Il sistema NoiPa è stato realizzato dal Dipartimento dell’Amministrazione Generale del personale e dei servizi (DAG), del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per la gestione degli stipendi dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, che possono registrarsi e consultare il cedolino mensile.
Ogni dipendente può, dunque, consultare il suo cedolino in formato elettronico accedendo all’area riservata del portale con le proprie credenziali (codice fiscale e password) o tramite la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e resta disponibile per la consultazione per 15 mesi. Vediamo come si compone e quali sono le voci riportare sui cedolini NoiPa.
	- Come è composto il cedolino NoiPa 
 
	- Quali sono gli elementi e le voci retributive specifiche
 
Come è composto il cedolino NoiPa 
Il cedolino NoiPa, che altro non sarebbe che la busta paga dei dipendenti pubblici) è composto da tre pagine, le prime due sono sempre presenti, mentre la terza viene pubblicata solo quando ci sono importanti comunicazioni o informazioni utili da parte dell’Ente di appartenenza al lavoratore.
La prima pagina contiene informazioni riepilogative divise in 4 aree informative.
La prima area è quella di intestazione, che riporta:
	- la rata di riferimento, con indicazione di mese e anno della retribuzione;
 
	- l'ID del cedolino, che è un identificativo NoiPA che riporta una numerazione progressiva convenzionale;
 
	- il titolare del Trattamento Economico, cioè il Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze;
 
	- l'anagrafica del dipendente, dove sono inseriti tutti i dati anagrafici dell’intestatario del cedolino, cioè cognome e nome, codice fiscale, data di nascita, domicilio fiscale e numero di partita (codice di iscrizione che identifica in modo univoco il dipendente nel sistema NoiPA);
 
	- l'amministrazione di appartenenza, nella quale vengono riportati i dati dell’amministrazione di appartenenza: ufficio responsabile, codice fiscale dell’Ente e ufficio di servizio.
	  
La seconda area è quella informativa superiore, che riporta:
	- i dati anagrafici del dipendente;
 
	- i dati dell’ente e ufficio di appartenenza;
 
	- la posizione giuridico economica del dipendente (livello di inquadramento, tipologia di liquidazione, tipologia del contratto di lavoro, qualifica professionale);
 
	- le informazioni sull’importo delle detrazioni familiari;
 
	- gli estremi di pagamento;
 
	- Cassa previdenziale a cui è iscritto il dipendente.
 
Le informazioni inserite in questa sezione attestano la posizione professionale del dipendente e  sono usate per determinare l’importo economico spettante.
										
										
La terza area informativa è quella intermedia, dove sono riportati:
	- i dati di riepilogo dello stipendio;
 
	- le competenze fisse e accessorie;
 
	- le ritenute fiscali, previdenziali e di altro genere;
 
	- gli eventuali conguagli fiscali;
 
	- quinto cedibile, vale a dire l’importo massimo dello stipendio che si può destinare ad un prestito tramite Cessione del Quinto e che rappresenta, quindi, la rata massima che si può pagare per un finanziamento;
 
	- totali lordi e netti.
 
La quarta e ultima area è quella informativa inferiore, dove sono, invece, indicati:
	- gli importi progressivi (l’imponibile e l’Irpef dell’anno corrente (AC);
 
	- l’imponibile; 
 
	- l’Irpef dell’anno precedente (AP); 
 
	- le aliquote Irpef media e massima; 
 
	- i codici bidimensionali per la certificazione del cedolino.
 
La seconda pagina integra le informazioni di intestazione già riportate nell’area di intestazione e informativa superiore della prima pagina (rata di riferimento e ID del cedolino, anagrafica della persona e dell’Ente di appartenenza) con ulteriori dettagli relativi alla retribuzione.
Quali sono gli elementi e le voci retributive specifiche
Entrando più nel dettaglio, nella seconda pagina del cedolino NoiPa troviamo tutte le voci relative ai pagamenti mensili, come:
	- le competenze fisse, che comprendono lo stipendio tabellare, assegni familiari, arretrati a credito, indennità di vacanza contrattuale, detrazioni per il nuovo taglio del cuneo fiscale (che non viene più indicato dalla sigla Esonero Ivs ma dalla nuova Ulteriore detrazione L.207/24), tredicesima mensilità;
 
	- le competenze accessorie, come gli straordinari;
 
	- le ritenute, previdenziali Inpdap, per la quota di Tfr, Trattamento di Fine rapporto, e fiscali, cioè Irpef e addizionali locali (Irpef regionale e comunale);
 
	- i conguagli fiscali e previdenziali. 
 
In questa pagina vengono riportati gli importi totali lordi e netti.
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