Debutta dal primo gennaio 2024 l’obbligo esteso a tutte le partite Iva forfettarie di emissione di fatture elettroniche: come funziona e norme da rispettare
Cosa prevede la fatturazione elettronica per tutte le partite ive forfettarie obbligatoria dal 1 Gennaio 2024 (senza eccezioni finora esistenti) ufficiale? Cambiano da gennaio 2024 le regole per la fatturazione dei titolari di partita Iva forfettaria, vale a dire con tassazione agevolata al 15% sui propri guadagni annui.
Il regime forfettario è, infatti, un regime fiscale agevolato che prevede una tassazione del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni di chi avvia nuove attività, e che consegue un reddito annuo entro gli 85mila euro. Anche per i titolari di Partita Iva forfettaria scatta l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti. Vediamo cosa cambia dal 2024.
Dunque, l’esonero per alcuni lavoratori con partita Iva forfettaria dall’emissione di fatturazione elettronica cesserà a fine 2023 e dal primo gennaio 2024 scatterà l'obbligo di fatturazione elettronica per tutti i forfettari, indipendentemente dai ricavi o compensi conseguiti nell'anno precedente.
L’emissione di fatture elettroniche dal primo gennaio 2024 da parte di tutti i titolari di Partita Iva forfettaria segue le stesse regole valide per tutti coloro che già emettono fatture elettroniche, a partire dal formato in cui le fatture elettroniche devono essere prodotte e trasmesse alla pubblica amministrazione e tra privati, e poi archiviate e conservate, che è un formato digitale chiamato XML, che permette di controllare il significato degli elementi contenuti in un documento.
Una volta trasmessa, la fattura elettronica passa Sistema di Interscambio (SdI), passaggio obbligato per tutte le fatture elettroniche emesse, che effettua controlli sui file ricevuti e inoltra le fatture elettroniche alle Amministrazioni o ai soggetti privati destinatari che poi, a loro volta, procedono con diverse verifiche prima di procedere ai dovuti pagamenti.
Per emettere fatture elettronica, anche i titolari di Partita Iva forfettaria possono usare diversi canali dall’app dedicata, a software da installare sui propri pc, ad una procedura web messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. La fattura elettronica, una volta emessa, deve essere trasmessa al SdI dal soggetto obbligato ad emetterla o da un intermediario da questi delegato e l’invio telematico al SdI può riguardare una singola fattura o un lotto di fatture.
I tempi di elaborazione da parte di Sdi oscillano da pochi minuti fino a cinque giorni. Se il controllo ha riscontro positivo, una volta consegnata la fattura, il soggetto che la ha emessa riceve una notifica di buon esito, mentre, nel caso di mancato superamento del controllo, la fattura viene considerata non emessa e la comunicazione al soggetto trasmittente avviene tramite ricevuta di scarto.
Lo SdI recapita la fattura elettronica sono: