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Come stanno andando i saldi estivi 2025 nelle diverse città? Dati e statistiche aggiornati

di Marcello Tansini pubblicato il
saldi estivi, luglio 2025

Al via da circa 2 settimane i saldi estivi in tutta Italia. E dopo circa 15-20 giorni giorni si può iniziare a tirare qualche somma, almeno parziale, sull'andamento di quest'anno analizzando i primi dati e tendenze emerse

I saldi estivi rappresentano un appuntamento atteso ogni anno sia dai commercianti che dai consumatori, anche se qust'anno,come in tutti gli ultimi anni, sembra confermata che la stagione degli sconti estivi è sempre meno sentita per una serie di fattori che andremo successivamente ad analizzare.

Nel 2025,il periodo dei saldi prende il via in un contesto segnato da nuove abitudini di acquisto, dal ruolo crescente dello shopping online e da condizioni climatiche insolite che influenzano la presenza nei negozi fisici.
 

Come stanno andando i saldi città per città: Milano, Napoli, Brescia e altre realtà a confronto

L’andamento delle vendite promozionali estive non mostra un unico trend a livello nazionale, ma differenze sensibili tra le diverse realtà urbane.

Milano si conferma tra le città con maggiore movimento nelle vie del centro, grazie soprattutto alla presenza massiccia di turisti internazionali che generano uno scontrino medio superiore alla media nazionale (circa 130 euro il primo giorno, con picchi oltre i 300 euro per clienti interessati a marchi importanti).

Nei quartieri periferici e semicentrali, invece, si registrano risultati meno brillanti a causa della diminuita presenza dei residenti durante il weekend di inizio luglio.

Spostando lo sguardo a Napoli, il caldo intenso e le strade poco affollate rallentano l’avvio degli acquisti, nonostante le vetrine espongano sconti fino al 50%. I commercianti confidano in una ripresa nelle prossime settimane, mentre le statistiche regionali mostrano una spesa media pro capite compresa tra i 140 e i 196 euro, leggermente inferiore alla media nazionale.

Brescia segnala una forte differenza fra le performance registrate nel centro cittadino e quelle dei centri commerciali della provincia, dove aria condizionata, vasta scelta e attività promozionali aggiuntive (come gift card e concorsi) influiscono positivamente sui flussi. I punti vendita di abbigliamento, calzature e accessori rimangono i più gettonati, con le famiglie e i giovani come target prevalente.

Altre realtà come Modena, Roma e le città turistiche presentano avvii rallentati dalle temperature elevate, ma beneficiano dei numerosi visitatori "mordi e fuggi".

Da sottolineare, in generale, che anche quest'anno cresce ancora la percezione che le promozioni siano meno attese rispetto agli anni passati a causa della proliferazione delle offerte online.

L’impatto delle condizioni climatiche e dei trend di consumo sugli acquisti estivi

Il 2025 ha visto periodi di caldo particolarmente intenso, elemento che ha inciso sia sulla capacità di spesa che sulla modalità di fruizione dello shopping. Le vie dello shopping hanno registrato minore affluenza durante i giorni di temperature elevate, a fronte di una maggiore attrattiva dei centri commerciali climatizzati e del commercio online, che rende più semplici e comode le scelte.
Il trend di consumo, almeno in queste prime 2 settimane,  appare sempre più caratterizzato da:

  • Acquisti pianificati e mirati, con attenzione al budget e alla reale necessità dei prodotti
  • Preferenza per articoli funzionali come abbigliamento da mare, scarpe e accessori freschi
  • Maggiore confronto tra offerte online e tradizionali
  • Sensibilità verso promozioni stagionali piuttosto che estemporanee
  • Ricorso ad anticipi di promozioni, sia per scelta propria che dovuto alle politiche degli esercenti
I dati raccolti mostrano come la scelta di acquistare articoli a saldo sia sempre più influenzata dalla praticità e dall’occasionalità create dal clima: nelle giornate più calde le visite calano e aumentano le operazioni sui siti e-commerce, mentre nelle ore più fresche si nota una ripresa delle presenze nei negozi fisici, soprattutto nelle zone ad elevata densità turistica e nei poli dotati di aria condizionata.

