Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

I migliori ospedali in Italia per le diverse malattie trattate nel 2023-2024 in nuova classifica Agenas

di Chiara Compagnucci pubblicato il
I migliori ospedali in Italia

Nel periodo triennale 2020-2022, rispetto ai volumi del 2019, si registra una diminuzione complessiva dell'attività ospedaliera di 3,8 milioni di ricoveri.

Aumentano le attività ospedaliere con un aumento dei ricoveri rispetto all'anno precedente, soprattutto per quanto riguarda quelli programmati e diurni, che si avvicinano ai livelli pre-pandemici. Si nota ancora una riduzione del 10% rispetto al 2019, equivalente a circa 890.000 ricoveri in meno. I dati emergono dal Programma Nazionale Esiti (PNE) del 2023, compilato dall'Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari e presentato a Roma.

Secondo i dati del PNE, nel 2022, circa un terzo degli ospedali è stato valutato solo per una o due aree cliniche. Delle 331 strutture ospedaliere valutate in almeno sei aree cliniche, solo l'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano ha ottenuto valutazioni di alta o molto alta qualità in tutte le aree considerate. Tra le strutture pubbliche, l'Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche ha ottenuto la valutazione migliore con un'alta o molto alta qualità in sei aree.

  1. I migliori ospedali dell'area cardiovascolare
  2. I migliori ospedali nei ricoveri per infarto e mortalità
  3. I migliori ospedali sulla mortalità per bypass aortocoronarico
  4. I migliori ospedali per i tumori
  5. I migliori ospedali nell'area muscolo-scheletrica
  6. I migliori ospedali nell’area perinatale

I migliori ospedali dell'area cardiovascolare

L'area cardiovascolare è soggetta a una valutazione globale basata su sei indicatori: infarto miocardico acuto: mortalità a 30 giorni, STEMI: proporzione di infarti gravi trattati con angioplastica coronarica entro 90 minuti dall'accesso nella struttura di ricovero, scompenso cardiaco congestizio: mortalità a 30 giorni, bypass aorto-coronarico isolato: mortalità a 30 giorni, valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache: mortalità a 30 giorni, riparazione di aneurisma non rotto dell’aorta addominale: mortalità a 30 giorni. Nel complesso, tra le 562 strutture ospedaliere esaminate secondo questi criteri, soltanto 55 ospedali soddisfano tutti e sei gli indicatori calcolabili, con uno di essi che raggiunge un livello di qualità molto alto e 17 ospedali con un livello di qualità alto. Ecco l'elenco dei primi 18 ospedali in Italia nell'ambito dell'area cardiovascolare secondo i dati del PNE nel 2022:
  • Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi (Firenze) - Livello di qualità molto alto
  • Ospedale Mauriziano Umberto I (Torino) - Livello di qualità alto
  • Humanitas Gavazzeni (Bergamo) - Livello di qualità alto
  • Fondazione Poliambulanza (Brescia) - Livello di qualità alto
  • Centro Cardiologico Fondazione Monzino (Milano) - Livello di qualità alto
  • IRCCS S. Raffaele (Milano) - Livello di qualità alto
  • Istituto Clinico Humanitas (Rozzano) - Livello di qualità alto
  • Ospedale di Treviso - Livello di qualità alto
  • Ospedale di Mestre - Livello di qualità alto
  • Ospedale di Vicenza - Livello di qualità alto
  • Presidio Ospedaliero Cattinara e Maggiore (Trieste) - Livello di qualità alto
  • Presidio Ospedaliero SMM (Udine) - Livello di qualità alto
  • IRCCS Policlinico S. Orsola (Bologna) - Livello di qualità alto
  • Stabilimento Umberto I - G. M. Lancisi (Ancona) - Livello di qualità alto
  • Policlinico Universitario A. Gemelli (Roma) - Livello di qualità alto
  • Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Tor Vergata (Roma) - Livello di qualità alto
  • P.O. Clinicizzato SS. Annunziata (Chieti) - Livello di qualità alto
  • AO OR S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona (Salerno) - Livello di qualità alto

I migliori ospedali nei ricoveri per infarto e mortalità

Nel 2022 si è registrato un lieve incremento dei ricoveri per infarto miocardico acuto, con circa 1.200 ricoveri in più rispetto all'anno precedente. Questi numeri rimangono inferiori rispetto al periodo precedente la pandemia. Relativamente alla mortalità a 30 giorni dall'ammissione in ospedale per infarto miocardico, nel 2022 si è osservata una percentuale pari al 7,7%. La cifra è inferiore rispetto al dato rilevato nel 2020 (8,4%), ma superiore rispetto al valore atteso del 7%. Per quanto riguarda i pazienti con infarto miocardico grave che hanno ricevuto un trattamento tempestivo tramite angioplastica coronarica entro 90 minuti dall'accesso in ospedale, nel 2022 questa pratica è stata applicata in media al 57% dei casi. Secondo le valutazioni effettuate da Agenas, le seguenti 10 strutture ospedaliere presentano proporzioni più elevate di interventi di angioplastica coronarica eseguiti tempestivamente entro 90 minuti:
  • Casa di Cura Città di Lecce
  • Ospedale degli Infermi (Ponderano-Biella)
  • Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini (Catanzaro)
  • Azienda Ospedaliera Università Policlinico Tor Vergata (Roma)
  • Presidio Ospedaliero Giovanni Paolo II (Sciacca)
  • Ospedale Del Cuore G. Pasquinucci (Pisa)
  • Presidio Ospedaliero S. Antonio Abate (Erice)
  • Stabilimento di Ascoli Piceno
  • Stabilimento di Pesaro
  • Presidio Ospedaliero di Chiari (Brescia).

