Alimentate dall'obiettivo di accelerare i tempi di accesso all'università e al lavoro, queste scuole quadriennali si rivolgono agli studenti che desiderano un percorso di studi più breve ma non meno completo rispetto alla tradizionale scansione quinquennale. Tuttavia, nonostante la spinta innovativa e i progetti-pilota avviati in numerose regioni, il dibattito pubblico si è fatto via via più acceso. Un punto di riferimento nel valutare la qualità e l'efficacia delle scuole secondarie di secondo grado è rappresentato da Eduscopio, il portale della Fondazione Agnelli.
Il suo report annuale rappresenta uno degli strumenti più autorevoli a disposizione di famiglie e studenti in fase di scelta. L'analisi 2025 di Eduscopio conferma come la questione delle scuole quadriennali non sia priva di criticità. Alcuni aspetti positivi emergono, ma a dominare la scena sono i dubbi relativi alla preparazione universitaria e alle effettive opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Prima di affrontare i dati, è essenziale chiarire come Eduscopio raccolga e valuti le informazioni sugli istituti superiori italiani e quale significato attribuire ai suoi giudizi.
Cos'è Eduscopio e come valuta la qualità degli istituti superiori
Eduscopio nasce come progetto della Fondazione Agnelli, con l'intento di offrire uno strumento comparativo e trasparente per l'orientamento scolastico dopo la terza media. Il portale si distingue per affidabilità e livello di dettaglio: analizza una vasta gamma d'istituti, sia licei che tecnici e professionali, in base a indicatori oggettivi. I criteri principali su cui si basa sono:
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Performance universitaria degli ex-diplomati - Voti agli esami del primo anno di università e crediti acquisiti, mediati in un indice FGA che permette il confronto tra diversi istituti.
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Occupazione post-diploma - Percentuale di diplomati che trovano lavoro stabile o coerente con il proprio percorso entro due anni dal termine degli studi, soprattutto per tecnici e professionali.
Eduscopio utilizza solo
dati verificabili, provenienti dal Ministero dell'Istruzione e sistemi universitari, e periodicamente aggiorna le sue graduatorie. Il portale segnala le scuole che offrono una preparazione solida sia a chi intende proseguire gli studi sia a chi punta a entrare subito nel mercato del lavoro. La piattaforma viene quindi riconosciuta come
autorevole punto di riferimento nelle scelte di studenti e famiglie. La presenza negli elenchi o i punteggi ottenuti contribuiscono, di fatto, all'immagine pubblica degli istituti superiori.
Il giudizio negativo di Eduscopio sulle scuole superiori quadriennali
Nell'attuale scenario, il giudizio negativo espresso da Eduscopio sulle scuole superiori di 4 anni ha generato un acceso dibattito. L'analisi disponibile evidenzia come le scuole quadriennali, nonostante le intenzioni di accelerazione didattica e di allineamento ai trend europei, fatichino a competere con i percorsi tradizionali sia in termini di rendimento universitario sia di solidità dell'inserimento lavorativo. Secondo le osservazioni della Fondazione Agnelli, le scuole quadriennali:
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Ottengono indici FGA mediamente inferiori rispetto alle controparti quinquennali, soprattutto per quanto riguarda la preparazione agli studi universitari.
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Soffrono di una maggior dispersione degli studenti dopo il diploma, con percentuali più elevate di abbandono agli esami o di passaggio a corsi di laurea non coerenti.
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Presentano tassi d'occupazione simili, ma con una minore coerenza tra percorso scolastico e lavoro trovato.
Un aspetto rilevante è che molte di queste scuole non sono ancora inserite a pieno titolo nelle graduatorie a causa dei
numeri ridotti di diplomati, trattandosi in diversi casi di percorsi sperimentali. Quando presenti, i loro risultati faticano a eguagliare quelli dei migliori licei o istituti tecnici quinquennali della stessa area geografica.
Inoltre, secondo Eduscopio, la riduzione di un anno scolastico rischia di comprimere i tempi di apprendimento, generando lacune soprattutto nelle materie di indirizzo. Questo si riflette nella preparazione agli esami universitari, spesso ritenuta meno solida rispetto agli studenti che hanno frequentato il classico quinquennio. Le difficoltà colpiscono soprattutto nei primi semestri all'università, dove la solidità del metodo di studio e la profondità delle conoscenze risultano determinanti.
