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Imu, a rischio tutte le esenzioni e sconti per problemi software nei comuni. Richiesta proroga pagamento dall'Anci.

di Marianna Quatraro pubblicato il
Imu Richiesta proroga

I problemi dei Comuni nell’uso dei software per le comunicazioni delle nuove delibere Imu e le richieste di proroga dell’Anci: cosa sta succedendo

Perché l’Anci ha chiesto di prorogare il pagamento dell’Imu fissato a dicembre? E’ in calendario il prossimo 16 dicembre 2024 il pagamento della seconda rata dell’Imu che in molti Comuni si preannuncia più alta.

Deve, infatti, deve essere calcolata in base alle aliquote comunicate dai Comuni al Dipartimento delle finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) entro il 14 ottobre e pubblicate il 31 ottobre 2024. Tuttavia, l’Anci, Associazione nazionale dei Comuni italiani, ha chiesto di spostare i versamenti. Vediamo i motivi.

  • I problemi dei software dei Comuni 
  • La richiesta dell’Anci

I problemi dei software dei Comuni 

Diversi Comuni hanno riscontrato diverse difficoltà nelle comunicazioni delle delibere al MEF, accumulando così ritardi che rischiano di creare problemi nel calcolo dell'imposta e nella relativa applicazione di sconti e riduzioni ma anche esenzioni totali. 

Il problema nasce dalla nuova applicazione informatica per l’approvazione del prospetto delle aliquote Imu, creata con l’obiettivo di semplificare il calcolo delle aliquote che i Comuni applicano sulla tassa sugli immobili. 

Tuttavia, il passaggio alla nuova piattaforma si è rivelato difficile e non tutte le amministrazioni, a causa della carenza di personale, sono riuscite a rispettare il termine di invio delle nuove delibere dello scorso 14 ottobre, creando ritardi.

Precisiamo che, oltre ai casi di esenzione previsti per legge, sono previste anche diverse riduzioni per il pagamento dell'Imu, al:

  • 50% della base imponibile per unità abitative non di lusso concesse in comodato gratuito a figli e genitori, con contratto, scritto o verbale, registrato;
  • 50% della base imponibile per immobili di interesse storico/artistico;
  • 50% della base imponibile per immobili dichiarati inagibili / inabitabili e di fatto non utilizzati;
  • 50% dell’imposta dovuta sull’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani residenti all’estero (iscritti all’Aire) e pensionati;
  • 25% della base imponibile per unità abitative locate a canone concordato.


La richiesta dell’Anci

Per evitare di penalizzare i cittadini con un calcolo errato dell'imposta da versare, l’Anci ha chiesto di prorogare l’approvazione dei bilanci comunali dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025 e il contestuale slittamento del versamento della seconda rata Imu.