Nei documenti viene esplicitato il possibile inserimento del contribuente in elenchi selettivi destinati alle verifiche da parte dell'amministrazione finanziaria.
Nelle slide esplicative predisposte da Palazzo Chigi per delineare il decreto legislativo sull'accertamento, viene precisato riguardo al concordato preventivo biennale che nel caso in cui il contribuente, che manifesta la sua disponibilità a sottoscrivere l'accordo con l'autorità fiscale, non trasmetta successivamente i dati richiesti, rifiuti la proposta dell'Agenzia delle entrate o decada dal concordato stesso, si espone seriamente al rischio di un'ispezione fiscale.
Se precedentemente il rischio di controllo poteva essere considerato una conseguenza tollerabile in caso di decadenza dall'istituto, l'inclusione del contribuente nelle liste di controllo per il suo rifiuto della proposta dell'autorità fiscale rende meno plausibile l'opzione della non conformità, praticamente obbligando alla sottoscrizione del concordato una volta avviato il procedimento.
In merito al concordato preventivo, l'obiettivo attuale è implementare il cosiddetto data scraping in collaborazione con Agenzia delle entrate e Sogei, comprendendo i dati riguardanti lo stile di vita che professionisti e imprenditori pubblicano sui social media.
La collaborazione con il Garante della Privacy è cruciale in questo contesto, e si sta già avviando un dialogo per garantire la tutela dei dati personali. La lotta all'evasione fiscale è una priorità, e la collaborazione di tutte le parti coinvolte è essenziale per affrontare efficacemente questa sfida, equiparabile a un'impresa come la lotta al terrorismo.
Nelle slide informative vengono delineati i quattro passaggi fondamentali per aderire al concordato preventivo biennale, la cui fase inaugurale nel 2024 servirà come periodo di rodaggio, con un'estensione di 30 giorni per i termini di sottoscrizione dell'accordo.
Il primo passo per formalizzare l'accordo tra il contribuente e l'ente fiscale inizia il 15 marzo di ogni anno, termine entro il quale l'Agenzia delle entrate renderà disponibili specifici programmi informatici per acquisire i dati necessari dall'ambito degli esercenti attività d'impresa, delle arti o delle professioni, ai quali si applicano gli indici sintetici di affidabilità e i forfettari.
Nella fase successiva, entro il 20 giugno di ogni anno, il contribuente potrà trasmettere i propri dati all'amministrazione finanziaria.
Entro il 25 giugno, l'Agenzia delle entrate formulerà e comunicherà ai richiedenti la proposta per la definizione biennale del reddito, basata sui dati forniti dal contribuente e utilizzando anche le informazioni presenti nelle banche dati dell'amministrazione.
L'ultimo step è nuovamente affidato al contribuente, che entro il 30 giugno (termine previsto dall'articolo 17, comma 1, del decreto del dpr del 7 dicembre 2001 n. 435) potrà decidere se accettare o rifiutare la proposta di concordato e versare le relative imposte.
Si specifica che solo per il 2024, nell'ottica di garantire un periodo di rodaggio dell'istituto, i termini previsti fino al 30 giugno subiscono uno slittamento di 30 giorni.