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Dove conviene andare a lavorare in Emilia Romagna, quali sono le migliori aziende e i settori

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Chi cerca lavoro in Emilia-Romagna

A trainare l'occupazione in Emilia-Romagna non è più solo il comparto meccanico o automotive, ma un'ibridazione tra industria e servizi avanzati.

L'Emilia-Romagna è storicamente una delle regioni più vitali, innovative e stabili. Questo primato è il risultato di un sistema produttivo maturo in cui la manifattura tradizionale convive con i settori dell'hi-tech e della sostenibilità Non è un caso che, secondo i dati aggiornati dell'Osservatorio regionale sul lavoro, il tasso di occupazione rimanga al di sopra della media nazionale, con un'incidenza di contratti a tempo indeterminato e un'elevata qualità retributiva per i profili tecnici e specialistici.

Questa regione è anche al centro di progetti strutturali finanziati con risorse PNRR, che stanno ridisegnando le priorità del territorio in chiave digitale, ecologica e sociale. In particolare, le province di Bologna, Reggio Emilia, Parma e Modena registrano una crescita della domanda di lavoro in comparti ad alta intensità tecnologica, ma anche nei servizi alla persona e nel comparto logistico e agroalimentare. A rendere la regione ancora più attrattiva è l'ecosistema formativo, che collega università, ITS e imprese in maniera virtuosa, alimentando un bacino di talenti qualificati che vengono valorizzati e trattenuti. Vogliamo approfondire:

  • I settori strategici per chi cerca lavoro in Emilia-Romagna
  • Le aziende dove si lavora meglio in Emilia-Romagna

I settori strategici per chi cerca lavoro in Emilia-Romagna

A trainare l'occupazione in Emilia-Romagna non è più solo il comparto meccanico o automotive, ma un'ibridazione tra industria e servizi avanzati. Il settore dell'ICT e dell'innovazione digitale continua a crescere con ritmi sostenuti, alimentato dalla richiesta di sviluppatori, esperti di intelligenza artificiale, analisti dati e cybersecurity specialist. In particolare a Bologna, dove il Tecnopolo Big Data e il progetto del supercomputer europeo Leonardo stanno generando un indotto che va oltre la ricerca scientifica, si sta delineando un nuovo distretto digitale che punta a diventare uno dei più strategici d'Europa.

Accanto all'innovazione tecnologica, il settore sanitario e socio-assistenziale richiede nuovi ingressi su tutti i livelli: infermieri, OSS, fisioterapisti, educatori e psicologi sono tra le figure più ricercate a causa dell'invecchiamento demografico e dell'espansione della sanità territoriale. Aumenta anche la richiesta di operatori nell'istruzione, soprattutto nelle scuole secondarie e nei percorsi di istruzione tecnica superiore, dove la carenza cronica di docenti tecnici rischia di rallentare l'ammodernamento del sistema scolastico. Anche l'industria alimentare, con distretti fortemente radicati come quelli di Parma, Ravenna e Cesena, si dimostra dinamica con la ricerca di profili che vanno dal controllo qualità all'automazione dei processi produttivi.

Non va trascurato il comparto green e delle energie rinnovabili, in rapida espansione soprattutto a Reggio Emilia e Piacenza, dove si moltiplicano le imprese che offrono servizi legati all'efficientamento energetico, all'economia circolare e alla mobilità sostenibile. Questo settore, ancora poco esplorato dal grande pubblico, è una leva strategica per posizionarsi in professioni che coniugano competenze ingegneristiche, ambientali e progettuali.

Le aziende dove si lavora meglio in Emilia-Romagna

Quando si parla di qualità del lavoro contano anche l'ambiente, le prospettive di crescita e l'equilibrio vita-lavoro. Sotto questo profilo, l'Emilia-Romagna ospita alcune delle aziende italiane più premiate nel 2025 per le politiche HR e l'attenzione al benessere dei dipendenti. Spicca il nome di Chiesi Farmaceutici, con sede a Parma, che è stata riconosciuta anche a livello internazionale per l'impegno nella sostenibilità, nella parità di genere e nell'adozione di orari flessibili e benefit personalizzati.

Altrettanto apprezzato è il contesto lavorativo offerto da Crédit Agricole Italia, anch'essa basata a Parma, che ha investito nella formazione interna e nei programmi di upskilling, creando percorsi strutturati per la crescita dei giovani laureati e dei middle manager. A Bologna, merita una menzione Philip Morris Manufacturing & Technology, che ha trasformato lo stabilimento tabacchificio in un centro d'eccellenza tecnologica con oltre 1.000 dipendenti impiegati in attività di produzione avanzata e ricerca.

Nell'ambito digitale, una realtà emiliana che spicca è Webranking, con sede a Correggio, che ha ottenuto premi importanti nella categoria Best Workplace per la qualità dell'ambiente interno, la trasparenza delle relazioni aziendali e la possibilità di lavorare in modalità ibrida su progetti internazionali. L'attenzione alla persona è il tratto di molte PMI del territorio, soprattutto nei distretti meccanici di Modena e Reggio Emilia, dove aziende come Interpump Group o SACMI Imola offrono contratti stabili, welfare integrativo e formazione continua per attrarre e trattenere tecnici qualificati.

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