L'asma è una patologia respiratoria che colpisce milioni di persone in Italia, condizionando significativamente la qualità della vita di chi ne soffre. Questa condizione può limitare notevolmente la capacità di svolgere attività quotidiane e lavorative, causando difficoltà respiratorie, affanno e una sensazione costante di malessere. Per molti pazienti, la respirazione – processo naturale e automatico per la maggior parte delle persone – diventa un'azione consapevole e faticosa.
Quando la patologia raggiunge livelli di gravità significativi, lo Stato riconosce specifiche tutele attraverso l'invalidità civile. Ma quali sono i requisiti necessari per ottenere questi benefici? Quali aiuti e bonus sono previsti per il 2025?
Asma come malattia invalidante, cosa prevede la normativa
L'asma è ufficialmente riconosciuta come malattia cronica e invalidante dal Ministero della Salute, come stabilito nel D.M. n. 329/1999. Tuttavia, il grado di invalidità riconosciuto varia significativamente in base alla tipologia e alla gravità della condizione asmatica.
Il fattore determinante per stabilire la percentuale di invalidità è il livello di compromissione respiratoria e il conseguente impatto sulla capacità lavorativa e sulla qualità della vita. Il Ministero della Salute ha stabilito che l'asma, pur essendo una patologia cronica, può essere gestita attraverso adeguate terapie e tecniche di respirazione che, se correttamente applicate, possono attenuare i sintomi e migliorare la funzionalità respiratoria.
È importante sottolineare che per l'ottenimento dell'invalidità non è sufficiente la sola diagnosi di asma, ma risulta fondamentale la valutazione medico-legale che determina l'effettivo grado di limitazione funzionale causato dalla patologia.
Percentuali di invalidità riconosciute per l'asma nel 2025
Le percentuali di invalidità attribuite ai pazienti asmatici seguono criteri precisi stabiliti dalle tabelle ministeriali. Nel 2025, le valutazioni continuano a distinguere due principali categorie:
- Asma allergico estrinseco: percentuale di invalidità compresa tra il 21% e il 30%
- Asma intrinseco: percentuale fissa del 35%
Queste percentuali, relativamente basse rispetto ad altre patologie, comportano un accesso limitato alle agevolazioni previste dalla normativa sull'invalidità civile. Tuttavia, è fondamentale considerare che l'asma spesso si associa ad altre condizioni respiratorie, creando quadri clinici più complessi che possono determinare percentuali di invalidità significativamente maggiori.
In particolare, le comorbilità respiratorie che possono aumentare la percentuale di invalidità sono:
- Bronchite asmatica permanente: riconoscimento di invalidità al 45%
- Broncopneumopatia (BPC) asmatica grave: percentuale di invalidità dal 71% all'80%
- Broncopneumopatia (BPC) asmatica severa: percentuale di invalidità dall'81% al 90% o, nei casi più gravi, del 100%
È evidente come la presenza di comorbilità aumenti significativamente il riconoscimento dell'invalidità, aprendo la strada a un ventaglio più ampio di sostegni economici e agevolazioni.
Benefici e agevolazioni con invalidità per asma nel 2025
Il riconoscimento dell'invalidità per asma comporta diversi benefici, che variano in base alla percentuale attribuita. Per il 2025, ecco le principali agevolazioni previste:
Con percentuale dal 21% al 33%
Con questo livello di invalidità, generalmente riscontrato nell'asma allergico estrinseco, si ha diritto a:
- Fornitura gratuita di ausili e protesi specifici per la patologia respiratoria (come nebulizzatori, ventilatori polmonari, umidificatori)
- Esenzione parziale dal ticket per prestazioni sanitarie correlate alla patologia
Con percentuale dal 34% al 73%
Con percentuali in questa fascia, che includono l'asma intrinseco (35%) e la bronchite asmatica permanente (45%), si ottiene:
- Tutte le agevolazioni precedenti
- Iscrizione nelle liste speciali di collocamento per il lavoro (se in età lavorativa)
- Possibilità di richiedere congedi per cure specifiche, fino a 30 giorni all'anno
Con percentuale dal 74% al 99%
Con un grado di invalidità in questa fascia, come nel caso della broncopneumopatia asmatica grave, si ha diritto a:
- Tutte le agevolazioni precedenti
- Assegno mensile di assistenza di 336,00 euro per 13 mensilità (nel 2025), se il reddito personale annuo non supera 5.771,35 euro
- Esenzione totale dal ticket sanitario con il solo pagamento della quota fissa per ricetta
- Riconoscimento di 2 mesi di contributi figurativi l'anno (fino a un massimo di 5 anni), che consentono di anticipare la pensione
Con percentuale del 100%
Nei casi più gravi, come nella broncopneumopatia asmatica severa al massimo grado, si ha diritto a:
- Tutte le agevolazioni precedenti
- Pensione di inabilità di 336,00 euro per 13 mensilità (nel 2025), con limite di reddito annuo di 19.772,50 euro
- Possibilità di richiedere l'indennità di accompagnamento di 542,02 euro mensili (nel 2025), senza limiti di reddito, se si è impossibilitati a compiere gli atti quotidiani della vita o a deambulare autonomamente
È importante sottolineare che al compimento dei 67 anni, l'assegno mensile di assistenza o la pensione di inabilità si trasformano automaticamente in assegno sociale sostitutivo, mantenendo sostanzialmente gli stessi importi ma con parametri reddituali differenti.
