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Chi è Bending Spoons? La storia della migliore start up italiana attuale, di cosa si occupa, i risulti e motivi successo

di Marcello Tansini pubblicato il
Bending Spoons

Dalla nascita al successo internazionale, Bending Spoons si è affermata come unicorno italiano nel tech. Innovazione, risultati finanziari, cultura interna e visione globale: ecco cosa rende unica questa startup.

Bending Spoons rappresenta oggi una delle realtà più rilevanti del panorama tecnologico europeo e internazionale, distinguendosi tra le startup per la propria visione e capacità di generare innovazione. L’azienda, con sede a Milano, ha saputo attrarre l’interesse di investitori di primaria importanza e si è imposta come motore di trasformazione nel mondo delle tecnologie digitali e delle app. Il termine "unicorno" non basta a descriverla: il gruppo si è evoluto in poco più di un decennio da giovane iniziativa imprenditoriale a colosso capace di guidare acquisizioni miliardarie e moltiplicare le sue dimensioni finanziarie, ponendosi come punto di riferimento per la nuova economia digitale italiana.

Origini e storia di Bending Spoons: dalla fondazione al successo internazionale

L’avventura di questa società ha preso vita nel 2013 a Copenaghen, fondata da Luca Ferrari, Matteo Danieli e Francesco Patarnello, in seguito raggiunti da Luca Querella. Il nucleo originario portava con sé l’esperienza di un progetto precedente non fortunato (Evertale) ma fu capace di ripartire con una visione rinnovata grazie a un finanziamento residuo di circa 40.000 euro su un budget iniziale di un milione. La scelta di trasferirsi a Milano segna l’inizio di una nuova fase di crescita e di radicamento nella scena tech nazionale.

La traiettoria dell’azienda è stata rapida e costantemente rivolta a superare i confini nazionali: in meno di dieci anni, la società si è ritagliata un ruolo centrale nell’industria delle applicazioni digitali, grazie a una crescita sostenuta da investimenti mirati e all’incessante ricerca della qualità e dell’efficienza. Le recenti acquisizioni internazionali e i round di finanziamento chiusi con successo confermano la capacità del gruppo di attrarre capitali e talenti globali. Oggi i fondatori sono tra i più giovani miliardari italiani, testimoniando come la combinazione tra capitale umano e vision imprenditoriale possa produrre risultati senza precedenti nel settore dell’innovazione.

Il modello di business innovativo di Bending Spoons

L’approccio gestionale adottato si distingue per la sua originalità e per una strategia che va oltre i tipici paradigmi dell’industria digitale. L’impresa infatti si propone di acquisire società tecnologiche con forte potenziale, per poi ridisegnarne processi, strumenti e prodotto secondo una visione chiara orientata alla crescita di lungo termine. Questo modello integra principi mutuati dal mondo dei fondi di buyout ma senza la logica della rivendita a breve: le società acquisite sono destinate a essere mantenute e valorizzate all’interno del portafoglio.

La diversificazione rappresenta uno dei cardini di questa strategia: il gruppo gestisce una pluralità di prodotti e servizi eterogenei, supportato da una “macchina operativa” in grado di adattarsi alle peculiarità dei singoli asset acquisiti. L’investimento continuo in tecnologia, in particolare nello sviluppo di intelligenza artificiale proprietaria, ambisce ad aumentare la competitività e l’adattabilità delle piattaforme gestite, dotando il gruppo di strumenti distintivi nel panorama globale.

Risultati finanziari e posizione tra le startup italiane

I dati finanziari attestano in modo chiaro la solidità e la crescita esponenziale raggiunta. Nel 2024 i ricavi hanno registrato una crescita del 72,5%, attestandosi a 622 milioni di euro, rispetto ai 360 milioni dell’esercizio precedente. L’ebitda margin, vicino al 51%, colloca la società ai vertici delle imprese tech più redditizie, superiore a molte delle big internazionali. Questa elevata profittabilità, rarissima nel settore, sottolinea la capacità di generare valore in modo sostenibile e il corretto posizionamento competitivo dell’impresa.

Dati finanziari principali (2024)
Ricavi: 622 milioni di euro
Ebitda: 315 milioni di euro
Debito finanziario netto: 612 milioni di euro

L’impatto di questa crescita si riflette anche nella valutazione societaria, che nel 2025 ha raggiunto gli 11 miliardi di dollari, rendendo il gruppo il primo unicorno tecnologico italiano per valore nominale. L’azienda si colloca ben oltre il solo scenario nazionale, dimostrando una capacità unica di attrarre investimenti e competere su scala internazionale tra i big tech.

