La Fiat Qubo L torna in scena al Salone di Bruxelles e si racconta tra storia, evoluzione e futuro. Nuovo design, versatilità fino a 7 posti e motorizzazioni innovative la collocano tra le protagoniste.
La nuova edizione del Salone dell'Automobile di Bruxelles si apre con un'attesa protagonista: la Fiat Qubo L, presentata come vettura indirizzata alle famiglie contemporanee. L'annuncio del ritorno della denominazione Qubo, associato ora alla versione L, ha generato un'onda di interesse particolare tra appassionati e operatori del settore, curiosi di comprendere come si evolverà l'approccio di Stellantis su questa tipologia di multispazio compatto.
Mentre il modello rimane avvolto nel mistero le conferme sugeriscono una soluzione capace di offrire spaziosità, flessibilità e una rinnovata attenzione al comfort. Qubo L si pone dunque come risposta alle esigenze di chi ricerca praticità e stile per la vita quotidiana, segnando un ritorno denso di aspettative nel contesto europeo dove i veicoli multispazio sono tornati sotto i riflettori.
L'eredità del nome Qubo affonda le radici nella variante passeggeri della storica Fiorino, lanciata nel 2008 e rimasta in produzione fino al 2020. Il primo Qubo era stato pensato come compatto multispazio robusto e agile per l'utilizzo urbano, ma anche sorprendentemente razionale grazie alla flessibilità dei suoi interni. Basato su una piattaforma condivisa con Peugeot Bipper e Citroën Nemo, questo modello aveva conquistato una clientela trasversale, grazie alle sue motorizzazioni benzina e diesel e ad un'abitabilità funzionale rispetto al segmento.
Il nome Qubo ha sempre evocato simpatia, compattezza e ingegno, diventando sinonimo di accessibilità e praticità. Il passaggio alla L, ora, suggerisce una volontà di aggiornamento mirata non a riproporre semplicemente il passato, ma ad interpretarlo secondo nuove logiche di spazio, stile e tecnologia, raccogliendo l'eredità anche del Doblò Maxi, di cui ne rappresenterebbe la naturale evoluzione nella gamma trasporto persone.
Le anticipazioni rilasciate pongono il design della Qubo L come un punto d'incontro tra praticità e un aspetto più accattivante rispetto ai classici veicoli “furgonati”. Il rimando alla “dolce vita” suggerisce un abbandono delle linee troppo industriali, in favore di dettagli che richiamano l'universo delle vetture da turismo famigliare.
Si ipotizza una lunghezza fino a 4,77 metri con la possibilità di modulare lo spazio interno in funzione delle necessità quotidiane, rendendo la vettura utilizzabile sia come navetta passeggeri sia per trasportare oggetti ingombranti grazie ai sedili posteriori riconfigurabili. Porte laterali scorrevoli, sedili abbattibili, vani compartimentati, finiture allegre e funzionali ribadiscono il concetto di versatilità assoluta. Il bagagliaio dovrebbe essere evoluto, offrendo una capienza superiore alla media della categoria, possibile anche grazie al nuovo passo allungato.
L'allestimento sarà probabilmente arricchito con dotazioni da segmento superiore: sistemi di sicurezza attiva e passiva, infotainment connesso e materiali che coniugano robustezza e comfort. Stellantis, con la piattaforma EMP2, garantisce poi una solida base tecnica già sperimentata con modelli affini assicurando modularità nell'abitacolo e soluzioni innovative nella gestione degli spazi.
Secondo le prime conferme fornite da Stellantis e dalla stampa specializzata, si prevede una gamma motori flessibile per la Qubo L, a testimonianza di come il veicolo punti ad intercettare esigenze diverse tra i mercati europei:
L'aspetto centrale del nuovo modello appare la gestione modulare degli spazi interni, elemento chiave per ottenere una reale competitività tra le auto per famiglie. La configurazione fino a sette posti, resa possibile dal passo allungato, consente di adattare in modo dinamico tutti i volumi del veicolo:
Qubo L si inserisce nella strategia di rinnovamento della gamma Fiat operata da Stellantis, proiettandosi come alternativa accessibile e concreta nella categoria dei multispazio compatti. Il modello va a colmare lo spazio lasciato libero dal vecchio Qubo e si affianca alla gamma Doblò, differenziandosi nettamente dalla versione cargo, ora destinata agli usi professionali. I principali concorrenti, tutti basati sulla piattaforma EMP2, sono:
L'arrivo di Qubo L nel portafoglio prodotti Fiat rappresenta solo la prima tappa di un processo di rinnovamento su ampia scala per il marchio torinese, che per il 2026 annuncia anche debutti come Pandina GPL, la versione 4x4 della Grande Panda, nuovi SUV come Fastback e Grizzly e ulteriori espansioni sul filo della mobilità sostenibile. La strategia prevede la diversificazione massima dell'offerta, dalle citycar economiche ai quadricicli elettrici fino ai veicoli per le famiglie numerose.
Il segmento dei monovolume, storicamente trascurato negli ultimi anni, punta ora a recuperare centralità sul mercato europeo grazie a modelli progettati sulla base delle attuali abitudini di consumo con attenzione a comfort, dotazione di sicurezza e sostenibilità. La possibilità di proporre la Qubo L in versioni endotermiche e a zero emissioni permetterebbe a Fiat di soddisfare sia le esigenze legate alle normative ambientali sia quelle di un pubblico tradizionale, garantendo un equilibrio tra innovazione e concretezza.