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Comprare o vendere casa, il 2024 sarà un buon anno secondo ultima analisi Altroconsumo

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Ultima analisi di Altroconsumo

Nel 2024 si prevede un aumento dei mutui grazie alla riduzione dei tassi di interesse. Una diminuzione dei tassi di interesse rende il mutuo accessibile a un numero maggiore di persone.

Il 2024 si configura come un anno di ripresa per il panorama immobiliare italiano. Non il migliore, ma sicuramente uno strategico. In questo contesto, Altroconsumo, tramite la piattaforma Passpartù, introdotta nel giugno 2023 nelle città di Milano, Bergamo e Brescia e poi estesa a Torino e Roma a partire da febbraio, mira a fornire un supporto a coloro che si apprestano a vendere o acquistare una proprietà immobiliare, navigando così attraverso le intricanti fasi di questo processo, spesso caratterizzato da incertezze e complessità.

  • Perché il 2024 è un buon anno per comprare casa
  • Cosa emerge dall'ultima analisi di Altroconsumo

Perché il 2024 è un buon anno per comprare casa

Il 2024 si prospetta come un anno cruciale per il settore immobiliare italiano e per chi vuole investire nella casa. In questo contesto, Altroconsumo, tramite la sua piattaforma Passpartù, lanciata nel giugno 2023 inizialmente nelle città di Milano, Bergamo e Brescia e successivamente estesa a Torino e Roma a partire da febbraio, si pone l'obiettivo di fornire un supporto indispensabile a coloro che intendono affrontare il complesso e incerto processo di vendita o acquisto di immobili.

In seguito ai costanti aumenti dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea e alla graduale riduzione dell'inflazione, si prevede per il 2024 un aumento delle richieste di mutui. Questo perché una diminuzione dei tassi di interesse rende i mutui accessibili a un pubblico più ampio. Di conseguenza, un aumento dell'accesso ai mutui costituisce un fattore trainante positivo per il mercato immobiliare, considerando che oltre il 63% delle abitazioni viene attualmente acquistato tramite mutuo e, se le persone incontrano difficoltà nell'ottenere finanziamenti, potrebbero rinunciare all'acquisto di una casa.

Dall'inizio dell'anno sia l'Euribor che l'Irs, i parametri di riferimento per i mutui a tasso variabile e a tasso fisso, sono in calo, determinando una riduzione dei tassi dei mutui.

Secondo le ultime statistiche della Banca d'Italia, nel 2023, il 63,4% degli acquisti immobiliari è stato finanziato tramite un mutuo. Negli ultimi dieci anni si è registrato un aumento della durata media dei mutui e dell'importo richiesto. Oggi la durata media di un mutuo è di 24 anni, con un importo medio di 144.000 euro. Nel 2012, la durata media era di 21 anni e l'importo medio di 121.000 euro.

Ed è aumentata la quota di mutui green, destinati all'acquisto di abitazioni con almeno classe energetica B, che ora rappresentano solo il 10% dei mutui richiesti per l'acquisto di una casa. In generale, nel 2024 si prevede un aumento dei mutui grazie alla riduzione dei tassi di interesse. Una diminuzione dei tassi di interesse rende il mutuo accessibile a un numero maggiore di persone. C'è una regola secondo la quale le banche non erogano mutui con una rata mensile che superi il 33% del reddito disponibile del richiedente.

Cosa emerge dall'ultima analisi di Altroconsumo

La diminuzione dei tassi di interesse, emerge dall'analisi di Altroconsumo, apre la possibilità di richiedere mutui di capitale più consistenti. In precedenza con tassi al 4,5% e un reddito mensile di 2.100 euro, era possibile ottenere al massimo 124.000 euro per un mutuo della durata di 25 anni. Oggi grazie ai tassi correnti (fissi al 2,70%), è possibile ottenere fino a 150.000 euro con la stessa durata del mutuo. Inoltre, è probabile che nei prossimi mesi si verifichino ulteriori riduzioni dei tassi.

Nonostante l'agevolazione nell'ottenimento di mutui, il processo di compravendita di un immobile rimane complesso e articolato.

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