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Come il Governo userà il miliardo trovato da tasse su rc auto, pacchi e transazioni finanziarie in Manovra Finanziaria?

di Marianna Quatraro pubblicato il
tasse manovra

Il Governo ha reperito un miliardo attraverso nuove tasse su RC auto, pacchi piccoli sia con invii interni che esterni da ue, transazioni finanziarie. L'articolo analizza le misure fiscali adottate e le ipotesi di utilizzo delle risorse, tra welfare e sostenibilità.

Nelle fasi finali dell’iter parlamentare che porterà all’approvazione del bilancio statale, l’attuale governo ha introdotto un maxi-emendamento che ridefinisce punti chiave della Manovra Finanziaria. Questa riscrittura nasce dall’accordo interno alla maggioranza, complice il clima di confronto serrato con le opposizioni. Le nuove misure permettono di individuare risorse aggiuntive quantificabili in circa 1 miliardo di euro, senza modificare la filosofia di fondo della legge di bilancio.

Un elemento di rilievo riguarda la variazione degli strumenti impositivi: si tratta di un insieme eterogeneo di interventi che spaziano dai cambiamenti alla tassazione sulle assicurazioni contro i danni alla persona in ambito automobilistico (RC Auto), all’imposizione su spedizioni di pacchi provenienti da paesi extra-UE, fino a un sensibile incremento della Tobin Tax, l’imposta sulle principali transazioni finanziarie.

L’obiettivo di tali modifiche si pone su due fronti: da un lato, garantire la copertura delle spese programmate per il nuovo anno fiscale; dall’altro, assicurare una maggior equità nella distribuzione del prelievo fiscale, pur tra le critiche di alcune forze politiche. Il percorso della Manovra si è caratterizzato per la rapidità degli ultimi passaggi parlamentari, elemento che ha sollevato perplessità tra alcune forze di opposizione che richiedevano tempi più congrui per l’esame delle modifiche.

Quella che si configura è una manovra in costante aggiornamento, costruita su interventi mirati per assicurare nuove entrate e, al contempo, tentare un delicato equilibrio fra esigenze sociali, competitività e tutela delle categorie più esposte agli effetti delle nuove misure fiscali.

Analisi delle Nuove Tasse e delle Modifiche Fiscali: RC Auto, Pacchi extra-UE e Tobin Tax

La nuova struttura fiscale si articola attorno a tre direttrici principali: polizze assicurative per veicoli, commercio internazionale (extra-UE) e mercato finanziario. Di seguito una panoramica dettagliata delle misure più significative introdotte nel provvedimento e delle loro ripercussioni.

  • RC Auto: Dal 2026, l’aliquota fiscale sulla copertura degli infortuni al conducente aumenta dal 10% al 12,5%. Questo incremento interesserà una parte rilevante dei consumatori e garantirà una raccolta annuale stimata di circa 100 milioni di euro. L’attenzione legislativa è posta in particolare sul segmento delle polizze che tutelano gli assicurati durante la guida, con l’intento di razionalizzare la spesa pubblica senza gravare in modo sproporzionato sui piccoli proprietari di veicoli.
  • Pacchi inferiori di valore di 150 euro: Con l’intento di contrastare sia l’evasione dai dazi che il commercio parallelo, il nuovo tributo colpisce i pacchi spediti sia all'interno dell'Italia che dall'estero con valore dichiarato fino a 150 euro. Ogni spedizione sarà soggetta ad un contributo fisso di 2 euro, con una proiezione di gettito di 112 milioni nel primo anno e fino a 245 milioni a regime dal 2027. Si tratta di una misura pensata anche per tutelare il tessuto commerciale nazionale di fronte alla crescente concorrenza internazionale nel settore ecommerce.
  • Tobin Tax: La tassazione sulle principali operazioni finanziarie (Tobin Tax) subisce un balzo dallo 0,2% allo 0,4% a partire dal 2026. Tale intervento è finalizzato ad assicurare una maggiore contribuzione dal settore finanziario, storicamente caratterizzato da elevati volumi di scambi e da una base imponibile relativamente stabile.
Altre modifiche fiscali riguardano la regolamentazione delle attività di locazione breve, con la conferma del regime di cedolare secca al 21% sulla prima casa messa a reddito e l’innalzamento al 26% a partire dalla seconda unità. Dal secondo immobile affittato, inoltre, scatta la qualifica di attività imprenditoriale, ampliando così la platea di soggetti soggetti a obblighi fiscali più stringenti. Le revisioni alla tassazione sui dividendi, invece, si sono tradotte in una parziale riduzione della stretta fiscale soltanto alle partecipazioni al di sotto del 5% o infravalore a 500 mila euro.

