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Conviene comprare o vendere azioni prima o dopo lo stacco del dividendo? I vantaggi e svantaggi spiegati con esempi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Stacco del dividend

La data di stacco del dividendo segna un momento chiave per chi investe in azioni: cosa cambia nel valore, quali strategie adottare prima o dopo, vantaggi, rischi, implicazioni fiscali e scenari pratici a confronto per una scelta consapevole.

L'investimento azionario offre molteplici opportunità, tra cui la possibilità di ottenere rendimenti tramite la ricezione dei dividendi. Il momento in cui una società distribuisce tali proventi, noto come stacco del dividendo, è un evento di rilievo per gli azionisti.

La scelta se vendere o mantenere le proprie partecipazioni attorno a questa data implica conseguenze rilevanti sia sotto il profilo finanziario sia fiscale. Comprendere il funzionamento dello stacco e le sue ripercussioni è essenziale per chi desidera ottimizzare la propria strategia di gestione titoli.

Effetti della data di stacco del dividendo sul prezzo delle azioni: cosa succede e come cambia il valore

I dividendi rappresentano la quota di utili che una società decide di distribuire agli azionisti proporzionalmente alle azioni possedute. La naturale propensione alla distribuzione caratterizza le aziende mature e liquide. Il processo formale prevede la delibera del consiglio di amministrazione e l'approvazione dell'assemblea degli azionisti, che comunicano l'importo del dividendo e le date rilevanti:

  • Data di stacco (ex-dividend date): giorno in cui il titolo comincia a essere negoziato senza diritto al dividendo.
  • Data di registrazione (record date): termine entro il quale si verifica chi sono gli azionisti aventi diritto.
  • Data di pagamento: momento effettivo dell'accredito in conto.
L'acquisto delle azioni deve avvenire entro il giorno borsistico che precede l'ex-date per poterne beneficiare, poiché la regolamentazione delle negoziazioni (T+2) influisce sull'attribuzione.

Lo stacco del dividendo produce tipicamente una diminuzione del prezzo del titolo, proporzionale all'importo lordo del dividendo. Questo meccanismo è la conseguenza naturale della riduzione di capitale in seguito all'assegnazione degli utili agli azionisti. In pratica, il valore di borsa si allinea alla perdita di disponibilità patrimoniale subita dall'azienda.

Tuttavia, altri fattori di mercato quali andamento economico generale, aspettative future e condizioni specifiche della società possono interferire con la dinamica dei prezzi, rendendo la variazione effettiva anche superiore o inferiore al semplice valore del dividendo.

Esempio

Prima dello stacco

Dopo lo stacco

Prezzo azione

€ 10,00

€ 9,50

Dividendo lordo

€ 0,50

Nel giorno di ex-dividend, il prezzo tende quindi a rettificarsi, riflettendo l'uscita di capitale dalla società.

Comprare o vendere azioni attorno alla data del dividendo: strategie, vantaggi e svantaggi

La valutazione se liquidare o mantenere le azioni deve tenere conto di molteplici elementi: obiettivi individuali, profilo di rischio, valenza fiscale e potenzialità di mercato. Esistono strategie basate sia sulla vendita prima dello stacco, sia sulla vendita dopo aver incassato il dividendo. Ogni opzione presenta peculiarità che incidono su rendimento e tassazione effettiva.

Vantaggi e criticità della vendita prima dello stacco del dividendo

  • Mancata riduzione del prezzo del titolo: vendendo in anticipo si evita la fisiologica discesa del giorno ex-dividend.
  • Gestione delle minusvalenze: la plusvalenza derivante dalla vendita può essere compensata con minusvalenze pregresse, elemento che la disciplina fiscale non permette invece con i dividendi.
  • Si rinuncia a ricevere il dividendo, perdendo la componente di rendimento periodico.
  • La vendita genera commissioni di intermediazione e consolidamento dell'imposta sulle plusvalenze, che potrebbe impattare su capitali investiti e interesse composto.

Vantaggi e criticità della vendita dopo lo stacco del dividendo

  • Consente di percepire materialmente il dividendo, monetizzando la quota dell'utile aziendale spettante.
  • Il prezzo dell'azione inferiore può favorire un nuovo acquisto (strategia di reinvestimento), ma il beneficio è attenuato dall'impatto fiscale.
  • Tassazione indipendente da minusvalenze: la ritenuta sui dividendi è applicata a prescindere dalla posizione fiscale personale.
  • Su dividendi di titoli esteri, è possibile essere soggetti a doppia imposizione, riducendo il rendimento netto percepito.

Tassazione italiana sui dividendi e sulle plusvalenze: implicazioni pratiche e casi particolari

Nel contesto nazionale, tanto i dividendi quanto le plusvalenze da cessione di titoli sono sottoposti a ritenuta fiscale pari al 26%. La differenza è che:
  • I dividendi sono "redditi di capitale" e la trattenuta è operata alla fonte. Non può essere compensata da eventuali minusvalenze pregresse.
  • Le plusvalenze (capital gain) sono "redditi diversi", compensabili con minusvalenze maturate nei quattro anni precedenti.
Sulle azioni estere, il dividendo subisce prima la tassazione all'origine, poi l'ulteriore prelievo italiano. In questi casi, la vendita prima dello stacco può risultare più efficiente per evitare la doppia imposizione.

Analisi di esempi concreti: scenari a confronto tra vendita prima e dopo il dividendo

Scenario

Vendita prima del dividendo

Vendita dopo il dividendo

Prezzo di vendita

Prezzo pieno (prima decurtazione del dividendo)

Prezzo ridotto (rettificato del valore del dividendo)

Dividendo incassato

0

Dividendo lordo - 26% imposta

Tassabilità

Plusvalenza compensabile con minusvalenze

Ritenuta fissa, non compensabile

Effetti pratici

Possibilità di ridurre carico fiscale in presenza di minusvalenze

Più semplice in presenza di portafoglio senza minus

Esistono inoltre casi in cui il riacquisto del titolo dopo lo stacco (dividend washing) può risultare interessante, specie se il prezzo post-dividendo è inferiore alle attese. Tuttavia, costi di transazione e possibili scostamenti di prezzo reale rispetto a quello teorico possono alterare la convenienza.

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