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Come ritornare al mercato tutelato della luce e elettricità, dove le offerte sono più economiche? La procedura

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Ritorno al mercato tutelato

Secondo quanto spiegato da Arera, il ritorno al regime di maggior tutela è semplice: basta stipulare un nuovo contratto. Ecco la procedura.

È possibile passare dal mercato libero a quello tutelato della luce e elettricità ovvero in senso inverso rispetto alla tendenza seguita dalla maggior parte dei clienti? Come approfondiamo in questo articolo, nel rispetto di alcune condizioni, la risposta è affermativa:

  • Mercato tutelato della luce e elettricità, come tornare
  • Ritorno al mercato tutelato, cosa c'è da sapere

Mercato tutelato della luce e elettricità, come tornare

Secondo quanto spiegato dall'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), l'autorità competente per il settore dell'energia e del gas, il ritorno al regime di maggior tutela è semplice: basta stipulare un nuovo contratto con l'operatore che gestisce questo servizio nella zona di residenza dell'utenza.

Se l'obiettivo è accedere alla tariffa del Servizio a Tutele Graduali, la domanda da porsi è se c'è un componente del nucleo familiare di età inferiore ai 75 anni. In caso negativo, le opzioni sono limitate: se già si è in regime di tutela, si può optare per il mercato libero - considerando che al momento sono poche le offerte più convenienti - oppure restare immobili e, da luglio, passare alla tutela della vulnerabilità senza cambi di tariffa o operatore. Chi si trova sul mercato libero, a seconda delle condizioni contrattuali attuali, potrebbe trovare conveniente tornare alla tutela. È sempre consigliabile confrontare le tariffe sul Portale Offerte di Arera.

Se invece c'è un componente del nucleo familiare di età inferiore ai 75 anni e quindi non vulnerabile, si può valutare di effettuare una voltura intestando il contratto a questa persona e successivamente richiedere il ritorno al Servizio di Maggior Tutela. Bisogna agire con almeno un mese di anticipo rispetto alla scadenza del 30 giugno 2024, per evitare complicazioni e garantire l'inclusione nel Servizio a Tutele Graduali riservato ai non vulnerabili dal primo luglio 2024.

Il ritorno al Servizio a Tutele Graduali potrebbe non essere conveniente per tutti. Sebbene al momento rappresenti l'opzione più economica in termini di bollette, sul mercato libero è possibile stipulare contratti a prezzo fisso che, sebbene comportino un costo al kilowattora più elevato rispetto ai contratti indicizzati, come il Servizio a Tutele Graduali, permettono di avere stabilità tariffaria per uno-due anni, evitando di doversi preoccupare delle fluttuazioni del mercato all'ingrosso. Sul mercato libero sono disponibili offerte personalizzate, ad esempio per l'installazione di pannelli fotovoltaici o il cambio di caldaia.

Ritorno al mercato tutelato, cosa c'è da sapere

Il termine del regime tutelato dell'energia è prossimo, con il passaggio al mercato libero fissato per il primo luglio. Comporta un limitato margine di tempo per eventuali modifiche contrattuali. I clienti domestici nel mercato libero che desiderano tornare al regime di maggior tutela devono richiedere la riattivazione del servizio entro la fine di giugno, tenendo conto dei tempi tecnici necessari per l'effettivo cambio del fornitore, come evidenziato da Arera.

Per i clienti vulnerabili, il passaggio al mercato libero non è obbligatorio e possono continuare a beneficiare del regime di maggior tutela anche dopo il primo luglio.

Chi sceglie il ritorno al regime tutelato possono sempre tornare al mercato libero in qualsiasi momento. Altrimenti dal primo luglio, saranno inseriti nel cosiddetto servizio a tutele graduali per un periodo di tre anni. Il servizio prevede una tariffa variabile mensile stabilita da Arera su base nazionale, mentre la quota fissa è determinata dal fornitore.

Le condizioni contrattuali del servizio a tutele graduali corrispondono a quelle delle offerte Placet a prezzo libero con condizioni equiparate di tutela. Comprendono la periodicità di fatturazione bimestrale e non richiedono alcuna garanzia al cliente se il pagamento avviene tramite domiciliazione bancaria, postale o carta di credito. In caso contrario, viene addebitato un deposito cauzionale nella prima bolletta, calcolato in base alla potenza contrattualmente impegnata. Il pagamento può essere effettuato tramite domiciliazione bancaria, postale o carta di credito, oppure mediante bollettino.

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