La fascia degli individui ad alto patrimonio netto, noti come super ricchi, è cresciuta sia per quantità che per qualità degli asset detenuti. Il European Lifestyle Report di Knight Frank sottolinea come questi soggetti non si limitino al mero accumulo di beni, ma influenzino attivamente le dinamiche economiche, i trend degli investimenti e il mercato del lusso a livello internazionale. L'avanzare della digitalizzazione e l'emergere di nuove aree economiche hanno, inoltre, ampliato le possibilità di crescita patrimoniale, spostando l'attenzione su nuovi mercati e differenti modelli di consumo.
La distribuzione della ricchezza: dove crescono e dove diminuiscono i super ricchi nel mondo
La distribuzione della ricchezza globale non è uniforme e varia considerevolmente da un continente all'altro, secondo le rilevazioni del World Wealth Report 2025 e del Knight Frank Wealth Report. Gli Stati Uniti guidano l'incremento, con un aumento significativo del numero di individui "super agiati". Nel 2024, tale crescita si è attestata a oltre il 7%, sostenuta dalla stabilità dei mercati finanziari e da condizioni monetarie favorevoli. Anche l'Asia-Pacifico mostra un'espansione interessante, soprattutto in India e Giappone, dove la crescita di nuovi milionari supera il 5%.
Al contrario, la situazione è differente per altri mercati:
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In Europa, si registra una lieve contrazione degli individui ad alto patrimonio, riconducibile alla stagnazione economica e alla perdita di attrattività di alcune economie storiche come Germania, Francia e Regno Unito. Questi Paesi hanno evidenziato una diminuzione cumulativa di oltre 70 mila milionari in un solo anno, parzialmente controbilanciata dall'incremento degli ultra-ricchi.
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In America Latina la percentuale dei super ricchi è diminuita in modo marcato, complice instabilità fiscale e svalutazioni valutarie: il calo degli individui ad alto patrimonio raggiunge quasi il 9% nell'ultimo anno secondo Knight Frank.
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Nel Medio Oriente la flessione, seppur contenuta, si lega principalmente al ribasso dei prezzi delle materie prime, in particolare del petrolio.
Il report evidenzia come Cina e il resto della Asia Orientale, a fronte di stagnazione economica e minore propensione agli investimenti offshore, abbiano perso slancio nella crescita del numero di miliardari. Resta invece in espansione il segmento degli ultra-HNWI (patrimonio superiore ai 30 milioni di dollari), con incrementi a doppia cifra in alcune macro-aree, in particolare grazie ai nuovi modelli di business e all'esportazione di capitali verso mercati percepiti come più sicuri.
I Paperoni italiani: chi sono i miliardari e i nuovi trend di accumulo della ricchezza
L'Italia conferma la propria posizione di rilievo tra i Paesi europei per concentrazione di ultra-HNWI e milionari. Secondo i dati più aggiornati, i possessori di patrimoni superiori al milione di euro ammontano a circa 472.000, mentre si registrano 88.000 italiani con capitali superiori ai cinque milioni. Tra i grandi miliardari spiccano nomi legati a storiche famiglie e a settori dell'economia tradizionalmente forti. La classifica 2025 vede in testa Giovanni Ferrero e famiglia (49,1 miliardi di dollari), seguiti da Andrea Pignataro (23,9 miliardi) e dalla famiglia Rocca (15,3 miliardi).
Nella top ten compaiono anche l'eredità di Giorgio Armani, Giancarlo Devasini (tra i protagonisti della finanza digitale), Piero Ferrari (automotive), Miuccia Prada e Patrizio Bertelli (moda). L'espansione dei patrimoni italiani avviene su due piani:
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Crescita interna: incremento degli asset familiari tramite il rafforzamento delle imprese nei settori alimentare, moda e industria.
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Internazionalizzazione: apertura e diversificazione degli investimenti in Europa e su scala globale, favorite anche da regimi fiscali attrattivi e servizi di consulenza sempre più avanzati.
Nuovi trend emergono con il ricorso a piattaforme di investimento tecnologiche, la diffusione del wealth management digitale e un approccio agli “emotional assets”, ossia beni esclusivi come immobili storici, agriturismi di lusso e partecipazioni in progetti turistici ad alta redditività. Anche la ricerca di sostenibilità sta assumendo rilievo tra le preferenze dei super ricchi del mondo European Lifestyle Report.
