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Detrazione 19% sui libri, gite, mensa allo studio del Governo per contrastare il forte rialzo e aumento dei prezzi

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Le nuove detrazioni proposte per scaricare le spese di acquisto dei libri scolastici, di gite e mense

Negli ultimi anni, il tema dei costi legati all’istruzione ha assunto un rilievo crescente nel dibattito pubblico italiano. Ogni settembre, milioni di famiglie si trovano a pianificare il bilancio familiare dovendo far fronte a un insieme di spese che vanno dai libri scolastici alle gite didattiche, alla mensa, al materiale necessario. 

Le statistiche mostrano che una significativa somma del reddito di numerosi nuclei viene destinata alle spese scolastiche obbligatorie e accessorie, aggravando la pressione sui bilanci domestici più fragili.

Un contesto di costante aumento dei prezzi e di inflazione generalizzata alimenta da tempo le difficoltà di tanti genitori. Proprio per ovviare a tale situazione si pensa di rafforzare gli strumenti di supporto pubblico, per favorire l’accesso all’istruzione.

Aumenti dei prezzi di libri scolastici, mensa e gite: i dati aggiornati

L’anno 2025 si caratterizza per un incremento generalizzato dei prezzi per la scuola. Secondo i dati Federconsumatori, il costo del materiale scolastico (libri di testo compresi) registra un aumento dell’1,7%, per spese complessive che arrivano a circa 658,20 euro. Questo dato include libri, quaderni, astucci e zaini, elementi divenuti sempre più onerosi per le famiglie.

Analizzando il dettaglio dei costi dei soli libri di testo, l’Associazione Italiana Editori fornisce le seguenti medie su base annua:

Ordine scolastico Costo medio annuale libri
Scuole secondarie di primo grado 190 euro
Istituti professionali 167 euro
Istituti tecnici 241 euro
Licei 279 euro

A questi importi bisogna aggiungere le spese per mensa e gite scolastiche. La mensa, servizio essenziale per molti studenti, è oggetto di costi differenziati in base ai Comuni ma si attesta su una media crescente negli ultimi due anni. Per le gite, si registra una variabilità correlata a destinazioni e durata, ma si stima che una singola uscita didattica possa superare facilmente i 60-80 euro a studente.

L’Antitrust ha, inoltre, rilevato un rialzo medio del 4% delle spese scolastiche rispetto al 2019 per le medie e oltre il 5% per le scuole superiori. Questi incrementi sono stati attribuiti sia all’inflazione, sia all’adeguamento dei listini da parte degli editori e dei fornitori di servizi extrascolastici. 

Le agevolazioni esistenti sulle spese scolastiche: panoramica e limiti

La normativa italiana prevede già attualmente agevolazioni fiscali per diverse voci di spesa scolastica attraverso la dichiarazione IRPEF (modello 730). Ecco le principali forme di detrazione disponibili:

  • Tasse di iscrizione e frequenza delle scuole pubbliche e private
  • Contributi volontari e ampliamento dell’offerta formativa
  • Spese per la mensa scolastica (quantificate spesso tramite bollettini rilasciati dagli istituti)
  • Costi sostenuti per gite scolastiche e attività extracurriculari
  • Detrazioni per asilo nido (fino a 632 euro di spesa massima detraibile)
  • Detrazione universitaria (nessun limite massimo per atenei pubblici, soglia definita invece per le università private)
Per anno fiscale 2025 il tetto massimo di spesa detraibile per le scuole medie e superiori è stato fissato a 1.000 euro per studente, con un rimborso IRPEF del 19%, equivalente a una detrazione massima di 190 euro per figlio d’età scolare.

Nonostante questo sistema, permangono alcuni limiti strutturali:

  • I libri di testo risultano generalmente esclusi dalle voci fiscalmente agevolate, a eccezione di alcune misure regionali o comunali parametrate all’ISEE
  • Le agevolazioni non coprono il materiale di cancelleria, zaini e strumenti tecnologici
  • Esistono differenze tra regioni e comuni quanto a ulteriori sostegni come voucher e buoni libri, la cui disponibilità dipende da risorse locali
Il panorama delle agevolazioni, seppur ampio per alcune voci, presenta quindi aree di insufficiente copertura, lasciando numerose famiglie a gestire spese elevate per garantire un’istruzione completa ai propri figli.

La proposta di detrazione fiscale del 19%: cosa prevede e a chi si rivolge

Allo studio da parte del Governo vi è l’introduzione di nuove detrazioni per libri scolastici, gite e mensa, da includere nella prossima Legge di Bilancio. 

La proposta prevede:

  • Una detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute per l’acquisto dei testi scolastici, su modello delle detrazioni già attive per tasse, mensa e gite
  • Inclusione potenziale anche di quaderni, penne e altri accessori strettamente connessi all’uso scolastico
  • Accesso prioritario alla misura per le famiglie con ISEE basso o medio-basso, così da garantire maggiore equità
La detrazione verrebbe comunque applicata in dichiarazione dei redditi tramite modello 730.

Funzionamento della nuova detrazione: requisiti, limiti ISEE e tetti di spesa

Il nuovo meccanismo di agevolazione fiscale si caratterizza per requisiti e limiti più specifici rispetto al passato:

  • Parametrazione all’ISEE: l’accesso alla detrazione sarà riservato ai nuclei con situazione economica in linea con le soglie individuate dal Governo. In base alle ipotesi circolate, verrebbero adottati scaglioni progressivi per favorire equità e concentrare le risorse sulle famiglie effettivamente bisognose.
  • Tetto massimo di spesa: prevista l’applicazione di un limite annuo per ciascuno studente, in linea con le precedenti detrazioni sulle spese scolastiche (attualmente 1.000 euro per scuola media e superiore).
  • Requisiti di tracciabilità: compatibilmente con le vigenti disposizioni fiscali, le spese per cui si intende ottenere la detrazione dovranno essere documentate con fattura o altro documento fiscalmente valido.
  • Possibilità di modulazione in base al numero dei figli: tra le ipotesi vi è quella di modulare lo sconto in base ai figli a carico, per sostenere le famiglie numerose.
In sintesi, la nuova detrazione verrebbe riconosciuta esclusivamente su richiesta, tramite dichiarazione dei redditi, e limitata a spese effettivamente sostenute e idoneamente documentate. 

 

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