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Decreto Sicurezza sul lavoro 2025 in fase avanzata: ecco cosa contiene e le nuove misure presenti

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Da nuove misure per la prevenzione del rischio infortunistico e per potenziare l’utilizzo degli strumenti digitali, alla proposta di integrare nel Testo Unico Sicurezza il tema della violenza e delle molestie sul lavoro: cosa prevede il Decreto Sicurezza sul Lavoro 2025

L’avanzamento del Decreto  Sicurezza sul lavoro del 2025 segna una fase di svolta nelle strategie nazionali dedicate alla tutela nei contesti occupazionali italiani. Questo aggiornamento normativo nasce in risposta all’aumento della sensibilità pubblica verso la prevenzione degli infortuni e alla necessità di adattare le tutele legislative alle trasformazioni del mondo del lavoro e delle modalità produttive, con particolare attenzione alla digitalizzazione e alle nuove forme di rischio lavorativo.

Iter istituzionale e tempi di approvazione del Decreto

L’iter che porterà all’adozione delle nuove misure si distingue per trasparenza e coinvolgimento delle parti sociali. Dopo la chiusura positiva del tavolo di confronto permanente tra il Governo e i principali interlocutori istituzionali, la bozza del nuovo provvedimento è stata arricchita con contributi condivisi durante la riunione del 9 settembre. 

Il testo sarà presentato in Consiglio dei Ministri entro la fine di settembre, con l’obiettivo di favorire un’applicazione omogenea e omnicomprensiva nell’ambito produttivo nazionale, rafforzando la cultura della prevenzione e l’adeguamento alle best practice europee in materia di sicurezza.

Le novità principali del Decreto Sicurezza sul Lavoro 2025

Tra le principali misure previste dal Decreto Sicurezza sul lavoro 2025 spiccano diversi interventi innovativi, mirati a rafforzare la prevenzione degli infortuni e a rendere più trasparente il percorso di formazione e gestione dei lavoratori. Sono state individuate soluzioni operative che includono:

  • Digitalizzazione delle informazioni: introduzione del fascicolo sociale e lavorativo del cittadino, integrato nella piattaforma digitale SIISL (Sistema Informativo Integrato Salute e Lavoro), per una gestione centralizzata dei dati relativi a formazione, tipologia di contratto e percorso professionale.
  • la proposta di integrare nel Testo Unico Sicurezza il tema della violenza e delle molestie sul lavoro;
  • Formazione e sensibilizzazione: attivazione di campagne nelle scuole, finanziamento di attività formative ulteriori rispetto agli obblighi di legge, in particolare nei settori edilizia, logistica e trasporti, tramite i Fondi interprofessionali.
  • Modelli organizzativi rafforzati: incentivi alle PMI per adottare sistemi gestionali certificati in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, favorendo l’adozione di procedure strutturate secondo standard riconosciuti.
  • Aggiornamento della valutazione dei rischi psicosociali: revisione delle direttive relative allo stress lavoro-correlato, tradotte in linee applicative più aderenti ai contesti di smart working e ai nuovi rischi emergenti.
  • Stabilizzazione della copertura assicurativa INAIL: per studenti coinvolti in percorsi PCTO (percorsi per le competenze trasversali e orientamento) e per il personale docente, con l’eliminazione di possibili interruzioni nella tutela.
  • Potenziamento delle misure per gli spazi confinati: nuova definizione normativa e delega a successivi decreti per la gestione di ambienti ad alto rischio specifico.

Nuove misure su violenza e molestie nei luoghi di lavoro

Nell’ambito dell’aggiornamento legislativo, particolare rilievo viene dato al contrasto di fenomeni come violenza, molestie e mobbing. Il nuovo decreto prevede:
  • Integrazione di specifiche disposizioni sulla prevenzione della violenza e delle molestie, allineando così la normativa italiana agli standard internazionali e alle direttive comunitarie in materia di benessere psicofisico.
  • Obblighi aziendali espliciti: le organizzazioni dovranno adottare codici di condotta, politiche di prevenzione interne e procedure di segnalazione riservate, finalizzate a tutelare ogni lavoratore da eventuali situazioni di rischio legate a comportamenti discriminatori o aggressivi.
  • Formazione mirata: i programmi di aggiornamento dovranno includere percorsi dedicati alla sensibilizzazione sui rischi di molestie e violenza, con particolare attenzione ai settori maggiormente esposti.
  • Monitoraggio e raccolta dati: previsione di strumenti di verifica e rilevazione dei fenomeni in contesto aziendale, anche mediante partnership con organismi pubblici e privati attivi nella promozione della parità e della salute mentale.

Aggiornamento delle procedure ispettive, formazione e responsabilità

Il provvedimento interviene anche sull’efficacia delle attività di vigilanza e sull’aggiornamento delle modalità formative per garantire ambienti di lavoro più protetti e consapevoli. Tra le principali innovazioni troviamo:
  • Potenziamento della forza ispettiva: incremento delle risorse umane e strumentali destinate agli accertamenti presso le aziende, con una migliore interoperabilità tra banche dati pubbliche.
  • Digitalizzazione delle procedure ispettive: utilizzo di strumenti digitali per il caricamento e la consultazione delle documentazioni obbligatorie – tra cui il Documento di Valutazione dei Rischi in formato digitale, consultabile in tempo reale dagli organi di controllo.
  • Formazione rafforzata per preposti e lavoratori: obbligatorietà della formazione in presenza per le figure responsabili della sicurezza in azienda, superando la formazione esclusivamente a distanza; previsione di aggiornamenti periodici mirati sia agli operatori sia ai dirigenti.
  • Responsabilità chiare e tracciabili: semplificazione delle procedure per la redazione, la consultazione e l’aggiornamento della documentazione di sicurezza, rendendo più stringenti le tempistiche e i requisiti di validità. Introduzione di simulazioni obbligatorie e di esercitazioni di emergenza a cadenza regolare.

Sanzioni e implicazioni normative per aziende e lavoratori

L’impianto sanzionatorio previsto dalle misure aggiornate propone un inasprimento delle pene e una maggiore articolazione delle responsabilità per i soggetti coinvolti. Le principali caratteristiche del nuovo sistema includono:
  • Maggiori pene per inadempienze documentali: mancata redazione, aggiornamento o digitalizzazione del DVR comporta arresti fino a 6 mesi o ammende fino a 3.900 euro, con ulteriore aggravio del 30% per omissioni sui rischi psicosociali.
  • Sospensione e arresto per violazioni gravi: in caso di inadempienze reiterate o situazioni pericolose in contesti produttivi ad elevato rischio, possibili sospensioni immediate delle attività.
  • Obblighi stringenti per la formazione: assenza o incompletezza nei percorsi formativi dà luogo a sanzioni severe, analogamente alla mancata nomina delle figure responsabili della sicurezza.
  • Sanzioni graduate per rischi specifici: applicazione di misure proporzionate alla gravità della violazione e al settore di appartenenza, con ulteriori aggravanti per aziende di grande dimensione e in settori ad alto rischio.
Violazione Sanzione prevista
Omessa redazione DVR Arresto fino a 6 mesi o ammenda da 3.900 euro
Mancata integrazione rischi psicosociali Ammenda maggiorata del 30%
Inadempienze in materia di formazione Arresto fino a 6 mesi o sospensione attività