Il ruolo del turismo e il confronto tra negozi fisici, centri commerciali e online

Il flusso turistico internazionale e nazionale incide ampiamente sull’andamento stagionale delle promozioni.

A Milano, le vie centrali vedono la presenza di clientela straniera attestarsi anche al 25-30%, con picchi nelle giornate di maggiore afflusso.

In realtà come Brescia, la clientela dei centri commerciali è composta sia da residenti che da turisti in visita nei principali poli d’attrazione.

Nei centri storici delle città d’arte, invece, la componente turistica è spesso l’elemento che permette ai commercianti di bilanciare la minore affluenza dei residenti.

I negozi fisici continuano a rappresentare per molti consumatori la soluzione preferita per la verifica diretta di materiali, taglie e sconti reali, sebbene l’e-commerce ormai sia una realtà più che cosolidata anche durante la stagione dei saldi, e raccolga una quota crescente di vendite grazie a promozioni sia mirate che costanti, grande assortimento e maggiore anonimato nelle scelte.

In estrema sintesi riguardo l'andamento del saldi di questo Luglio 2025 in base ai diversi punti vendita, si delinea il seguente quadro:
 

Modalità Punti di forza Punti critici
Negozi fisici Esperienza sensoriale, prova, confronto diretto, tutelato per difetti Affluenza ridotta da caldo, concorrenza online, limitazioni di offerta
Centri commerciali Climatizzazione, ampio assortimento, eventi speciali Risente solo marginalmente dei cambi di temperatura, necessita di spostamento
Commercio online Acquisti 24/7, confronto immediato, restituzioni facili Assenza prova diretta, concorrenza spesso "sleale" (vedi fiscalità ridotta per alcuni grandi player)

Statistiche e dati sulle spese pro capite e sui settori merceologici più richiesti

Nel 2025, secondo le stime dell’Ufficio Studi, la spesa media per famiglia durante i saldi è di circa 203 euro, pari a 92 euro per persona, con un valore di 3,3 miliardi di euro.

Le spese variano sensibilmente tra territori e tipologia di consumatori: in Lombardia e Milano, lo scontrino medio del primo giorno raggiunge i 130 euro, mentre in Campania e Basilicata oscillano tra 100 e 200 euro, leggermente sotto le medie nazionali.

I settori trainanti rimangono:

  • Abbigliamento e accessori: sconti medi attorno al 19-20%, con riduzioni più marcate per indumenti estivi e calzature
  • Calzature: flessione dei prezzi medi del 17-18%
  • Cosmetici, articoli sportivi, costumi da bagno, materiali informatici e prodotti per la casa, sempre più inclusi nelle scelte dei consumatori
Per quanto riguarda la media degli sconti sui prodotti più richiesti, risulta essere:
Categoria Sconto medio Predilizione consumatore
Indumenti 20,8% Alta
Calzature 17,6% Media
Accessori 8,3% Bassa

Si nota inoltre una tendenza a rimandare gli acquisti più onerosi alle fasi finali dei saldi nella speranza di ulteriori ribassi.

Regole, tutele e attenzioni per consumatori e commercianti durante i saldi estivi

Il quadro normativo di riferimento per le vendite di fine stagione si è evoluto negli ultimi anni costantemente, aumentando il livello di trasparenza e di tutela.

In questa ottica, è sempre ricordare le seguenti regole principali:

  • Divieto di vendite promozionali nei 15/30/40 giorni antecedenti i saldi in molte regioni
  • Obbligo di mantenere separati i prodotti in saldo da quelli a prezzo pieno
  • Obbligo di indicare prezzi e percentuali di sconto in modo chiaro e visibile
  • Possibilità di cambiare la merce difettosa o non conforme; facoltà di cambio a discrezione dell’esercente per acquisti in presenza
  • Restituzione garantita entro 14 giorni per gli acquisti online, indipendentemente dal motivo
  • Accettazione obbligatoria di tutte le forme di pagamento elettronico (D.Lgs. 170/2021)
  • Sanzioni da 516 a 3.098 euro per gravi violazioni (mancata esposizione prezzi, saldi fuori periodo, scarsa visibilità delle informazioni obbligatorie).
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