Anche il settore bancario viene coinvolto, con una riduzione progressiva della deducibilità delle perdite pregresse (dal 43% al 35% e dal 54% al 42% rispettivamente nel 2026 e 2027), per garantire entrate aggiuntive stimate in 600 milioni nei prossimi due anni.

Nell’ambito delle politiche di sostegno alla cultura, la revisione di bilancio ha ridimensionato il taglio inizialmente previsto per il Fondo cinema, correggendo la riduzione da 150 a 90 milioni di euro, in linea con l’intento di assicurare comunque risorse al comparto cinematografico nazionale.

Destinazione delle Risorse: Possibili Impieghi del Miliardo, Sostenibilità e Opzioni per il Welfare

La raccolta di circa un miliardo di euro attraverso il riassetto della tassazione offre al governo l’opportunità di allocare risorse aggiuntive in settori strategici per il tessuto sociale ed economico italiano. L’utilizzo di tali fondi, secondo quanto emerge dai documenti ufficiali e dalle discussioni parlamentari, sarà orientato principalmente verso:

  • Copertura delle misure esistenti: Una quota sarà destinata a garantire la stabilità finanziaria delle iniziative già approvate, assicurando continuità nell’erogazione di sussidi, indennità e altri meccanismi di protezione sociale.
  • Rafforzamento del welfare: Tra le opzioni in analisi figura il rifinanziamento di strumenti come l’Opzione Donna, che prevede meccanismi pensionistici agevolati per le lavoratrici, particolarmente discussi negli ultimi anni a causa degli effetti delle riforme sul sistema previdenziale. L’incremento di risorse si renderebbe necessario per sostenere il turnover occupazionale e garantire l’equità tra generi rispetto all’accesso alla pensione.
  • Investimenti per la sostenibilità: Una parte dei fondi sarà con ogni probabilità allocata al settore sanitario e alle politiche per l’istruzione e la formazione, aree chiave per la modernizzazione nazionale e la coesione sociale. Queste voci di spesa, se ben indirizzate, offrono ritorni significativi sia in termini di benessere collettivo, sia per la crescita economica nei territori a maggiore fragilità.
  • Azioni di tutela contro la povertà: L’attuale congiuntura economica suggerisce di potenziare fondi strutturali per il contrasto alla povertà estrema, intervenendo con erogazioni mirate alle famiglie più colpite dall’inflazione e dall’aumento dei prezzi energetici.
  • Sostegni per la cultura: La salvaguardia delle risorse per il cinema e le attività culturali non rappresenta solamente una misura di tipo sociale, ma anche una scelta di investimento sulle filiere creative nazionali, con effetti positivi sull’occupazione e sulle esportazioni culturali.
Per dare un quadro sintetico della possibile distribuzione delle risorse:
Settore Risorse stimate (milioni €)
Opzione Donna 100-150
Sanità e Istruzione 200-250
Tutela contro la povertà 300-350
Sostegno al cinema e cultura 90
Altre coperture 200

L’allocazione definitiva dipenderà dalle priorità politiche e dai tempi di approvazione dei singoli decreti attuativi. La sostenibilità di queste scelte si lega alla capacità di assicurare equilibrio tra nuove entrate e controllo della spesa corrente, condizione essenziale per evitare squilibri di bilancio e garantire una gestione trasparente dei conti pubblici.



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