Strategia di acquisizioni e crescita globale

L’espansione è stata sostenuta da una serie impressionante di operazioni di M&A che hanno permesso di portare nella compagine alcuni brand e piattaforme di rilevanza mondiale. Negli ultimi tre anni, il gruppo si è distinto per una strategia di “shopping” mirata a integrare asset con spiccato potenziale di rilancio, puntando su piattaforme affermate ma con margini di crescita da esprimere.

  • 2023: ingresso nel portafoglio di Evernote, noto strumento di produttività.
  • 2024: acquisizioni di Meetup, Mosaic Group, StreamYard, WeTransfer, Issuu e Komoot, ampliamento nelle aree video, file sharing e outdoor.
  • 2025: accordi per l’acquisizione di Brightcove (leader mondiale nella monetizzazione video), MileIQ (servizio di monitoraggio chilometraggio) e Vimeo (piattaforma globale di video), per oltre 1,38 miliardi di dollari, oltre a negoziati avanzati per AOL.
Queste operazioni sono state rese possibili da una capacità di raccolta capitali straordinaria e da partnership consolidate con i principali fondi di investimento globali. Le acquisizioni non si limitano a un consolidamento quantitativo: l’obiettivo resta quello di rilanciare e sviluppare ogni prodotto, spesso sfruttando la leva dell’innovazione tecnologica e dell’integrazione tra competenze differenti. La volontà è quella di detenere nel lungo termine i nuovi asset senza adottare la logica exit tipica dei buyout fund, assicurando valore incrementale costante.

Organizzazione interna e cultura aziendale

Una delle chiavi del successo è rappresentata dalla struttura organizzativa fondata su apertura, trasparenza e multiculturalità. Nel 2025, i collaboratori ammontano a circa 1.000 unità, provenienti da oltre cinquanta Paesi, dimostrando il potenziale di attrazione verso talenti globali. L’adozione di modelli di lavoro flessibile favorisce un ambiente creativo e inclusivo, orientato a massimizzare la produttività e l’innovazione.

La selezione è estremamente competitiva, con centinaia di migliaia di candidature ogni anno. Gli spazi di lavoro, pur non imponendo obblighi di presenza fisica, sono progettati per stimolare la concentrazione e la collaborazione, rispecchiando una cultura aziendale che mette al centro sia la crescita personale che quella professionale.

Gli investitori e la solidità della governance

L’assetto proprietario vede il gruppo fondatore detenere circa il 55% del capitale, mentre un ulteriore 15% appartiene ai dipendenti e il resto è ripartito tra investitori internazionali e italiani di rilievo. Tra questi si annoverano istituzioni finanziarie come Baillie Gifford, Highland Europe, Nuo Capital, Intesa Sanpaolo, insieme a nomi noti del mondo imprenditoriale e dello spettacolo.

Questa struttura assicura una governance solida e partecipativa, con una presenza significativa di investitori di lungo periodo che garantiscono stabilità e allineamento nella gestione strategica. Dal 2023, il gruppo ha effettuato diverse riorganizzazioni societarie istituendo nuove entità dedicate a specifiche attività operative e amministrative, rafforzando ulteriormente il presidio sui propri asset e sullo sviluppo futuro.

Sfide future e prospettive di Bending Spoons

Il prossimo ciclo di sviluppo pone l’azienda di fronte a nuove complessità e a un ambiente competitivo fortemente dinamico. Tra i principali obiettivi: l’integrazione dei diversi asset acquisiti, la ricerca costante di efficienza operativa e il mantenimento di una leadership tecnologica, in particolare nell’intelligenza artificiale e nei servizi digitali avanzati. Processi di integrazione come quello di Vimeo o della futura AOL sono sfidanti sia da un punto di vista manageriale sia tecnologico.

Le prospettive di lungo periodo appaiono solide grazie all’abilità di ricercare ulteriore capitalizzazione e di gestire le linee di debito con una logica sana e sostenibile. All’orizzonte, l’ulteriore espansione internazionale rappresenta una priorità, insieme al rafforzamento del portafoglio prodotti e alla capacità di mantenere un’attrattiva costante verso i migliori professionisti tech e i principali investitori del globo.

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