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Dichiarazione Imu 2025, chi deve farla obbligatoriamente ed entro quando. Istruzioni compilazione modello e invio

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Dichiarazione Imu 2024, le istruzioni

Chi deve presentare la dichiarazione IMU 2025, entro quando farlo e come compilare correttamente il modello per l’invio. Scadenze e istruzioni

I contribuenti hanno tempo fino al 30 giugno 2025 per presentare la dichiarazione IMU per l'anno di imposta 2024. La dichiarazione è obbligatoria per coloro che hanno apportato modifiche alla propria situazione patrimoniale nel 2024, come vendite, acquisti o altre variazioni significative relative ai propri immobili.

La dichiarazione IMU serve per il corretto calcolo dell'imposta municipale propria, che grava sulla proprietà immobiliare in Italia. Rispettare questa scadenza è fondamentale per evitare sanzioni e complicazioni future. Vediamo nel dettaglio chi deve presentare la dichiarazione, come compilarla correttamente e quali sono le modalità di invio previste dalla normativa vigente.

Chi deve presentare la dichiarazione IMU 2025

La scadenza della dichiarazione IMU per il 2025 è fissata per il 30 giugno. Questo termine è particolarmente importante per i contribuenti che hanno registrato variazioni patrimoniali che influenzano l'ammontare dell'imposta dovuta. Un aspetto fondamentale da tenere presente è che, una volta presentata, la dichiarazione mantiene la sua validità per gli anni futuri, a meno che non si verifichino cambiamenti che incidano sull'importo dell'imposta.

Le linee guida su chi è tenuto a presentare la dichiarazione sono state stabilite dalla normativa fiscale. I contribuenti possono rivolgersi all'ufficio tributi del proprio Comune o inviare la dichiarazione tramite modalità telematica, specialmente quando si verificano modifiche significative ai fini del calcolo dell'IMU.

L'obbligo di presentazione della dichiarazione IMU non riguarda tutti i possessori di immobili, ma solo coloro che hanno proprietà per le quali sono intervenute variazioni rilevanti per il calcolo dell'imposta. La presentazione della dichiarazione è necessaria principalmente in due scenari:

Immobili che godono di riduzioni d'imposta

In questa categoria rientrano:

  • Fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e non utilizzati
  • Immobili di interesse storico o artistico
  • Terreni agricoli non coltivati di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali
  • Immobili che beneficiano di riduzioni dell'aliquota stabilite dal Comune

Casi in cui il Comune non dispone delle informazioni necessarie

Questo include situazioni come:
  • Immobili concessi in leasing
  • Aree divenute edificabili
  • Immobili che hanno perso o acquisito il diritto all'esenzione IMU
  • Immobili concessi in comodato d'uso gratuito a parenti in linea retta di primo grado
Dal 2024 è necessario dichiarare anche gli immobili che rientrano nell'esenzione per i cosiddetti "Beni merce", come stabilito dalla normativa fiscale vigente. Questa categoria include fabbricati costruiti e destinati alla vendita dall'impresa costruttrice fino a quando non vengano locati.

È importante sottolineare che non è richiesta la dichiarazione per l'abitazione principale e per i fabbricati rurali a uso strumentale che godono di esonero, poiché il Comune è già in possesso delle informazioni relative alle residenze anagrafiche dei contribuenti.

Modalità di presentazione della dichiarazione IMU

La dichiarazione IMU può essere presentata attraverso diverse modalità, offrendo ai contribuenti la possibilità di scegliere quella più comoda in base alle proprie esigenze:

  • Consegna diretta: è possibile consegnare la dichiarazione direttamente a mano presso gli uffici del Comune competente, che rilascerà apposita ricevuta
  • Spedizione postale: la dichiarazione può essere spedita in busta chiusa, tramite raccomandata senza ricevuta di ritorno, all'Ufficio tributi del Comune, riportando sulla busta la dicitura "Dichiarazione IMU" con l'indicazione dell'anno di riferimento
  • Invio telematico: è possibile trasmettere la dichiarazione per via telematica, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario abilitato, oppure utilizzando la posta elettronica certificata (PEC)
In caso di presentazione telematica, il servizio restituisce immediatamente un identificativo "protocollo telematico" che conferma l'avvenuta ricezione del file, seguito da una comunicazione che attesta l'esito dell'elaborazione effettuata sui dati pervenuti.

Istruzioni per la compilazione del modello IMU 2025

La corretta compilazione della dichiarazione IMU è fondamentale per evitare errori e possibili sanzioni. Il modello di dichiarazione è stato aggiornato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, e va utilizzato sia per l'IMU che per l'IMPi (imposta sulle piattaforme marine).

Dati del contribuente

Nel riquadro del contribuente, è essenziale inserire tutti i dati identificativi completi, sia per persone fisiche che giuridiche. In caso di dichiarazione presentata da un soggetto diverso dal contribuente (come un rappresentante legale o un amministratore di condominio), va compilato anche il riquadro relativo al dichiarante.

