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Entro quanto tempo deve arrivare una cartella Agenzia delle Entrate? Nuove tempistiche ufficiali dal 2025

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Cartella Agenzia delle entrate, i tempi

Le tempistiche relative alla notifica delle cartelle esattoriali da parte dell'Agenzia delle entrate subiscono un grande cambiamento.

Il decreto legislativo sul riordino del sistema di riscossione, presentato al Consiglio dei ministri, prevede novità sui debiti fiscali e la gestione delle cartelle esattoriali. In particolare è concesso un prolungamento dei termini di pagamento per coloro che versano in difficoltà finanziarie. In aggiunta, le cartelle esattoriali non recuperate verranno eliminate automaticamente dopo un periodo di cinque anni. Vediamo da vicino tutte le novità:

  • Cartella Agenzia delle entrate, i nuovi tempi di invio dal 2025
  • Come si muove l'Agenzia delle entrate

Cartella Agenzia delle entrate, i nuovi tempi di invio dal 2025

Le tempistiche relative alla notifica delle cartelle esattoriali subiscono un grande cambiamento. Dal prossimo anno, il creditore dovrà ricevere la notifica entro nove mesi dall'affidamento del carico. Dal primo gennaio 2025, l'Agenzia delle entrate sarà tenuta a garantire la tempestiva notificazione della cartella di pagamento entro il nono mese successivo all'affidamento del carico o entro il termine più ampio stabilito dalle norme di legge relative agli effetti di eventi eccezionali.

Fino alla prescrizione del diritto di credito, che decorre dall'ultimo atto notificato prima del discarico automatico, la riscossione coattiva delle somme discaricate può avvenire in diverse modalità: direttamente dall'ente creditore, attraverso l'affidamento a soggetti privati selezionati tramite gara pubblica, o mediante riaffidamento all'Agenzia delle entrate per un periodo di due anni, previa adesione a specifiche condizioni di servizio. Il riaffidamento mira a consentire all'Agenzia di recuperare il credito in caso di nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore. L'azione di recupero è preceduta, dove previsto, dalla notificazione dell'avviso di intimazione.

Nel caso in cui al termine del biennio persistano procedure esecutive o concorsuali, o siano in corso pagamenti derivanti da accordi conclusi in base al codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, o da dilazioni o adesioni ad istituti agevolativi previsti dalla legge, l'Agenzia è autorizzata a proseguire con gli adempimenti fino all'estinzione di tali procedure e all'incasso delle somme pagate dal debitore.

In caso di discarico anticipato delle cartelle e fino al quinto anno successivo all'affidamento, l'ente creditore può riportare le somme discaricate all'Agenzia, comunicando i beni del debitore da aggredire. Se la riscossione risulta infruttuosa, lo stralcio automatico avviene entro il quinto anno successivo all'affidamento.

Come si muove l'Agenzia delle entrate

La procedura di notifica delle cartelle esattoriali segue una serie di passaggi ben definiti. Inizialmente, l'ente creditore invia un avviso di pagamento, come ad esempio l'Agenzia delle entrate che invia un avviso di accertamento, il Comune che notifica una multa per violazione del codice della strada o un avviso di pagamento per la Tari, e la Regione che richiede il pagamento del bollo auto.

Se il contribuente non adempia al pagamento entro i termini stabiliti, l'amministrazione finanziaria provvede ad iscrivere il tributo a ruolo e a trasmetterlo all'agente della riscossione che procede alla notifica della cartella di pagamento entro un anno dall'iscrizione a ruolo. Possibile che la cartella giunga quando il credito è già prescritto, rendendola nullo. In tal caso, è opportuno fare riferimento alle disposizioni sulla prescrizione.

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