Quali sono le soluzioni per datori di lavoro e lavoratori non rientrati nel Decreto Flussi 2023: cosa prevedono norme in vigore e chiarimenti
Cosa può fare chi non è rientrato nel decreto flussi di dicembre 2023? Il Decreto flussi è un provvedimento che stabilisce le quote dei lavoratori stranieri che possono fare ingresso in Italia per motivi di lavoro stagionale o per gli assistenti familiari e l’assistenza socio-sanitaria.
Grazie al Decreto flussi è, dunque, possibile presentare domande di regolarizzazione di lavoratori extracomunitari in Italia per contratti stagionali o fissi. Dopo il boom di domande presentate nel giorno dell’ultimo click day del 4 dicembre, ci si chiede cosa fare se non si è rientrati.
Stando, infatti, a quanto confermano le ultime notizie, nel 2024 la richiesta di nulla osta per l'assunzione colf e badanti, o lavoratori stagionali, nell'ambito del Decreto Flussi può essere inviata i prossimi 5, 7 e 12 febbraio 2024 e a metà mese di dicembre 2024.
Prima dell’invio della richiesta di nulla osta al lavoro (sul sito portale del Ministero, nullaostalavoro.dlci.interno.it), è necessario che il datore di lavoro prima verifichi, presso il Centro per l'Impiego competente, che non vi siano altri lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire il posto di lavoro per cui si ha intenzione di assumere il lavoratore che si trova all'estero.
La verifica viene effettuata con l'invio di una ‘richiesta di personale’ al Centro per l'Impiego, attraverso l'invio del modulo editabile per la verifica di indisponibilità di lavoratori presenti sul territorio nazionale. Si può, quindi, procedere all’invio della richiesta di nulla osta, solo se il Centro per l'Impiego non risponde alla richiesta presentata, entro quindici giorni lavorativi dalla data della domanda, se il lavoratore segnalato dal Centro per l'Impiego non è idoneo al lavoro offerto secondo il datore di lavoro, e se il lavoratore inviato dal Centro per l'Impiego non si presenta, salvo giustificato motivo, al colloquio di selezione, dopo venti giorni lavorativi al massimo dalla data della richiesta.
L’invio della domanda di regolarizzazione deve essere effettuato compilando il modello A-bis messo a disposizione dal Ministero dell’Interno, in cui indicare la retribuzione prevista dal Ccnl di settore, pari almeno all’importo dell’assegno sociale.
L’istanza di nulla osta si può presentare sia per lavoro a tempo determinato e sia per lavoro a tempo indeterminato, sia per lavoro full time che per lavoro part time.
Se la domanda viene accettata, il nulla osta viene rilasciato automaticamente e inviato, in via telematica, alle Rappresentanze diplomatiche italiane dei Paesi di origine devono poi rilasciare il visto di ingresso in Italia entro venti giorni dalla domanda.
Se non si è rientrati nel Decreto flussi a dicembre 2023 e non si può (o non si vuole) attendere il prossimo mese di febbraio 2024, l’alternativa, per datori di lavoro e lavoratori stranieri, soprattutto già presenti in Italia, è l’assunzione con regolare contratto di lavoro Ccnl.
E’, infatti, possibile da parte dei datori di lavoro assumere con regolare contratto badanti o anche altri lavoratori stagionali seguendo la classica procedura di assunzione e registrazione del contratto di lavoro. La procedura di assunzione di una badante o di un lavoratore stagionale, o di una colf può essere fatta in piena autonomia dallo stesso datore di lavoro, accedendo semplicemente al sito Inps e seguendo l’apposita procedura. In alternativa, è possibile rivolgersi a Caf o Patronati.