Le principali fonti di ricchezza e i settori trainanti in Italia
Analizzando le fonti della ricchezza italiana, emerge la prevalenza di alcuni settori storici, mentre nuovi comparti si stanno gradualmente affermando grazie all'innovazione e alla digitalizzazione. Le principali attività che contribuiscono alla creazione di grandi patrimoni sono:
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Alimentare: il settore continua a essere un pilastro, come dimostra la posizione della famiglia Ferrero nel panorama mondiale.
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Moda e lusso: il successo dei giganti del fashion italiano (es. Prada, Armani, Moncler) continua a trainare gli investimenti, grazie anche all'esportazione e alla presenza nei mercati emergenti.
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Industria manifatturiera e automotive: aziende storiche e nuove imprese legate ai trasporti d'alta gamma garantiscono flussi significativi di capitale.
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Farmaceutica: cresce il valore delle famiglie imprenditoriali che investono in ricerca, sviluppo e prodotti medicali di eccellenza.
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Media e finanza: la gestione di conglomerati mediatici e la penetrazione nei servizi finanziari innovativi sono leve centrali per l'espansione del capitale.
Mentre il 63% dei patrimoni miliardari viene trasmesso per via ereditaria, nuovi imprenditori si affacciano nella lista delle grandi fortune grazie all'adozione di strategie di business orientate all'innovazione.
Stile di vita dei super ricchi: tra residenze di lusso e investimenti internazionali
Lo stile di vita degli ultra-HNWI italiani e internazionali rappresenta un riflesso del valore che viene attribuito sia al comfort che all'esclusività. Le aree più ambite si concentrano in città come Milano, Roma e Firenze, senza trascurare le località chic di lago, colline toscane e isole mediterranee. Le scelte abitative privilegiano dimore storiche e proprietà di elevato pregio, spesso denominate "emotional assets" per il loro valore estetico e identitario oltre che finanziario:
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Residenze plurime: i patrimoni più importanti vedono una distribuzione tra diversi asset immobiliari, sia urbani che rurali, in Italia e all'estero;
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Investimenti globali: i grandi capitali vengono spesso reinvestiti in immobili di pregio anche fuori dal territorio nazionale, seguendo trend internazionali e sfruttando regimi fiscali agevolati;
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Diversificazione: dalla proprietà di wine estates fino agli investimenti in turismo di lusso, agriturismi e progetti legati al leisure high-end, la gamma di attività possedute e sviluppate si è ampliata notevolmente;
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Sicurezza patrimoniale: molte scelte vengono guidate sia da opportunità di crescita economica sia da considerazioni in materia di privacy e protezione degli asset.
L'attrattività dell'Italia per i super ricchi internazionali è favorita da regimi fiscali competitivi, servizi di wealth advisory evoluti e un tessuto urbano da sempre riconosciuto come sinonimo di cultura e stile.
La nuova generazione dei ricchi: passaggi generazionali e nuove strategie di gestione del patrimonio
La fase dei passaggi generazionali rappresenta una delle sfide più strategiche nell'attuale scenario patrimoniale mondiale. Nei prossimi due decenni, secondo le principali fonti, oltre 83.500 miliardi di dollari verranno trasferiti a nuovi eredi, aprendo scenari inediti nella gestione dei grandi capitali. Le società di wealth management e family office sono impegnate nell'adattare le loro proposte a una clientela più giovane, determinata e attenta ai temi della digitalizzazione, dell'ESG e della sostenibilità:
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Cambiamento di paradigma: le nuove generazioni richiedono soluzioni patrimoniali personalizzate e innovative, con un forte orientamento verso le tecnologie emergenti e gli strumenti di gestione digitali.
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Indipendenza gestionale: l'81% degli eredi valuta di cambiare consulente o istituto di riferimento dopo il passaggio generazionale, segnalando la necessità di ripensare servizi e relazioni professionali.
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Valori diversi: le priorità di Gen X, Millennial e Gen Z si discostano sensibilmente rispetto a quelle delle generazioni precedenti, privilegiando impatti positivi e un ritorno sociale oltre alle performance finanziarie.
Il rapido ingresso di nuove soluzioni digitali basate sull'intelligenza artificiale ridefinisce morfologia e governance dei patrimoni, rendendo la consulenza sempre più proattiva e tecnologicamente avanzata.
Un numero crescente di individui con elevati patrimoni manifesta interesse verso forme di investimento responsabile e ad alto valore etico. L'orientamento verso scelte di investimento ESG (Environmental, Social, Governance) si riflette nei portafogli più moderni, con una quota crescente di capitali allocati a progetti a impatto sociale e ambientale.