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Patente auto a 17 anni con nuovo decreto europeo: come si può prendere, regole e da quando sarà in vigore in Italia

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuovo decreto europeo

Con il nuovo decreto europeo la patente auto si potrà conseguire già a 17 anni in Italia. Dalle regole per i minorenni, ai nuovi esami, fino a patente digitale, sanzioni più severe e validità UE.

Il Parlamento europeo ha introdotto una serie di aggiornamenti alle norme riguardanti le licenze di guida, con l'obiettivo di rafforzare la sicurezza sulle strade comuni europee e ridurre gli incidenti mortali. Queste direttive, derivanti da un accordo tra Parlamento e Consiglio, sono state adottate senza modifiche e rispecchiano un approccio condiviso da tutti gli Stati membri.

Tra i temi centrali rientra la possibilità di conseguire la patente auto a partire dai 17 anni, segnando così un cambiamento per i giovani e allineandosi agli standard più avanzati dei paesi dell'Unione Europea. Le nuove disposizioni, che coinvolgono anche la digitalizzazione della licenza, i periodi di prova per i nuovi guidatori e procedure di ritiro della licenza armonizzate a livello UE, connettono sicurezza, innovazione e circolazione libera degli automobilisti tra i diversi stati.

Patente auto a 17 anni: requisiti, accompagnamento e limiti per i minorenni

Le nuove regole adottate dal Parlamento di Bruxelles consentono ai cittadini di 17 anni di ottenere la patente B per la guida delle autovetture, con alcune condizioni rigorose legate alla responsabilità e alla tutela degli utenti vulnerabili. È richiesto che l'aspirante conducente sia accompagnato, fino al compimento della maggiore età, da un conducente esperto: questa figura deve essere titolare di patente da almeno 10 anni, avere non più di 65 anni e rispettare certi requisiti di integrità. Tale innovazione mira ad anticipare l'ingresso nella mobilità adulta mantenendo però supervisioni attente nelle prime fasi di esperienza:

  • Il minorenne non potrà guidare da solo: la presenza costante dell'accompagnatore è condizione vincolante per tutta la durata del periodo tra 17 e 18 anni.
  • Rimangono valide tutte le restrizioni relative al codice stradale già previste per i conducenti neoabilitati, come limiti di velocità inferiori e livelli massimi di alcol nel sangue pari a zero.
  • La formazione avrà una forte attenzione alle regole di prudenza, sia per il giovane che per l'adulto accompagnatore.
È inoltre consentito ai ragazzi di 18 anni richiedere la licenza per autocarri (categoria C) - e ai 21enni quella per autobus (categoria D) - soltanto se in possesso di idonea formazione e certificazione professionale. Queste possibilità sono state inserite per promuovere l'occupazione e rispondere alla carenza di conducenti professionisti sul territorio europeo.

Periodo di prova per neopatentati: regole più severe e sanzioni

Un'importante innovazione riguarda l'introduzione del periodo di prova obbligatorio per tutti i nuovi titolari di patente. La normativa prevede ora che chi ha appena acquisito il documento debba sottostare a un regime più stringente per almeno due anni. Durante questo intervallo temporale, qualunque comportamento a rischio o infrazione grave viene sanzionato più severamente rispetto agli automobilisti esperti:

  • La guida in stato di ebbrezza, la mancata cintura di sicurezza e l'uso dello smartphone al volante comportano l'applicazione di multe più elevate o il ritiro immediato della patente.
  • La sospensione può diventare automatica nei casi di incidenti con lesioni o infrazioni che mettono a rischio altri utenti della strada come ciclisti e pedoni.
Il periodo di osservazione si configura dunque come una fase educativa fondamentale, orientata non solo alla punizione, ma anche alla costruzione di una coscienza civica consolidata tra le nuove generazioni di automobilisti. L'armonizzazione tra i diversi Stati UE offre una base omogenea di tutele e prescrizioni.

