Aumentano i finanziamenti per le spese militari e la difesa in Italia: quali sono le conseguenze per le altre misure in discussione per la nuova Manovra Finanziaria 2026
La politica economica italiana dal 2026 al 2028 si caratterizza per una svolta strategica, in cui il rafforzamento della difesa nazionale acquista rilevanza nei programmi di finanza pubblica. L’incremento degli stanziamenti militari è parte integrante delle priorità definite nel Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP), recentemente approvato dal governo, scelta che incide direttamente sulla pianificazione delle risorse economiche, con nuovi investimenti nei comparti legati alla sicurezza nazionale.
Nel contesto attuale, segnato da una crescente instabilità internazionale e da impegni assunti in ambito NATO e UE, la necessità di rafforzare la capacità difensiva si traduce in un aumento sostanziale delle allocazioni di bilancio destinate alla difesa.
L’esecutivo ha scelto di aumentare le risorse per la difesa e le spese militari, rispondendo agli impegni internazionali e ad un mutato contesto geopolitico. Il DPFP stabilisce, per il triennio 2026-2028, un aumento graduale della spesa dedicata alla difesa, con una traiettoria che vedrà la quota destinata passare dall’attuale 2% al 2,5% del Prodotto Interno Lordo.
Questi dati si traducono in uno stanziamento aggiuntivo stimato, nei tre anni presi in esame, tra gli 11 e i 12 miliardi di euro, con una progressione che parte da circa 3,3 miliardi nel 2026, raddoppia nel 2027 e raggiunge il massimo incremento nel 2028. Per spiegare meglio la decisione:
La copertura finanziaria per l’aumento spese militari manovra finanziaria 2026 si basa su una combinazione di strategie, dando priorità ad una rimodulazione della spesa generale piuttosto che all’introduzione di nuove imposte. La linea guida è mantenere l’indebitamento sotto i livelli di guardia imposti dai parametri UE. I principali canali prevedono:
L’aumento degli stanziamenti per le spese militari determina ha impatto sulle altre misure in discussioni della nuova Manovra, introducendo vincoli e priorità nella distribuzione delle risorse disponibili. Le principali ripercussioni riguardano:
Voce di spesa | Risorse stanziate | Osservazioni |
Difesa | Fino a 12 mld (2026-2028) | Aumento programmato graduale |
Famiglie e imprese | Circa 16 mld | Quota parte assorbita dai rinnovi contrattuali / misure temporanee |
Sanità pubblica | Adeguamento all’inflazione | Mancano nuove risorse strutturali |
Investimenti pubblici vari | Rimodulazione e tagli mirati | Ritardi sui cronoprogrammi già previsti |
L’incremento degli investimenti nella difesa determina effetti che vanno oltre il comparto militare, allargandosi a interessare anche: