Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Fatturazione elettronica per tutte le partite Iva forfettarie obbligatoria dal 1 Gennaio 2024 (senza eccezioni)

di Marianna Quatraro pubblicato il
fatturazione elettronica forfettari

Debutta dal primo gennaio 2024 l’obbligo esteso a tutte le partite Iva forfettarie di emissione di fatture elettroniche: come funziona e norme da rispettare

Cosa prevede la fatturazione elettronica per tutte le partite ive forfettarie obbligatoria dal 1 Gennaio 2024 (senza eccezioni finora esistenti) ufficiale? Cambiano da gennaio 2024 le regole per la fatturazione dei titolari di partita Iva forfettaria, vale a dire con tassazione agevolata al 15% sui propri guadagni annui.

Il regime forfettario è, infatti, un regime fiscale agevolato che prevede una tassazione del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni di chi avvia nuove attività, e che consegue un reddito annuo entro gli 85mila euro. Anche per i titolari di Partita Iva forfettaria scatta l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti. Vediamo cosa cambia dal 2024.

  • Fatturazione elettronica obbligatoria da gennaio 2024 per tutte le partite ive forfettarie senza eccezioni 
  • Come funziona la fatturazione elettronica obbligatoria dal 2024 per tutti i titolari di Partita Iva forfettaria

Fatturazione elettronica obbligatoria da gennaio 2024 per tutte le partite ive forfettarie senza eccezioni 

Dal primo gennaio 2024 scatta per tutti i titolari di Partita Iva forfettaria l’obbligo di emettere fatture elettroniche. Tale obbligo è stato in realtà già introdotto a luglio 2022 ma, al momento del suo debutto, l’obbligo di fatturazione per partite Iva forfettarie al 15% esonerava i titolari di partita iva forfettaria con ricavi fino a 25mila euro all’anno. 

Dunque, l’esonero per alcuni lavoratori con partita Iva forfettaria dall’emissione di fatturazione elettronica cesserà a fine 2023 e dal primo gennaio 2024 scatterà l'obbligo di fatturazione elettronica per tutti i forfettari, indipendentemente dai ricavi o compensi conseguiti nell'anno precedente.

Come funziona la fatturazione elettronica obbligatoria dal 2024 per tutti i titolari di Partita Iva forfettaria

L’emissione di fatture elettroniche dal primo gennaio 2024 da parte di tutti i titolari di Partita Iva forfettaria segue le stesse regole valide per tutti coloro che già emettono fatture elettroniche, a partire dal formato in cui le fatture elettroniche devono essere prodotte e trasmesse alla pubblica amministrazione e tra privati, e poi archiviate e conservate, che è un formato digitale chiamato XML, che permette di controllare il significato degli elementi contenuti in un documento. 

Una volta trasmessa, la fattura elettronica passa Sistema di Interscambio (SdI), passaggio obbligato per tutte le fatture elettroniche emesse, che effettua controlli sui file ricevuti e inoltra le fatture elettroniche alle Amministrazioni o ai soggetti privati destinatari che poi, a loro volta, procedono con diverse verifiche prima di procedere ai dovuti pagamenti.

Per emettere fatture elettronica, anche i titolari di Partita Iva forfettaria possono usare diversi canali dall’app dedicata, a software da installare sui propri pc, ad una procedura web messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. La fattura elettronica, una volta emessa, deve essere trasmessa al SdI dal soggetto obbligato ad emetterla o da un intermediario da questi delegato e l’invio telematico al SdI può riguardare una singola fattura o un lotto di fatture. 

I tempi di elaborazione da parte di Sdi oscillano da pochi minuti fino a cinque giorni. Se il controllo ha riscontro positivo, una volta consegnata la fattura, il soggetto che la ha emessa riceve una notifica di buon esito, mentre, nel caso di mancato superamento del controllo, la fattura viene considerata non emessa e la comunicazione al soggetto trasmittente avviene tramite ricevuta di scarto.

Lo SdI recapita la fattura elettronica sono:

  • sistema di posta elettronica certificata Pec;
  • sistema di cooperazione applicativa, su rete Internet, con servizio esposto;
  • sistema di trasmissione dati tra terminali remoti basato su protocollo FTP;
  • modello web service.
Precisiamo che, per legge, bisogna conservare le fatture elettroniche in formato digitale per 10 anni, mantenendo il valore legale del documento.
Leggi anche