Come cambiano gli esami di teoria e pratica: novità e maggiore attenzione alla sicurezza

Quando si affrontano gli esami per ottenere la patente B, l'impianto valutativo sarà rinnovato e incentrato sui temi cardine della sicurezza stradale. I nuovi percorsi formativi e gli esami teorici oggi prevedono domande specifiche su diverse aree di rischio:

  • Angoli ciechi e punti morti nei veicoli
  • Sistemi avanzati di assistenza alla guida
  • Apertura sicura delle portiere per tutelare ciclisti e pedoni
  • Rischi connessi alla distrazione, in particolare l'uso del cellulare durante la guida
Viene data particolare enfasi alla consapevolezza dei pericoli per coloro che condividono la strada, come bambini, pedoni o utenti su due ruote. L'attenzione ai sistemi assistivi e alle norme comportamentali moderne rappresenta un salto di qualità verso un approccio più responsabile al volante e una migliore preparazione per i giovani automobilisti alle situazioni di rischio reale.

Patente digitale e validità in tutta l'Unione Europea

Un'altra innovazione rilevante è rappresentata dall'estensione della patente digitale, già disponibile in diversi Paesi. Entro pochi anni, sarà possibile avere la propria licenza in formato elettronico, visualizzabile tramite lo smartphone e riconosciuta in tutti gli Stati Membri. Si tratta di un provvedimento che facilita la mobilità e riduce le complicazioni legate allo smarrimento o deterioramento del documento classico:

  • Sarà comunque garantito il diritto di richiesta del documento fisico, che dovrà essere rilasciato in tempi rapidi se richiesto dal cittadino.
  • La validità della patente digitale è estesa a tutte le situazioni ufficiali e ai controlli stradali nei diversi Stati UE, favorendo l'interoperabilità delle autorità e la certezza del diritto.
L'introduzione di una identità digitale europea semplifica inoltre lo scambio di dati e migliora l'efficienza dei controlli, in piena sintonia con le tendenze di digitalizzazione dei servizi pubblici a livello continentale.

Con le nuove regole, la durata della patente di guida per automobili e motocicli viene fissata a 15 anni come standard, con facoltà per gli Stati Membri di fissare una validità a 10 anni qualora la licenza sia utilizzata anche come documento di identità nazionale:

  • Per i conducenti di veicoli pesanti come camion e autobus, la validità è di 5 anni.
  • Per i guidatori che hanno compiuto 65 anni, le autorità nazionali possono stabilire periodi di rinnovo più brevi oppure disporre verifiche mediche più frequenti o corsi di aggiornamento ad hoc.
Un aspetto centrale riguarda l'obbligatorietà di una verifica medica prima del rilascio iniziale o di ciascun rinnovo: oltre agli esami della vista ordinari, saranno valutate anche le condizioni cardiovascolari del richiedente. Alcuni Stati potranno consentire sistemi di autovalutazione integrati o strumenti equivalenti secondo le normative nazionali. Il rispetto di questi requisiti sanitari contribuisce ad aumentare la sicurezza complessiva sulle strade europee, tenendo alta la soglia di attenzione sulle condizioni psicofisiche dei conducenti.

Ritiro e sospensione della patente: sistema di comunicazione tra Stati UE e uniformità delle sanzioni

Per rafforzare radicalmente la sicurezza e contrastare le condotte gravi, ogni decisione di ritiro, sospensione o limitazione della patente avrà, secondo le regole UE, validità automatica in tutti gli Stati membri. Le amministrazioni dei vari paesi saranno obbligate a comunicare tempestivamente tra loro ogni provvedimento adottato, impedendo così che chi perde il diritto di guida in uno Stato possa circolare indisturbato in altri paesi europei:

  • Tale misura riguarda in particolare infrazioni come guida in stato di ebbrezza, uso di stupefacenti, incidenti mortali o superamento dei limiti di velocità di oltre 50 km/h rispetto a quelli previsti.
  • Le autorità avranno a disposizione strumenti informatici integrati per garantire l'effettivo scambio di informazioni e l'uniformità delle sanzioni.
Questa armonizzazione amplia la tutela dei cittadini e delle potenziali vittime, riducendo notevolmente il numero di casi impuniti e rafforzando la credibilità dell'intero sistema europeo di sicurezza stradale.

Le nuove direttive entreranno in vigore ufficialmente venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea. Gli Stati membri avranno poi tre anni per recepire queste disposizioni all'interno dei rispettivi ordinamenti nazionali e un ulteriore anno per implementarle completamente. Secondo le previsioni più attuali, l'avvio effettivo in Italia è atteso entro il 2030, lasciando le istituzioni e gli operatori del settore con il tempo necessario per aggiornamenti e adeguamenti tecnici e normativi.

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