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Contratto CCNL Rai 2023-2026 finalmente rinnovato ora a luglio. Le novità su stipendi, arretrati, orari e una tantum nel 2024

di Chiara Compagnucci pubblicato il
CCNL Rai 2023-2026

L'aumento salariale introdotto dal nuovo CCNL Rai è tra i più elevati degli ultimi 20 anni per adeguare i salari ai costi della vita.

È stato raggiunto un accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro per quadri, impiegati e operai delle società del Gruppo Rai. L'intesa, firmata per il quadriennio 2023-2026, coinvolge circa 9.600 dipendenti non giornalistici.

L'accordo è stato sottoscritto dalla Rai e dalle principali organizzazioni sindacali, tra cui Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Snater e Libersind. Questo rinnovo contrattuale è un passo in avanti per i lavoratori del gruppo per via delle nuove condizioni lavorative e benefici per i prossimi quattro anni.

Il contratto collettivo stabilisce le linee guida per i diritti e i doveri dei dipendenti, garantendo una maggiore tutela e miglioramenti nelle condizioni di lavoro. Con questo accordo, il Gruppo Rai e le organizzazioni sindacali mirano a rafforzare la collaborazione e a garantire un ambiente lavorativo più equo e soddisfacente per tutti i dipendenti coinvolti. Ecco i dettagli:

  • CCNL Rai 2023-2026, cosa cambia e quali novità
  • Le posizioni delle parti sul nuovo contratto Rai

CCNL Rai 2023-2026, cosa cambia e quali novità

Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Rai per il periodo 2023-2026 introduce diverse novità economiche per i dipendenti. Gli aumenti sono differenziati in base all'anno di assunzione, con una particolare attenzione agli assunti dopo il 1995 e a quelli prima del 1995.

Per i lavoratori assunti dopo il 1995, gli aumenti sono parametrati al Livello 3. È previsto un incremento totale di 130 euro, suddiviso in tre tranche:

  • 50 euro a novembre 2024
  • 40 euro a luglio 2025
  • 40 euro a luglio 2026
A settembre 2024, tutti i dipendenti riceveranno un pagamento una tantum di 700 euro.

Per i dipendenti assunti prima del 1995, gli aumenti sono anch'essi parametrati al Livello 3, con un incremento totale di 100 euro:

  • 40 euro a novembre 2024
  • 30 euro a luglio 2025
  • 30 euro a luglio 2026
Anche in questo caso, è previsto un pagamento una tantum di 450 euro a settembre 2024.

Per gli assunti dopo il 1995, il nuovo minimo contrattuale, con l'aumento di 130 euro, sarà di circa 203 euro per 14 mensilità. Per quelli assunti prima del 1995, l'aumento di 100 euro porta il minimo contrattuale a circa 170 euro per 14 mensilità, con una rivalutazione degli scatti di anzianità che migliora la busta paga.

Il contratto prevede l'istituzione di tavoli tecnici a settembre e novembre 2024 su diverse tematiche:

  • conciliazione vita e lavoro e riduzione dell'orario di lavoro
  • sedi regionali e accordi pregressi
  • apprendistato
  • livelli 9, 8 e 7
  • chiusura delle vertenze in corso
Rai si impegna a confermare il contributo al Fasi, l'ente che si occupa dell'assistenza sanitaria per i lavoratori, per tutto il triennio.

Le posizioni delle parti sul nuovo contratto Rai

In una nota ufficiale, il Gruppo Rai ha sottolineato l'urgenza di rispondere alle aspettative dei lavoratori e delle lavoratrici, soprattutto in considerazione dell'inflazione registrata nel periodo di riferimento. L'accordo prevede un incremento significativo dei minimi salariali, dimostrando una forte attenzione agli aspetti economici.

La presidente Marinella Soldi, l'amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi hanno definito l'intesa con i sindacati come "un risultato importantissimo". Hanno spiegato che questo accordo rappresenta un punto di partenza imprescindibile per l'azienda, che mira a diventare una vera digital media company.

Secondo i dirigenti Rai, l'accordo è anche un giusto riconoscimento per i dipendenti che, con il loro lavoro quotidiano, contribuiscono a rendere il servizio pubblico la più grande azienda culturale del Paese.

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