Gli indicatori di rendimento: preparazione universitaria e inserimento lavorativo
I due pilastri dell'analisi di Eduscopio sono l'indice FGA e l'occupazione post-diploma. L'indice FGA rileva la qualità della preparazione scolastica attraverso voti e crediti universitari ottenuti da ex-studenti nei primi anni dopo il diploma. Dall'ultima analisi, emerge che le scuole quadriennali ottengono mediamente:
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Punteggi più bassi nei voti universitari, specie nelle materie caratterizzanti l'indirizzo scelto.
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Carenze nei crediti universitari conseguiti: in particolare, chi esce dopo quattro anni mostra maggiori difficoltà a sostenere esami nei tempi previsti.
Per quanto riguarda l'inserimento lavorativo, nei settori più tecnici o legati al mondo produttivo:
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I diplomati quadriennali trovano lavoro con tempistiche simili ai coetanei quinquennali, ma spesso la percentuale di occupazione coerente con gli studi è inferiore.
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Ladove vengono attivati percorsi duali (scuola-lavoro), la riduzione di un anno lascia meno spazio ad attività di orientamento e apprendimento pratico.
Motivazioni dietro le criticità segnalate da Eduscopio
Diversi sono i motivi che stanno alla base delle criticità individuate da Eduscopio nei percorsi quadriennali. La
compressione dei tempi incide sul modo in cui i programmi vengono affrontati: spesso si è costretti a privilegiare la quantità alla qualità, lasciando meno margine per approfondimenti e attività di laboratorio. L'assenza di un quinto anno significa anche minor tempo per:
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Consolidare competenze trasversali, come metodo di studio e capacità autonome di problem solving.
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Orientarsi in maniera ponderata tra università, lavoro e formazione post-diploma.
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Maturare dal punto di vista personale e relazionale, aspetto spesso sottovalutato ma rilevante tra 17 e 19 anni.
Una parte delle difficoltà deriva anche dal
limitato numero delle scuole quadriennali, spesso in fase sperimentale, che fatica a sostenere una comunità solida di insegnanti e studenti. Mancano modelli consolidati di tutoraggio tra pari, attività extracurricolari e reti di ex-alunni paragonabili a quelli delle storiche scuole quinquennali. Non da ultimo, la
visibilità nei principali ranking risulta ancora limitata. Questo contribuisce ad accrescere l'incertezza, soprattutto tra i datori di lavoro e le università, che nei primi anni tendono a preferire candidati tradizionali. La difficoltà di riconoscimento dei titoli all'estero, diffusa per i percorsi non standard, rappresenta un ulteriore ostacolo.
Conviene iscriversi alle scuole superiori di 4 anni? Vantaggi e svantaggi
La scelta tra un percorso tradizionale e uno quadriennale coinvolge numerosi elementi. Tra i vantaggi delle scuole di 4 anni, vi sono:
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Possibilità di accedere prima all'università o al lavoro rispetto ai coetanei.
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Struttura didattica spesso sperimentale, più orientata alle competenze pratiche e trasversali.
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Didattica resa più intensa, con docenti selezionati e orari estesi.
Dall'altra parte, gli
svantaggi evidenziati da Eduscopio pesano fortemente:
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Percorso più breve, che rischia di tradursi in minore solidità nella preparazione.
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Maggiore stress dovuto a ritmi serrati e scadenze ravvicinate.
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Riconoscimento meno immediato agli occhi di università e aziende, almeno nei primi anni di diffusione dei modelli quadriennali.
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Possibili carenze nell'acquisizione delle soft skill e nella preparazione multidisciplinare.
La scelta dipende molto dalle esigenze individuali, dal livello di autonomia dello studente e dagli obiettivi post-diploma. Per chi ha le idee molto chiare e una particolare motivazione a velocizzare il proprio percorso scolastico, può trattarsi di un'opportunità interessante; per molti altri, meglio valutare con attenzione i rischi nella transizione all'università o al lavoro.
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