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Esame della patente di guida per l'auto, le modifiche annunciate da Salvini dopo il nuovo Codice della strada

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Esame della patente di guida

L'obiettivo della riforma è rendere la prova più aderente alle reali condizioni di guida, privilegiando l'esperienza pratica rispetto alla semplice memorizzazione teorica.

Con l’introduzione del nuovo Codice della Strada, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato modifiche anche dell’esame per la patente di guida. L’obiettivo è rendere l’esame più aderente alle reali condizioni di guida ovvero superare un sistema considerato troppo teorico e distante dalle esigenze della sicurezza stradale. Le modifiche rigurdano un maggiore focus sulla pratica, un aggiornamento dei quiz teorici e una fase di transizione per adeguare autoscuole e istruttori alle nuove regole:

  • Esame della patente di guida, più attenzione sulla pratica
  • Aggiornamento dei quiz teorici dell'esame della patente

Esame della patente di guida, più attenzione sulla pratica

Uno degli aspetti della riforma riguarda l'aumento delle ore di pratica necessarie per sostenere l’esame. Oggi il percorso di preparazione alla patente si concentra su test teorici e prove pratiche ridotte. Salvini ha sottolineato la necessità di aumentare il tempo dedicato alla guida effettiva con esercitazioni su diversi tipi di strade, in condizioni meteorologiche variabili e in situazioni complesse, come il traffico urbano e la guida notturna.

La pratica sarà quindi integrata con moduli che insegneranno a gestire situazioni come frenate di emergenza, sorpassi sicuri e comportamento corretto in caso di incidenti. La riforma punta a ridurre il numero di incidenti stradali attribuiti all’inesperienza dei neopatentati e a promuovere una formazione più solida e realistica.

Per permettere una transizione graduale verso il nuovo sistema, le modifiche all’esame della patente entreranno in vigore solo nel 2025, dando così alle autoscuole e agli enti preposti il tempo necessario per aggiornare i materiali didattici e formare il personale. Durante questo periodo, saranno organizzati corsi per gli istruttori, chiamati ad adeguarsi ai nuovi standard di insegnamento.

Le autoscuole saranno chiamate a investire in nuove tecnologie, come simulatori di guida avanzati, che permettano agli aspiranti conducenti di affrontare scenari difficili in un ambiente sicuro. Saranno introdotti sistemi digitali per monitorare il progresso degli studenti e garantire che tutti i candidati abbiano acquisito le competenze prima di sostenere l’esame.

Aggiornamento dei quiz teorici dell'esame della patente

Il quiz teorico è la prima fase dell’esame per la patente e sarà anch’esso oggetto di una revisione. Oggi il test si basa su 30 domande a risposta vero o falso che devono essere completate in 20 minuti, con un massimo di tre errori consentiti. Salvini ha descritto questo sistema come rigido e scollegato dalle reali esigenze dei conducenti. I nuovi quiz saranno progettati per essere più pertinenti alle situazioni quotidiane che i conducenti affrontano sulla strada, con esempi pratici e scenari realistici.

Oltre a comprendere le novità introdotte dal Codice della Strada, i quiz saranno arricchiti con domande di verifica della comprensione del loro significato e della loro applicazione pratica. Ad esempio, saranno approfonditi temi come l’utilizzo corretto delle tecnologie di assistenza alla guida, il rispetto dei limiti di velocità e la gestione di situazioni di emergenza. Questo approccio dovrebbe superare l’attuale tendenza alla memorizzazione meccanica e promuovere una preparazione più consapevole.

Con un maggiore focus sulla pratica, un aggiornamento dei quiz teorici e una preparazione più completa, l’obiettivo è formare conducenti più consapevoli e responsabili, e ridurre l’alto numero di incidenti stradali che coinvolgono i neopatentati.

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