Agevolazioni fiscali e bonus sociali per asmatici nel 2025
Per alleviare il carico economico derivante dalla gestione dell'asma, la normativa fiscale prevede diverse agevolazioni, particolarmente rilevanti per i casi più gravi o quando la patologia è associata al riconoscimento dell'invalidità civile.
Detrazioni per spese sanitarie
I pazienti asmatici possono beneficiare della detrazione IRPEF del 19% per le spese sanitarie sostenute, tra cui:
- Farmaci per il trattamento dell'asma (corticosteroidi inalatori, broncodilatatori, antileucotrieni)
- Dispositivi medici come nebulizzatori, distanziatori e misuratori di picco di flusso
- Visite specialistiche pneumologiche o allergologiche
- Esami diagnostici come spirometrie e test allergologici
Per le persone con invalidità riconosciuta, la detrazione si applica anche alle spese per i mezzi necessari all'accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento.
IVA agevolata
I pazienti con invalidità documentata possono usufruire dell'IVA agevolata al 4% per l'acquisto di:
- Ausili specifici per patologie respiratorie
- Sussidi tecnici e informatici che facilitano l'autosufficienza e l'integrazione
- Mezzi di trasporto adattati alle esigenze del disabile
Come fare domanda per l'invalidità per asma, procedura completa
Il percorso per ottenere il riconoscimento dell'invalidità per asma inizia dal proprio medico curante e segue una procedura ben definita. Ecco i passi da seguire:
1. Certificazione medica introduttiva
Il primo passo fondamentale è rivolgersi al proprio medico di medicina generale che dovrà compilare e inviare telematicamente all'INPS il certificato medico introduttivo. Questo documento è essenziale poiché attesta la patologia asmatica e le sue conseguenze sulla salute e sull'autonomia del paziente.
Il certificato deve contenere:
- Diagnosi dettagliata della patologia asmatica e di eventuali comorbilità
- Codifica secondo la classificazione internazionale delle malattie (ICD)
- Documentazione degli accertamenti diagnostici eseguiti
- Descrizione dell'impatto della patologia sulla capacità lavorativa e sull'autonomia personale
Una volta compilato e inviato, il certificato avrà una validità di 90 giorni, entro i quali dovrà essere presentata la domanda di invalidità.
2. Presentazione della domanda all'INPS
Dopo aver ottenuto il certificato medico introduttivo (e il relativo numero di protocollo), il paziente deve presentare la domanda di accertamento sanitario all'INPS. Questa può essere inoltrata:
- Direttamente online sul sito dell'INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS
- Tramite un patronato o un'associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS)
Nella domanda vanno inseriti anche i dati socio-economici: eventuali ricoveri, svolgimento di attività lavorativa, dati reddituali, modalità di pagamento preferite.
3. Visita medica presso la Commissione
Dopo la presentazione della domanda, il paziente riceverà la convocazione per la visita medica presso la Commissione competente per territorio, integrata da un medico dell'INPS. È fondamentale presentarsi alla visita con tutta la documentazione medica disponibile sulla patologia asmatica:
- Referti di spirometrie e test di funzionalità respiratoria
- Cartelle cliniche di eventuali ricoveri
- Documentazione relativa a terapie in corso
- Certificazioni specialistiche pneumologiche o allergologiche
Durante la visita, la Commissione valuterà il quadro clinico e l'impatto della patologia asmatica sulla vita quotidiana e lavorativa del paziente.
4. Verbale e benefici
Al termine della visita, la Commissione redige un verbale elettronico contenente l'esito dell'accertamento e la percentuale di invalidità riconosciuta. Il verbale viene inviato al paziente tramite raccomandata A/R o all'indirizzo PEC (se fornito) e resta disponibile nel servizio "Cassetta postale online" dell'INPS.
I benefici economici riconosciuti (come l'assegno mensile di assistenza o la pensione di inabilità) decorrono dal mese successivo alla data di presentazione della domanda di accertamento sanitario.
È importante sapere che dal 1° gennaio 2025, per alcune province italiane (Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari), partirà la sperimentazione del procedimento unico di accertamento della disabilità, che unificherà le valutazioni per invalidità civile, Legge 104 e collocamento mirato. Questo nuovo sistema, che sarà esteso a tutto il territorio nazionale dal 2026, semplificherà l'iter di riconoscimento, prevedendo un'unica domanda e un unico accertamento.
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