Le azioni sono uno degli strumenti più seguiti dagli investitori, ma i recenti ribassi hanno acceso il dibattito sulla loro convenienza nel breve termine.
È arrivato il momento di rivedere la propria strategia, diversificare il portafoglio o semplicemente mantenere la calma aspettando una ripresa? Se da un lato il calo dei titoli di Stato e delle obbligazioni ha penalizzato molti risparmiatori con numerose e consistenti perdite, dall'altro alcuni settori azionari hanno mostrato segnali di resilienza. Il contesto di oggi tra inflazione in risalita e aumento delle spese militari, rende necessaria una riflessione sulle diverse opportunità disponibili, analizzando i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna asset class sulla base delle diverse opinioni degli esperti:
L'importanza della diversificazione è strategica in un momento come questo. Evitare un'esposizione eccessiva a un singolo settore o a un'area geografica permette di mitigare il rischio. Strumenti come gli Etf azionari consentono quindi di accedere a un paniere di titoli diversificato con costi contenuti, facilitando l'accesso a mercati emergenti o settori in forte crescita.
I titoli di Stato, in particolare i Btp, sono da sempre un punto di riferimento per gli investitori italiani. Negli ultimi anni, però, il loro rendimento è stato influenzato dalle politiche delle banche centrali. Se da un lato la recente discesa dell'inflazione ha portato a una maggiore stabilità, dall'altro il rischio di nuovi rialzi dei tassi potrebbe penalizzare chi ha acquistato obbligazioni a lungo termine.
Il Btp Valore e il Btp Green, destinati ai piccoli risparmiatori, offrono una soluzione interessante con cedole crescenti, ma l'orizzonte temporale resta un fattore chiave: chi ha bisogno di liquidità a breve potrebbe trovarsi in difficoltà se i prezzi di mercato dovessero subire ulteriori ribassi.
Le obbligazioni corporate, emesse da aziende private, sono un'alternativa per chi cerca rendimenti più elevati rispetto ai titoli governativi. Ma il rischio di credito è un elemento da considerare con attenzione: puntare su emittenti con rating elevato riduce la possibilità di default, ma abbassa il rendimento potenziale.
Per chi è già esposto su questi strumenti, la strategia migliore dipende dalla situazione personale. Chi ha acquistato obbligazioni a tassi più alti in passato può valutare la vendita per incassare guadagni e reinvestire in strumenti più vantaggiosi. Al contrario, chi ha in portafoglio titoli acquistati a prezzi elevati potrebbe optare per un mantenimento a lungo termine, evitando perdite realizzate e sfruttando eventuali rimbalzi del mercato.
I fondi comuni di investimento e gli Etf obbligazionari e azionari rappresentano un'opzione valida per chi preferisce delegare la gestione del capitale a professionisti, riducendo il rischio rispetto all'acquisto diretto di singoli titoli. I fondi multi-asset, che bilanciano tra azioni e obbligazioni, stanno diventando sempre più popolari tra gli investitori che cercano una protezione dai ribassi senza rinunciare a un potenziale di crescita.
Il vantaggio dei fondi è la possibilità di accedere a mercati difficili da raggiungere per un piccolo investitore, come quelli emergenti o i corporate bond a rendimento elevato. Bisogna però tenere sotto controllo i costi di gestione, che possono erodere parte dei guadagni nel lungo periodo.
Un'altra strategia interessante è il Pac, che consente di investire piccole somme con regolarità,. Questa tecnica permette di mediare il prezzo d'acquisto nel tempo.