe P (Programmabile) entro 120 giorni dalla prenotazione.
Per smaltire le liste d'attesa e rendere gli esami o le visite specialistiche più rapide, inoltre, gli ospedali e le strutture ambulatoriali potranno effettuarle anche il sabato e la domenica, prolungando la fascia oraria, ed è vietato alle aziende sanitarie e ospedaliere sospendere o chiudere le attività di prenotazione. 

Le Regioni assegneranno poi ai direttori generali delle aziende sanitarie alcuni obiettivi annuali sulla riduzione delle liste d'attesa e il mancato raggiungimento può determinare la sospensione dall'elenco nazionale dei direttori per un periodo di 12 mesi.

Infine, anche gli specializzandi saranno chiamati per effettuare esami e visite specialistiche abbattere le liste d'attesa.

Cosa succede se non ci si presenta ad un esame o ad una visita specialistica

Secondo quanto annunciato nel decreto, chi ha un esame o una visita programmata dovrà sempre essere chiamato due giorni prima per confermare la prenotazione e se non si presenta pagherà comunque il ticket previsto.

La misura rientra tra i nuovi doveri ‘sanitari’ a cui devono assolvere i cittadini, per ‘aiutare’ il miglioramento del sistema.

Si può essere esenti dal pagamento del ticket solo se non ci si presenta ad un esame o ad una visita per eventi di forza maggiore o di sopravvenuta impossibilità.


 

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