L'aumento salariale introdotto dal nuovo CCNL Rai è tra i più elevati degli ultimi 20 anni per adeguare i salari ai costi della vita.
È stato raggiunto un accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro per quadri, impiegati e operai delle società del Gruppo Rai. L'intesa, firmata per il quadriennio 2023-2026, coinvolge circa 9.600 dipendenti non giornalistici.
L'accordo è stato sottoscritto dalla Rai e dalle principali organizzazioni sindacali, tra cui Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Snater e Libersind. Questo rinnovo contrattuale è un passo in avanti per i lavoratori del gruppo per via delle nuove condizioni lavorative e benefici per i prossimi quattro anni.
Il contratto collettivo stabilisce le linee guida per i diritti e i doveri dei dipendenti, garantendo una maggiore tutela e miglioramenti nelle condizioni di lavoro. Con questo accordo, il Gruppo Rai e le organizzazioni sindacali mirano a rafforzare la collaborazione e a garantire un ambiente lavorativo più equo e soddisfacente per tutti i dipendenti coinvolti. Ecco i dettagli:
Per i lavoratori assunti dopo il 1995, gli aumenti sono parametrati al Livello 3. È previsto un incremento totale di 130 euro, suddiviso in tre tranche:
Per i dipendenti assunti prima del 1995, gli aumenti sono anch'essi parametrati al Livello 3, con un incremento totale di 100 euro:
Per gli assunti dopo il 1995, il nuovo minimo contrattuale, con l'aumento di 130 euro, sarà di circa 203 euro per 14 mensilità. Per quelli assunti prima del 1995, l'aumento di 100 euro porta il minimo contrattuale a circa 170 euro per 14 mensilità, con una rivalutazione degli scatti di anzianità che migliora la busta paga.
Il contratto prevede l'istituzione di tavoli tecnici a settembre e novembre 2024 su diverse tematiche:
In una nota ufficiale, il Gruppo Rai ha sottolineato l'urgenza di rispondere alle aspettative dei lavoratori e delle lavoratrici, soprattutto in considerazione dell'inflazione registrata nel periodo di riferimento. L'accordo prevede un incremento significativo dei minimi salariali, dimostrando una forte attenzione agli aspetti economici.
La presidente Marinella Soldi, l'amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi hanno definito l'intesa con i sindacati come "un risultato importantissimo". Hanno spiegato che questo accordo rappresenta un punto di partenza imprescindibile per l'azienda, che mira a diventare una vera digital media company.
Secondo i dirigenti Rai, l'accordo è anche un giusto riconoscimento per i dipendenti che, con il loro lavoro quotidiano, contribuiscono a rendere il servizio pubblico la più grande azienda culturale del Paese.