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Con quale contratto di lavoro Ccnl viene assunto chi fa le pulizie e stipendio medio 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quale contratto nazionale di lavoro Ccnl si utilizza per assumere chi deve fare le pulizie, le diverse tipologie e gli stipendi medi del 2025

L’addetto alle pulizie rappresenta una delle figure cardine in numerosi settori, dagli ambienti pubblici agli spazi privati, con il compito di garantire la salubrità e l’igiene degli ambienti. Le modalità di assunzione e il tipo di contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) applicato assumono una notevole incidenza sulle condizioni normative, economiche e sulle tutele riconosciute ai lavoratori. 

Le aziende o i privati che intendono assumere personale per servizi di pulizia devono valutare il contesto in cui l’attività viene svolta, poiché da questo dipende la scelta del contratto applicabile. Le tipologie principali di CCNL utilizzate per questo settore includono:

  • CCNL Pulizie e Multiservizi: destinato alle imprese che forniscono servizi di pulizia, sanificazione e multiservizi per enti pubblici e aziende private.
  • CCNL Aziende Artigiane Settore Pulizie e Servizi: utilizzato da realtà artigiane che operano nell’ambito dei servizi di pulizia.
  • CCNL Lavoro Domestico: si applica nei rapporti tra persone fisiche (privati) e lavoratori domestici, tra cui anche l’addetto esclusivamente alle pulizie di abitazioni private.
  • CCNL Cooperative Sociali o Socio-Sanitario: si applica, in forma residuale, a chi svolge attività di pulizia all’interno di strutture assistenziali e cooperative, con particolari peculiarità normative e retributive.
Ogni CCNL definisce specifici livelli di inquadramento, mansioni tipiche e regole sul trattamento economico, con particolari differenze nei minimi retributivi e nelle tutele accessorie.

Il contratto Multiservizi (CCNL Pulizie e Multiservizi): contesto, livelli, mansioni e orario di lavoro

Il CCNL Pulizie e Multiservizi regola il lavoro svolto presso imprese di servizi che operano nel settore delle pulizie, sanificazione, disinfezione e attività multiservizi. Questo contratto si applica sia ad imprese di medie e grandi dimensioni che lavorano per terzi, sia a società attive in contesti pubblici e privati. L’orario di lavoro standard previsto è di 40 ore settimanali, spesso distribuite su più turni, inclusi notturni e festivi in base alle esigenze del servizio.

I Livelli di inquadramento previsti dal Ccnl Multiservizi 2025 sono differenti e ad ognuno corrisponde uno stipendio differente:

  • Livello 1: manovali impegnati in mansioni semplici a basso contenuto tecnico.
  • Livello 2: operai comuni addetti alla pulizia e servizi accessori, anche con semplici attrezzature.
  • Livello 3: operatori qualificati che svolgono compiti tecnici con maggiore complessità, incluso utilizzo di macchinari più avanzati.
  • Livello 4-5: mansioni specialistiche o di coordinamento (ad esempio, caposquadra, addetto bonifiche, responsabile squadre di pulizia).
  • Quadri: figure direttive con responsabilità di coordinamento e gestione di servizi strutturati.
Livello Esempi mansioni
2 Pulizia generale, facchinaggio, semplice movimentazione materiali
3 Utilizzo macchine industriali, sanificazione, addetto sterilizzazione
4 Addetto bonifiche, caposquadra, trasporto mezzi pesanti
5/6/7/Q Ruoli gestionali, coordinamento e alta specializzazione
Le tabelle retributive 2025, aggiornate con il rinnovo del CCNL, fissano il trattamento minimo mensile e orario per ogni livello, con aumenti previsti rispetto agli anni precedenti. Le indennità accessorie comprendono compensi per notturni, festivi o orari particolarmente disagevoli. Il passaggio a livelli superiori è previsto sia per anzianità sia per l’acquisizione di nuove competenze.

Secondo le tabelle aggiornate, lo stipendio medio per un operatore qualificato a tempo pieno oscilla tra 1.200 e 1.400 euro lordi mensili, con possibili variazioni a seconda della zona geografica, degli scatti di anzianità e delle ore supplementari prestate.

Gli addetti di livello inferiore percepiscono un importo più basso, che può avvicinarsi ai 1.050 euro mensili. Per le posizioni apicali e di gestione (quadri, capisquadra), gli stipendi possono superare i 1.600-1.800 euro lordi mensili.

Contratto di lavoro domestico: quando si usa, a chi si applica e livelli retributivi

Il CCNL Lavoro Domestico disciplina i rapporti di lavoro tra privati e collaboratori familiari, tra cui colf e addetti esclusivamente alle pulizie di abitazioni private. Si applica solo quando il datore di lavoro è una persona fisica e non un’impresa. Non è, infatti, applicabile a chi svolge pulizie in uffici, aziende o enti pubblici: in questi casi si utilizzano i CCNL di settore (come Multiservizi o Artigiano).

I livelli di inquadramento del Contratto di Lavoro Domestico spaziano dal lavoratore generico (livello A) fino alle posizioni specializzate (livelli C-D), con retribuzioni minime prestabilite secondo il tipo di mansione e il monte orario.

Livello Mansioni Stipendio minimo mensile 2025 (tempo pieno)
A/B Pulizie e lavori esecutivi Circa 900-1.000€
BS/CS/DS Mansioni assistenziali / gestione domestica evoluta Fino a 1.300€-1.600€

Le modalità di assunzione possono essere: tempo determinato, indeterminato, convivenza o non convivenza. 

Il contratto cooperative e servizi artigiani: peculiarità e differenze applicative

Un’altra tipologia contrattuale che si può applicare per assumere chi deve fare pulizie è il CCNL Aziende Artigiane Settore Pulizie. Si usa solitamente quando l’impresa ha natura artigiana (tipicamente famigliari e microimprese), con alcune specificità:

  • Orario settimanale di 40 ore su 5 giorni; se distribuito su 6 giornate, il sabato comporta una maggiorazione del 20%.
  • Livelli di inquadramento analoghi a quelli del CCNL Multiservizi
  • Riduzioni salariali temporanee previste per neoassunti o aziende di nuova costituzione.
Per quanto riguarda le assunzioni con Ccnl cooperative sociali e di servizi:
  • Le mansioni di pulizia possono essere accessorie e collegate a servizi di assistenza, con livelli retributivi allineati a quelli dei CCNL di settore, che oscillano tra i circa mille euro e i poco più di 1.700 euro al mese.
  • Spesso sono previsti welfare aziendali come fondi di assistenza sanitaria e sostegno al reddito.
  • Il personale può essere impiegato anche nella sanificazione di strutture sanitarie, con livelli retributivi accresciuti in ragione della complessità e responsabilità delle mansioni.
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