Identificazione degli immobili

Per ogni immobile oggetto di dichiarazione, è necessario compilare accuratamente i campi relativi ai dati catastali, specificando:

  • L'esatta ubicazione dell'immobile (località, via, numero civico)
  • I dati catastali identificativi (sezione, foglio, particella, subalterno)
  • La categoria catastale per i fabbricati o la qualità per i terreni
  • Il valore dell'immobile
  • La quota di possesso espressa in percentuale

Situazioni particolari da segnalare

Nel modello sono presenti campi specifici per indicare:
  • Riduzioni d'imposta (per immobili storici, inagibili, in comodato)
  • Esenzioni (per immobili non utilizzabili né disponibili, per aiuti di Stato, ecc.)
  • Acquisto o cessione del diritto sull'immobile
  • Date di inizio o termine del possesso o della variazione
Per gli immobili non utilizzabili né disponibili, oggetto di occupazione abusiva per i quali è stata presentata denuncia all'autorità giudiziaria, è prevista una sezione specifica nel modello, e la dichiarazione deve essere trasmessa esclusivamente in modalità telematica.

Casi specifici di esenzione e riduzione IMU

La normativa IMU prevede diverse agevolazioni, sotto forma di esenzioni o riduzioni d'imposta, che è importante conoscere per poter beneficiare dei relativi vantaggi fiscali.

Principali esenzioni IMU

Sono esenti dal pagamento dell'IMU:

  • L'abitazione principale e le relative pertinenze (eccetto quelle di categoria catastale A/1, A/8 e A/9)
  • Gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari
  • I fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali
  • La casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli
  • Gli immobili occupati abusivamente, per i quali sia stata presentata denuncia all'autorità giudiziaria
  • I terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali
  • I fabbricati rurali ad uso strumentale

Principali riduzioni IMU

La base imponibile dell'IMU è ridotta del 50% nei seguenti casi:
  • Fabbricati di interesse storico o artistico
  • Fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati
  • Unità immobiliari concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale (con specifiche condizioni)
Inoltre, è prevista una riduzione al 75% dell'imposta per le abitazioni locate a canone concordato, mentre per una sola unità immobiliare a uso abitativo posseduta in Italia da soggetti non residenti titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale, l'IMU è applicata nella misura della metà.

Dichiarazione IMU per gli Enti non commerciali

Gli Enti non commerciali (ENC) sono soggetti a regole particolari per quanto riguarda la dichiarazione IMU. A differenza dei contribuenti ordinari, gli ENC devono presentare una dichiarazione specifica, utilizzando un modello dedicato approvato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Le principali caratteristiche della dichiarazione IMU per gli ENC sono:

  • Obbligo annuale: mentre i contribuenti ordinari presentano la dichiarazione solo in caso di variazioni, gli ENC devono presentarla ogni anno, indipendentemente da eventuali modifiche
  • Modalità telematica obbligatoria: la dichiarazione può essere presentata esclusivamente in via telematica, utilizzando i servizi Entratel o Fisconline
  • Scadenza: anche per gli ENC la scadenza è fissata al 30 giugno dell'anno successivo a quello cui si riferisce la dichiarazione
  • Contenuto: la dichiarazione deve indicare tutti gli immobili posseduti dall'ente, specificando quelli per i quali si applica l'esenzione prevista dalla normativa
Gli immobili degli ENC possono beneficiare dell'esenzione IMU quando sono destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, nonché delle attività religiose, con modalità non commerciali.

Conseguenze del mancato rispetto delle scadenze

La mancata presentazione della dichiarazione IMU entro il termine del 30 giugno 2025 comporta l'applicazione di sanzioni amministrative. Le penalità possono variare in base al ritardo e alla gravità dell'omissione.

In caso di omessa presentazione della dichiarazione, la sanzione va dal 100% al 200% dell'imposta dovuta, con un minimo di 50 euro. Se la dichiarazione è presentata con ritardo, ma entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all'anno successivo, la sanzione è ridotta dal 50% al 100% dell'imposta dovuta.

È possibile regolarizzare la propria posizione utilizzando l'istituto del ravvedimento operoso, che consente di ridurre significativamente le sanzioni in base al tempo trascorso dalla scadenza. Per il 2025, le sanzioni del ravvedimento operoso sono applicate nelle seguenti misure:

  • 0,083% giornaliero per ravvedimenti effettuati entro 14 giorni dalla scadenza
  • 1,25% per ravvedimenti effettuati dopo il 14° giorno ed entro 30 giorni dalla scadenza
  • 1,39% per ravvedimenti effettuati dopo il 30° giorno ed entro 90 giorni dalla scadenza
  • 3,125% per ravvedimenti effettuati dopo 90 giorni ed entro un anno dalla scadenza
È importante sottolineare che, secondo la giurisprudenza recente, il mancato adempimento dell'obbligo dichiarativo può determinare la decadenza dal beneficio delle agevolazioni previste dalla normativa.