I migliori ospedali sulla mortalità per bypass aortocoronarico

In merito alla soglia di 200 interventi all'anno, che rappresenta il volume minimo di attività per gli interventi di bypass aorto-coronarico, nel corso del 2022 si è riscontrata una diminuzione delle strutture ospedaliere che superano questa soglia. Sono state 11 le strutture che lo hanno fatto, in confronto alle 15 del 2021. Sulla base dei dati raccolti da Agenas, la mortalità a 30 giorni successiva all'intervento di bypass aorto-coronarico rimane costantemente al di sotto della soglia del 4%, come indicato dal Decreto Ministeriale 70. Ecco l'elenco delle 11 strutture che, nel 2022, hanno eseguito 200 o più interventi di bypass aorto-coronarico:
  • Policlinico Universitario Agostino Gemelli (Roma)
  • AOOR San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona (Salerno)
  • Villa Maria Cecilia Hospital di Cotignola
  • Ospedale di Treviso
  • Ospedale del Cuore G. Pasquinucci (Pisa)
  • Stabilimento "Umberto I - G. M. Lancisi" (Ancona)
  • Policlinico Universitario Campus Biomedico (Roma)
  • AOU Careggi (Firenze)
  • P.O. SS. Annunziata (Chieti)
  • AOU Mater Domini (Catanzaro)
  • Ospedale Civile di Legnano (MI)

I migliori ospedali per i tumori

Nell'ambito dell'analisi della chirurgia oncologica, la valutazione complessiva è condotta attraverso l'utilizzo di tre indicatori: proporzione di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da un precedente intervento chirurgico conservativo per tumore maligno della mammella, con un requisito di almeno 135 interventi annuali; intervento chirurgico per tumore al polmone: tasso di mortalità a 30 giorni, richiedendo un numero minimo di 85 interventi annuali; intervento chirurgico per tumore al colon: tasso di mortalità a 30 giorni, con un requisito di almeno 45 interventi annuali. All'interno del contesto di questa valutazione, sono stati individuati 116 ospedali che hanno soddisfatto tutti e tre gli indicatori. In particolare, quattro di questi ospedali si sono distinti per ottenere un livello di qualità molto alto:
  • Ospedale di Mestre
  • Azienda Ospedale Università di Padova
  • Stabilimento Umberto I - G. M. Lancisi (Ancona)
  • Policlinico Universitario Gemelli (Roma)

I migliori ospedali nell'area muscolo-scheletrica

Nel contesto dell'analisi dell'area muscolo-scheletrica, la valutazione è effettuata attraverso tre indicatori chiave: frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 48 ore dall'accesso del paziente nella struttura di ricovero, limitatamente ai pazienti di età uguale o superiore a 65 anni, con almeno 65 interventi effettuati annualmente dalla struttura ospedaliera; intervento di protesi d'anca: riammissioni entro 30 giorni dal primo intervento, con almeno 80 interventi di protesi d'anca effettuati annualmente dalla struttura; intervento di protesi di ginocchio: riammissioni entro 30 giorni dal primo intervento, con almeno 80 interventi di protesi di ginocchio eseguiti annualmente dalla struttura ospedaliera. In base alle valutazioni riportate nel Rapporto, sono state individuate 338 strutture ospedaliere che hanno ottenuto valutazioni positive su tutti e tre gli indicatori. Tra queste, 28 ospedali si sono distinti per raggiungere un livello di qualità molto elevato nell'ambito dell'area muscolo-scheletrica.

I migliori ospedali nell’area perinatale

L'analisi dell'area relativa alla gravidanza e al parto è stata condotta attraverso sulla base di tre indicatori: la proporzione di parti con taglio cesareo primario, la proporzione di parti vaginali in donne con precedente parto cesareo, la proporzione di episiotomie nei parti vaginali. Complessivamente sono stati individuati 342 ospedali che hanno riportato valutazioni su tutti e tre gli indicatori presi in esame. Tra questi, 50 ospedali si sono distinti per la qualità molto elevata dei servizi offerti in questa area. Molto alta è stata la prevalenza di strutture di elevata qualità nella regione dell'Emilia-Romagna, con 11 strutture su 17 (pari al 65% del totale) che hanno raggiunto un livello di qualità molto alto. In nove regioni del territorio italiano nessuna struttura ospedaliera ha raggiunto il livello di qualità molto alto nell'ambito dell'assistenza in gravidanza e parto. Queste regioni sono Valle d'Aosta, Liguria, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Leggi anche
Puoi Approfondire