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Di quanto aumentano le spese per le famiglie per le badanti con rinnovo contratto CCNL 2025? Calcoli ed esempi vari casi

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Possono aumentare fino a 230 euro al mese le spese per le famiglie che assumono badanti dopo l'ultimo rinnovo del Ccnl 2025: quali sono i diversi costi calcolati

Dal 1° novembre 2025 è entrato in vigore l’aggiornamento del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dedicato al personale domestico, con aumenti sensibili che interesseranno in particolare chi impiega badanti, colf e assistenti familiari. Secondo le più recenti intese raggiunte tra rappresentanze sindacali e datoriali, oltre 817mila lavoratori vedranno crescere i parametri retributivi, con una diretta conseguenza sul bilancio delle famiglie datrici di lavoro.

L’accordo prevede nuovi minimi salariali, l’adeguamento all’inflazione secondo l’indice ISTAT e modifiche agli oneri contributivi: per chi necessita di assistenza continuativa o diurna/notturna, la spesa media potrà aumentare fino a 230 euro mensili a seconda dei casi specifici, rendendo necessario valutare nuovamente il proprio budget familiare.

Come cambiano stipendi, minimi salariali e contributi per badanti dal 2025

Il nuovo CCNL del Lavoro Domestico introduce un incremento strutturale dei salari, rafforzando il valore professionale degli assistenti familiari in Italia. Gli aumenti salariali si compongono di due elementi principali:

  • Incremento fisso di 100 euro lordi mensili al livello BS, che rappresenta la categoria media per le badanti conviventi.
  • Recupero del costo della vita: ulteriori 135,75 euro determinati dalla variazione ISTAT rilevata nel periodo 2021-2025.
Questi aggiornamenti conducono a una crescita totale della retribuzione minima di oltre 230 euro mensili rispetto agli importi precedenti, incidendo notevolmente sulle spese di chi assume. Il sistema di rivalutazione annuale delle retribuzioni, d'altronde, migliora: passa dall’80% al 90% dell’inflazione misurata dall’indice ISTAT, garantendo una maggiore tutela rispetto ai rialzi dei prezzi nel tempo.

I contributi previdenziali, aggiornati annualmente da INPS, saranno anch’essi rivisti al rialzo per riflettere i nuovi livelli di retribuzione. 

Relativamente ai lavoratori non conviventi, la paga oraria subisce un aggiornamento proporzionale, considerando sempre le percentuali di incremento concordate a livello nazionale. 

Infine, è opportuno ricordare che l’aumento riguarda anche tutti i costi accessori e i valori convenzionali del vitto e alloggio, con riflessi diretti sia sulle componenti fisse della busta paga sia sulle indennità integrative.

A quanto ammontano gli aumenti per le famiglie: calcoli ed esempi pratici per vari casi

L’applicazione della nuova disciplina comporta una maggiore spesa mensile che varia a seconda dell’orario di lavoro, della tipologia di contratto (convivente, ad ore, notturno o part-time mattina) e del livello di inquadramento. Di seguito vengono illustrati esempi concreti e parametri aggiornati per facilitare la pianificazione delle risorse familiari:

  • Per le situazioni di impiego domestico più diffuse, l’aumento raggiunge i 230 euro al mese, considerando sia la componente fissa che l’adeguamento ISTAT.
  • Nel caso di rapporti ad ore, si registra un incremento medio dei trattamenti orari, con impatti sul totale mensile proporzionali alle ore effettivamente lavorate.
  • I rapporti di lavoro solo notturno o di sole mattine subiscono anch’essi variazioni, seppur leggermente differenti, per via delle specificità contrattuali previste dal CCNL.
Tutti gli esempi riflettono ipotesi medie di livello BS, tipologia più rappresentata tra le badanti impiegate in Italia.

Esempio calcolo aumento per badante convivente

Nel caso di una persona convivente inquadrata al livello BS, prima dell’aggiornamento la retribuzione era di circa 1003,99 euro mensili. Con il nuovo regime:

Elemento retributivo Importo precedente Nuovo importo Incremento
Minimo mensile 1003,99 € 1103,99 € +100 €
Adeguamento ISTAT - +135,75 € +135,75 €
TOTALE 1003,99 € 1239,74 € +235,75 €

A questa somma potranno aggiungersi eventuali maggiorazioni per lavoro festivo, notturno, straordinario o indennità vitto/alloggio. Bisogna inoltre conteggiare un lieve aumento dei contributi INPS dovuto alla base di calcolo superiore.

Esempio calcolo aumento per badante ad ore

Una persona ad ore di livello BS, pagata in precedenza 7,10 euro all’ora, beneficerà di incrementi commisurati:

Elemento retributivo Importo precedente Nuovo importo Incremento
Paga oraria 7,10 € 8,00 €* +0,90 €

Calcolando un impiego di 30 ore settimanali: 0,90 € × 120 ore/mese = 108 € di incremento mensile a cui si sommano i nuovi contributi, per una spesa totale annua maggiore, ma inferiore a quella dei rapporti conviventi.

Esempio calcolo aumento per badante notturna o solo mattina

Considerando un supporto domestico limitato alle ore notturne (es. 8 ore a notte, 5 notti a settimana) oppure ad alcune ore del mattino:

Tipo impiego Ore mensili Aumento orario stimato Incremento mensile
Notturno 160 +0,90 € +144 €
Solo mattina 80 +0,90 € +72 €

La variabilità dipende dal numero di ore effettive e dalle indennità accessorie. Nel caso dell’orario ridotto, questa nuova spesa resta più contenuta rispetto a impieghi a tempo pieno.

Agevolazioni fiscali, detrazioni e bonus disponibili per le famiglie nel 2025

Per mitigare l’effetto dell’aumento delle uscite, il legislatore e il contratto confermano per il 2025 (articolo 38 del CCNL e disposizioni Legge di Bilancio):

  • Detrazione IRPEF sulle spese sostenute per badanti fino a 1549,37 euro l’anno
  • Deduzione contributi INPS versati fino a un massimo di 1549 euro per assistente assunto con regolarità
  • Bonus baby sitter (in misura variabile secondo le condizioni legislative correnti)
  • Crediti contributivi correlati all’assistenza domiciliare per anziani (indicazione attuale da Ministero del Lavoro).

 

 



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