Il nuovo accordo raggiunto tra le principali sigle sindacali e le associazioni dei datori di lavoro aggiorna in modo significativo il panorama del lavoro domestico in Italia. Rappresentando oltre 817mila addetti tra colf, badanti e baby sitter, il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro domestico (CCNL) introduce aumenti salariali, nuove tutele relative alla genitorialità, permessi retribuiti e formazione specialistica.
Dal 1° novembre 2025, l’entrata in vigore delle nuove misure comporterà cambiamenti per lavoratori e famiglie che, grazie a una revisione condivisa dopo due anni di negoziati, mirano a favorire maggiore regolarità, riconoscimento sociale e crescita professionale in un settore chiave del welfare italiano.
Aumenti salariali: quanto aumentano gli stipendi di colf e badanti dal 2025
Tra le principali modifiche del nuovo Contratto per il Lavoro Domestico spiccano i significativi incrementi retributivi. Per il livello medio BS, che include assistenti familiari e baby sitter, è stato definito un aumento di 100 euro lordi al mese a regime. A questo importo si aggiunge un recupero di 135,75 euro, calcolato come adeguamento al costo della vita nel periodo 2021-2025, seguendo l’indice ISTAT. In totale, la retribuzione minima mensile può superare i 230 euro di incremento sul valore attuale. In particolare:
- L’aumento sarà erogato in più tranche tra il 2026 e il 2028, garantendo una progressione strutturata delle buste paga.
- Tutti i livelli di inquadramento beneficiano di una proporzionale rivalutazione salariale.
- La rivalutazione annuale dei minimi retributivi sale dall'80 al 90% dell’indice ISTAT, con aggiornamenti più rapidi rispetto all’inflazione.
È, inoltre, previsto un incentivo specifico per chi investe nella propria qualificazione: alle lavoratrici conviventi con certificazione UNI 11766:2019 è riconosciuto
un incremento mensile aggiuntivo di 30 euro.
Nuove tutele contrattuali: permessi retribuiti, genitorialità e assistenza familiare
Per la prima volta colf e badanti possono accedere ai permessi retribuiti per l’assistenza a familiari con disabilità gravi, superando l’esclusione dalla legge 104/92. Sono stati, in particolare, previsti:
- Ampliamento dei permessi, sia retribuiti che non retribuiti, per far fronte a esigenze di cura vigorose e prolungate.
- Nuove misure per la genitorialità, inclusa la possibilità di maternità facoltativa non retribuita per quattro mesi dopo il periodo obbligatorio.
- Il diritto di paternità alternativo, con garanzie analoghe per entrambi i genitori e rafforzamento del divieto di licenziamento.
La revisione della lettera di assunzione, ora più trasparente e conforme alla normativa sulla trasparenza, accompagna questa evoluzione, assicurando che
i diritti siano dichiarati chiaramente all’avvio del rapporto di lavoro e favorendo la regolarizzazione del settore domestico.
Formazione professionale e contributi: le novità per la valorizzazione del lavoro domestico
Il nuovo CCNL domestico punta con forza sulla professionalizzazione, incentivando la formazione a la crescita di competenze con strumenti mirati. Il contributo Ebincolf, ente bilaterale di settore, relativo ai corsi certificati sale da 11 a 30 euro, rappresentando un investimento concreto nell’aggiornamento continuo degli addetti. È inoltre riconosciuta una premialità retributiva a chi ottiene specifiche certificazioni professionali.
- Incremento dei fondi destinati alla formazione, accessibile sia a colf che a badanti.
- Riconoscimento economico aggiuntivo per chi consegue qualifiche, come la certificazione UNI 11766:2019.
L’obiettivo perseguito dalle parti sociali è quello di rafforzare la qualità del servizio offerto e favorire il riconoscimento della professionalità degli operatori domestici.
Il costo per le famiglie: impatto degli aumenti e strumenti di sostegno economico
L’incremento degli stipendi porta a un aumento della spesa mensile per le famiglie che affidano incarichi a personale domestico, soprattutto a chi impiega più figure o richiede assistenza continuativa. La stima per il livello medio si attesta attorno a +230 euro rispetto alle attuali condizioni, sommando la rivalutazione Istat, i nuovi minimi e gli oneri contributivi aggiuntivi, con:
- Detrazioni fiscali per spese relative a colf e badanti fino a 1.549,37 euro l’anno.
- Deduzione dei contributi previdenziali entro la stessa soglia per ogni collaboratore.
- Bonus baby sitter e crediti contributivi per assistenza agli anziani tra le misure previste nella Manovra 2025.
| Strumento |
Importo massimo riconosciuto |
| Detrazione fiscale collaboratori domestici |
1.549,37 € annui |
| Deduzione contributi INPS |
1.549 € a collaboratore |
Entrata in vigore del nuovo contratto: cosa fare e scadenze chiave
La decorrenza delle nuove regole e degli incrementi scatta dal 1° novembre 2025, stabilendo un periodo definito di validità fino al 31 ottobre 2028. I datori di lavoro dovranno revisionare i contratti in essere, consultare le nuove tabelle retributive e pianificare gli adeguamenti necessari nel rispetto delle scadenze previste, che sono:
- Prima rata di aumento salariale da gennaio 2026.
- Successivi scatti previsti nei primi mesi del 2027 e 2028.
- Aggiornamento annuale dei minimi retributivi e delle aliquote contributive comunicato da INPS e commissione nazionale preposta.
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